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giovedì 5 agosto 2021

Fidanzati dell'inverno - Christelle Dabois

 “Ecco cosa sono prima di essere un paio di mani. Sono un’attraversaspecchi”


                                   TRAMAL’Attraversaspecchi

 è una saga letteraria in tre volumi che mescola Fantasy, Steampunk e Belle Époque, paragonata dalla stampa francese alle saghe di J.K. Rowling e Philip Pullman. Fa da sfondo un universo composto da 21 arche, tante quanti sono i pianeti che orbitano intorno a quella che fu la Terra. La protagonista, Ofelia, è originaria dell’arca “Anima”; una ragazza timida, goffa e un po’ miope ma con due doni particolari: può attraversare gli specchi e leggere il passato degli oggetti. Lavora come curatrice di un museo finché le Decane della città decidono di darla in sposa al nobile Thorn, della potente famiglia dei Draghi. Questo significa trasferirsi su un’altra arca, “Polo”, molto più fredda e inospitale di Anima, abitata da bestie giganti e famiglie sempre in lotta tra di loro. Ma per quale scopo è stata scelta proprio lei? Tra oggetti capricciosi, illusioni ottiche, mondi galleggianti e lotte di potere, Ofelia scoprirà di essere la chiave fondamentale di un enigma da cui potrebbe dipendere il destino del suo mondo. Fidanzati dell’inverno è il primo capitolo di una saga ricca e appassionante che sta conquistando migliaia di lettori giovani e adulti.

PUBBLICATO DA: Edizione E/O pg 503

VOTO: 9

GIUDIZIO: La narrazione di questo libro prende vita in un universo fantasy dove la terra ha subito una lacerazione e le zolle di terra che si sono staccate dal essa flutuano nel cielo dando vita a veri e propri paesi autonomi: Le arche. Su ogni arca vi é un spirito famigliare, un immortale che ha dato vita alla dinastia famigliare risiedente su ogni arca. La protagonista, Ofelia, risiede sull'arca di "Anima" dove la famiglia é specializzata nella conservazione della storia e della memoria. Lei ha due poteri particolari quello di leggere la storia degli oggetti semplicemente toccandoli e di attraversare gli specchi. Quest'ultima é una dote rara in quanto solo chi ha la forza di guardarsi nello specchio e vedere chi é realmente puó sperare di sviluppare questo dono.

In questo libro troviamo quel pizzico di magia il quale viene ben dosato e crea una sorta di atmosfera Potteresca che tanto mi é cara. La narrazione é semplice ma mai banale e gli eventi vengono fatti scorrere abilmente. Non ci si stanca mai di questa storia, ci si immerge con tutte le scarpe e non si riesce a smettere fino a che non si arriva mai alla fine. Questo grazie anche alla scrittrice che é in grado di fornirci il giusto numero di informazioni che consento a noi lettori di non fare indigestione (rischiando poi di  finire confusi e ingarbugliati) ma al tempo stesso di non annoiarsi in pagine e pagine di descrizioni e dettagli inutili che hanno il solo scopo di far sbadigliare. 

Quello che mi é piaciuto molto é l'evoluzione del personaggio di Ofelia, ragazza giovane e chiusa costretta a recarsi su un arca lontana abbandonando la sua professione e la sua famiglia per sposare un uomo impostole come conseguenza di accordi matrimoniali presi senza il suo consenso. Nell'arco temporale del primo libro si vede la sua crescita personale, come scopre lati del suo carattere man mano che i giorni passano e le difficoltá le si parano davanti. Nonostante le sue piccole dimensioni non si arrende mai, non piagnucola mai, ma, anzi, cerca di sviluppare le sue capacitá per imparare a conoscere se stessa e chi vuole essere.

Anche la storia "d
'amore" é anticonvenzionale e non preponderante. Non vi é il solito stereotipo della ragazzina debole che deve essere salvata, ma, bensí, é la ragazza stessa che si fortifica fino ad essere lei di aiuto agli altri.

La sensazione che mi é rimasta a fine libro é la curiositá di sapere come si dipanerá la storia e la voglia di mettere mani immediatamente sul secondo volume. Consigliato!


Saga dell'Attraversaspecchi

1 - Fidanzati dell'Inverno

2 -  Gli scomparsi di Chiardiluna

3 - La memoria di Babel

4 - Echi in tempesta

5 - Dietro le quinte

sabato 20 febbraio 2021

Midnight Sun - Stephenie Meyer

 


TRAMA: Quando Edward e Bella si sono incontrati in Twilight, una storia d’amore destinata a diventare iconica ha avuto inizio raccontata dal punto di vista di Bella: vissuta nei panni del bellissimo vampiro, questa storia assume una veste tutta nuova.

