TRAMA:Caterina d'Aragona è l'Infanta di Spagna, i suoi genitori sono i potenti Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia, sovrani e crociati. A tre anni viene promessa al principe Arturo, figlio ed erede di Enrico VII d'Inghilterra, ed educata per diventare principessa del Galles. Lei sa che il suo destino è quello di reggere quel lontano, umido e freddo Paese. La sua certezza tuttavia vacilla quando, giunta nella nuova terra, è accolta dal futuro suocero con un grave insulto. Arturo sembra poco più di un ragazzo, il cibo è strano e gli usi e costumi sono rozzi in confronto alle raffinatezze della Spagna. Piano piano, però, Caterina si adatta alla prima corte Tudor e la vita al fianco di Arturo si fa più sopportabile. Anzi, inaspettatamente, da questo matrimonio combinato sboccia un amore tenero e pieno di passione. Quando il principe muore, Caterina deve ridisegnare il proprio futuro: come può ora diventare regina e fondare una dinastia? Solo sposando il giovanissimo fratello di Arturo, il solare ma viziato Enrico. La famiglia reale inglese è contraria a queste nozze, tanto più che Enrico VII si è invaghito di lei. Caterina però è la degna figlia di Isabella e il suo spirito battagliero è indomito. Per quanto sola e osteggiata, farà di tutto per raggiungere il proprio scopo: anche se ciò significherà pronunciare la menzogna più grande di tutte e restarvi fedele a qualsiasi prezzo.
PUBBLICATO DA: Sperling & Kupfer
VOTO: 6
GIUDIZIO: Sono sempre stata affascinata dalla figura di Caterina D'Aragona, questa donna così forte e decisa che è passata alla storia più di tante altre regine del suo stesso lignaggio.
Spinta dalla curiosità di saperne di più su di lei ho acquistato questa biografia romanzata scaturita dalla penna di Philippa Gregory, autrice che fino ad ora non mi aveva mai delusa. Tuttavia se dovessi scegliere quale tra i suoi libri meno mi ha colpita indicherei senz'altro questo.
La storia si basa in realtà su pochi avvenimenti, quindi ci si ritrova per cinquecento e passa pagine a leggere sempre le stesse preghiere di Caterina e gli stessi dubbi riproposti decine e decine di volte e questo rende lo scorrimento un po' pesante.
Dopo le prime pagine in cui si vede una Caterina bambina che assistente alla conquista definitiva di Granada, ultimo baluardo moro in Spagna, si passa a Caterina adolescente che sbarca in Inghilterra per sposare il principe del Galles Arturo, primogenito di Enrico VII e Elisabetta di York.
Secondo questo libro romanzato(e pure tanto a mio giudizio) Enrico VII si infatua immediatamente di Caterina la quale però si innamora veramente del marito. I due vivono felici in Galles, a Ludlow, pero dopo pochi mesi, nel Aprile del 1502 Arturo viene a mancare per una malattia. Caterina sconvolta decide di mentire sulla consumazione del suo matrimonio e progetta di fidanzarsi con il fratello di Arturo, il futuro Enrico VIII.
Si trova cosi a rifiutare la proposta dell 'innamorato Enrico VII che nel frattempo era diventato vedovo di Elisabetta la quale era morta di Parto. Secondo la Gregory l'attesa spasmodica di Caterina prima di essere maritata a Enrico VIII derivava dal dolore e dall'orgoglio ferito di Enrico VII che per vendetta la relega nella povertà assoluta. Ovviamente è inutile sottolineare il fatto che c'erano ben altri problemi politici che portarono a stoppare le trattative per ben sei anni.
La storia è ben scritta e ammetto che si legge bene. Caterina esce come una figura positiva dalla fine di questo romanzo, tuttavia ho trovato tutto un po' lento, noioso, e a volte un po' ridicolo.
Nessun commento:
Posta un commento