PUBBLICATO DA: Fazi - 782 pg. 19,00 € 

VOTO: 6

RECENSIONE:

Nonostante siano considerati da molti trash, ho sempre amato i libri dedicati alla saga di Twilight.

Quando ho scoperto questa saga, prima che la macchina della produzione cinematografica si mettesse in moto, ero giovane e sognatrice.  L'ho trovata da subito ben scritta considerato che si trattava di uno young- adult romantico dedicato a un pubblico adolescenziale. Anzi, migliore di tanti altri appartenenti allo stesso genere.

Sono stata felice, quindi, quando finalmente ha deciso di pubblicare "Midnight Sun" dopo tutti questi anni.

Non appena é arrivato questo  bel tomone di quasi 800 pagine, non ho esitato a lanciarmi nella lettura. Nonostante tutti gli altri libri siano stati divorati nel giro di 2/3 giorni, questo invece ha richiesto un mese della mia attenzione.

Ho fatto davvero fatica ad andare avanti. L'ho trovato molto lento e a volte pesante, difficile da digerire.

Edward ci trasporta in un trip mentale che sembra infinito, composto da crisi esistenzialistiche ripetitive e monotone. La Meyer si é dilungata troppo in pagine su pagine di drammi psicologici senza fine che non apportano nulla al contesto se non dare al lettore un senso di frustrazione. Dopo ben 800 pagine introspettive, ci aspetteremmo di conoscere molto di piú questo personaggio, di essere a conoscenza di sfumature e colori della sua anima prima sconosciuti ma, aimé, l'autrice é solo riuscita a renderlo in qualche modo insopportabile.

Inizialmente, ci mostra un Edward distante, molto poco nobile nei suoi pensieri, anzi, piuttosto snob. Un Edward che si riferisce agli umani con estrema sufficienza e che li ritiene fastidiosamente noiosi, banali e monotoni. Dopo  un apertura cosí flattering, passiamo praticamente a vivere passo passo la trama di Twilight.

 Mi aspettavo che La Meyer sfruttasse questa occasione per mostrarci di piú le relazioni interpersonali della famiglia Cullen, come interagiscono tra di loro, come scorre il tempo per loro,  i loro pensieri, discorsi, azioni. E invece la famiglia di Edward sembra esistere solo come appendice dei protagonisti. Quando compaiono nella scena il loro unico scopo é di parlare di Bella, della difficoltá della loro relazione e... that's it. Sono piatti, senza vita.

In un paio di occasioni la scrittrice ha piacevolmente mostrato dei piccoli stralci del passato di Edward. In quel caso la narrazione si é fatta piú interessante, perché abbiamo avuto modo di vedere qualcosa di nuovo che aggiungeva dettagli, informazioni e sfaccettature, seppur piccole, non solo di Edward, ma anche di alcuni membri della famiglia. Ecco, avrei voluto leggere piú di quello per far uscire i personaggi da una monodimensione legata unicamente a Twilight.

Come libro si guadagna la sufficienza solo perché é comunque una perla da avere se si é davvero fan della serie. Peró la considero un occasione sprecata.





lunedì 2 novembre 2015

Legami di sangue - Diana Gabaldon

TRAMA:Claire Fraser, l’affascinante viaggiatrice nel tempo protagonista della serie Outlander, si è ormai abituata alla vita dell’America nel Settecento e assiste con animo consapevole ai rivolgimenti che porteranno alla nascita degli Stati Uniti, anche se, nel 1778, agli occhi dei contemporanei, la situazione è ancora incerta. Washington ha costretto gli inglesi ad abbandonare Philadelphia e incomincia a profilarsi l’indipendenza delle colonie, ma l’elemento veramente rivoluzionario nella vita di Claire è il ritorno dell’adorato marito Jamie, dato per morto, il quale scopre che Claire si è nel frattempo risposata con Lord John Grey, il suo più caro amico.
Intanto, nella Scozia del Ventesimo secolo, la figlia di Claire, Brianna, è disperata perché il primogenito Jem è stato rapito da un individuo determinato a scoprire il mistero del cerchio di pietre che fa viaggiare nel tempo. Il marito Roger si avventura nel passato alla disperata ricerca di Jem, senza sospettare che il bambino in realtà è più vicino nel tempo di quanto non creda…
PUBBLICATO DA:Corbaccio € 19,60 - pg.672

SAGA:

  1. La straniera - Outlander, 1991
  2. L'amuleto d'ambra - Dragonfly in Amber, 1992
  3. Il ritorno - Dragonfly in Amber, 1992
  4. Il cerchio di pietre - Voyager,1994
  5. La collina delle fate - Voyager,1994
  6. Tamburi d'autunno - Drums of Autumn, 1997
  7. Passione oltre il tempo - Drums of Autumn, 1997
  8. La croce di fuoco - The Fiery Cross, 2001
  9. Vessilli di guerra - The Fiery Cross, 2001
  10. Nevi infuocate - A Breath of Snow and Ashes, 2005
  11. Cannoni per la libertà - A Breath of Snow and Ashes, 2005
  12. Destini incrociati - An Echo in the Bone, 2009
  13. Il prezzo della vittoria - An Echo in the Bone, 2009
  14. Legami di sangue - Written in My Own Heart's Blood, 2014
  15. Prigioniero di nessuno - Written in My Own Heart's Blood, 2014

VOTO: 5/10

GIUDIZIO:
(spoiler allert)
Delusione totale. Sono fan di questa saga dal lontano 2008. Ho sempre letto con piacere e voracità tutti i libri della serie e ho sempre ammirato Diana Gabaldon,l'autrice, per le sue incredibili doti narrative, doti che le consentono di scrivere in maniera complessa ma comprensibile allo stesso tempo(QUI per leggere l'articolo che le ho dedicato). In questo volume ritroviamo  i protagonisti dopo molti anni e si fa subito un po' di difficoltà a riallacciarsi alla trama mancando una sorta di introduzione, ma non è solo questo il problema. Il punto sta nel fatto che  ci ritroviamo più di 600 pagine da leggere  piene di descrizioni e di eventi totalmente inutili al fine della narrazione stessa. Per carità tutto è scritto sempre incredibilmente bene, ma secondo me l'autrice avrebbe potuto  comporre 200 pagine mantenendo inalterata la qualità  della storia evitando di divagare all'infinito. Faccio un esempio Jammie è stato rapito alla fine del ultimo libro:Abbiamo qui una serie infinita di pagine per descrivere degli avvenimenti inerenti che sarebbero potuti avvenire in una trentina mantenendo anzi un ritmo narrativo molto alto e un livello di pathos notevole. Invece mi ritrovavo ad oscillare tra lo sbadiglio e la rabbia ad ogni pagine girata, letta e rivelatasi inconcludente con l'inserimento,anzi, di numerosi dialoghi, personaggi e micro situazioni totalmente inutili. Avvengono sì degli eventi interessanti (Roger nel passato, Brianna che si appresta a tornare) ma sono persi in un marasma di parole che personalmente ho trovato inutili e che mi hanno fatto annoiare incredibilmente tanto. Scorrevo le pagine e succedevano continuamente una marea di futilità incredibili e non riesco a capire perché l'autrice si sia persa in un bicchiere d'acqua. Con un po' di sintesi sicuramente  si sarebbe acquisita una notevole qualità.
Quello che mi viene da pensare è che sicuramente il secondo volume (ebbene si, ricordiamoci che Corbaccio ha avuto la bella pensata di dividere ogni volume in due per spillarci più soldi)  sarà narrativamente migliore e più interessante,avendoci la Gabaldon abituati a prime parti un po' più tranquille e a finali decisamente scritti con un ritmo sostenuto. Tengo le dita incrociate perché non vorrei proprio che scadesse, essendo questa la mia saga preferita in assoluto.


CURIOSITA':E' stato tratto un telefilm da questa saga, pubblicato dalla STARZ. E' in lavorazione la seconda stagione che uscirà nel 2016.






#librilealidellafantasia



giovedì 20 agosto 2015

Annientamento - Jeff Vandermeer

TRAMA: Per trent'anni l'Area X - un territorio dove un fenomeno in costante espansione e dall'origine sconosciuta altera le leggi fisiche, trasforma gli animali, le piante, sembra manipolare lo stesso scorrere del tempo - è rimasta tagliata fuori dal resto del mondo. La Southern Reach, l'agenzia governativa incaricata di indagarne gli enigmi e nasconderla all'opinione pubblica, ha inviato numerose missioni esplorative. Nessuna però è mai tornata davvero dall'Area X: chi, inspiegabilmente, ricompariva al di qua del confine era condannato a un destino peggiore della morte. Questa volta, però, sarà diverso: la dodicesima missione è composta unicamente da donne. Quattro donne che non conoscono nulla l'una dell'altra, nemmeno il nome - sono indicate con la funzione che svolgono: l'antropologa, la topografa, la psicologa e la biologa - accettano di partecipare a un viaggio che assomiglia molto a un suicidio. Cosa le ha spinte a imbarcarsi in una missione tanto pericolosa? La biologa spera di ritrovare il marito, uno dei membri dispersi della spedizione precedente. Ma forse cerca anche di fuggire dai suoi fantasmi. E le altre? Cosa nasconde la psicologa, ambigua leader del gruppo? Quando le quattro esploratrici incappano in una strana costruzione mai segnalata da nessuna mappa, capiranno che fino a quel momento i disturbanti misteri dell'Area X erano stati appena sfiorati. Jeff VanderMeer ha costruito un mondo in cui l'avventura, il fantastico, l'ignoto sono le coordinate per indagare il piú alieno dei pianeti: la psiche umana.

PUBBLICATO DA: Einaudi - pag 182 / € 16,00

SAGA: 1°  di una trilogia intitolata "Trilogia dell aerea X

VOTO: 9/10

GIUDIZIO:
Questo libro fa parte del filone New Weird che si muove tra il sottile confine presente tra il genere fantasy e la fantascienza, anche se personalmente inserirei quest'opera  in quest'ultimo campo. Come avrete capito in anni di recensioni letterarie pubblicate sul blog non sono un amante ne del mistery, ne del horror ne tanto meno della fantascienza. Sono una persona che si inquieta facilmente e questo mi porta a dirigere le mie attenzioni letterarie altrove, proprio perché conscia dei miei limiti che raramente  mi permettono di apprezzare a pieno un libro che fa parte di questa scia. Con Annientamento però ho fatto un eccezione,mi sono buttata e non me ne sono pentita, anzi alla fine della lettura mi sono data una metaforica pacca sulla spalla per congratularmi con me stessa. Questo libro è bello, interessante ed è scritto e tradotto divinamente. Lo scrittore riesce pienamente ad interpretare il conflitto uomo-natura ma questa volta preso da un punto di vista diverso. L'area x è una specie di triangolo delle bermuda mitizzato:  Una zona della quale non si sa praticamente nulla, ma all'interno della quale le leggi della fisica sono state sovvertite e l'uomo ha perso totalmente il sopravvento, rimanendo in balia di una natura in costante mutazione e ibridazione. L'essere umano ha storicamente sempre cercato di manipolare gli elementi a suo vantaggio vedendo essi meramente come una sua appendice, qui le cose cambiano e lo scrittore ci aiuta a vedere come anche in un ambiente nuovo e spaventoso, in una natura incontrollabile e potente c'è del bello, rimanendo impauriti ma allo stesso tempo affascinati da ciò che ci circonda. Anche in questa metamorfosi fisica e ambientale non c'è niente di strano, gli schemi del pensiero scientifico e razionale sono dei limiti che ci ostacolano nell'apprezzare ciò che anche di sconosciuto c'è.
L'autore  con uno stile di scrittura fluido ma conciso ci trasporta così in quest'opera che lascia senza fiato. Si viene letteralmente risucchiati dalla storia e  parola mia, non riuscirete a posare il libro fino a che non sarete all'ultima pagina. Si viene teletrasportati in un universo di emozioni e si arriva a provare  una miriade di sentimenti e sensazioni diverse proprio come se fossimo noi stessi a vivere quella spedizione, a trovarci li insieme alla protagonista. Vandermeer sa come utilizzare una penna e sa come suscitare emozioni precise in chi legge grazie anche a uno stile di scrittura in prima persona sotto forma di giornale di bordo romanzato. E' cosi riuscito a conquistare anche  una persona come me. Da leggere!



QUI per leggere un estratto dell'libro 

sabato 7 dicembre 2013

La regina dei draghi - George R.R.Martin

TRAMA:Mentre la cometa di sangue continua a brillare nel cielo dei Sette Regni, la Guerra dei Re prosegue senza esclusione di colpi. All'estremo nord, oltre la barriera di ghiaccio, forze oscure stanno facendosi sempre più minacciose e incombenti. Solo Jon Snow, figlio bastardo di lord Eddard Stark, e un pugno di Guardiani della notte, possono difendere il regno degli uomini dall'invasione di barbari e giganti agli ordini del brutale Mance Rayder.

PUBBLICATO DA: Mondadori - 510 pag € 10,00

VOTO: 8

SAGA:Quarto libro di una serie composta al momento da 

A Game of Thrones:
  • Parte I, Il trono di spade 
  • Parte II, il grande inverno
A Clash of Kings: 
  • Parte I, Il Regno dei Lupi 
  • Parte II, La Regina dei Draghi 
A Storm of Swords:
  • Parte I, Tempesta di Spade 
  • Parte II, I Fiumi della Guerra 
  • Parte III, Il Portale delle Tenebre 
A Feast for Crows:
  • Parte I, Il Dominio della Regina 
  • Parte II, L'Ombra della Profezia
A dance with dragons:
  • I guerrieri del ghiaccio
  • I fuochi di Valyria
  • La danza dei draghi
The winds of winter (di prossima pubblicazione)

A Dream of Spring (di prossima pubblicazione)

GIUDIZIO; Seconda parte dell volume originario A Clash of Kings e come al solito bisogna precisare che in queste divisioni le seconde parti contengono tutto il materiale più succoso della storia e ancora una volta maledico quest'infelice e furbetta idea della Mondadori di dividere le opere in due (e in seguito anche tre) parti. Qui si susseguono ad un ritmo instancabile complotti, strategie e tradimenti senza mai un attimo per tirare il fiato. La genialità di Martin non ha limiti, il suo è uno stile più unico che raro, mischia con maestria realtà, finzione, fantasia, guerra e chi più ne ha più ne metta.
 Gli eroi si evolvono nel corso dei capitoli e questo non permette mai chiaramente di patteggiare per l'uno o per l'altro. Martin non è un caratterista alla Dickens, non dipinge  i personaggi o tutti buoni o tutti cattivi o tutti avidi o tutti  insensibili, Fa un mix di caratteristiche che rende tutto molto più umano.
Al giorno d'oggi non è facile creare un fantasy che attiri un pubblico così vasto, poiché questo è un genere oramai usurato e non facile da reinventarsi, ma quando uno scrittore ha talento non ha nessun bisogno di limiti, ne tant omeno qualcuno che glieli pone. 
E' una serie consigliata? ASSOLUTAMENTE SI!

lunedì 22 luglio 2013

Il regno dei lupi - George R. R. Martin

TRAMA:Nel terzo capitolo della saga delle "Cronache del ghiaccio e del fuoco" una rossa cometa apparsa nel cielo dei Sette Regni sembra annunciare tremende sciagure. La lunga estate dell'abbondanza sta per finire, mentre quattro pretendenti, in aperta guerra gli uni contro gli altri, si contendono il Trono di Spade.

PUBBLICATO DA: Oscar Mondadori; € 10,00

VOTO: 9

SAGA: Terzo libro di una serie composta al momento da 

A Game of Thrones:
  • Parte I, Il trono di spade 
  • Parte II, il grande inverno
A Clash of Kings: 
  • Parte I, Il Regno dei Lupi 
  • Parte II, La Regina dei Draghi 
A Storm of Swords:
  • Parte I, Tempesta di Spade 
  • Parte II, I Fiumi della Guerra 
  • Parte III, Il Portale delle Tenebre 
A Feast for Crows:
  • Parte I, Il Dominio della Regina 
  • Parte II, L'Ombra della Profezia
A dance with dragons:
  • I guerrieri del ghiaccio
  • I fuochi di Valyria
  • La danza dei draghi
The winds of winter (di prossima pubblicazione)

A Dream of Spring (di prossima pubblicazione)

GIUDIZIO:
Sto amando molto il modo in cui George Martin sta portando avanti questa saga. In questo terzo volume la storia si fa più movimentata, si delinea maggiormente la figura del personaggio di Tyrion, che sto apprezzando sempre di più per quanto sia un anti-lannisteriana convinta. Il modo in cui  gestisce la situazione, con arguta intelligenza e consapevolezza, lo ha fatto salire nel podio dei miei preferiti.
Ammiro molto Robb, che a soli quindici anni  si ritrova ad essere incoronato Re del Nord ed a guidare una guerra tenendo tra le sue giovani mani il destino dell'intero Nord. Ho rivalutato il personaggio di Sansa, dapprima stupida ragazzina superficiale e poi ragazza impaurita e intrappolata in una corte dove tutti le sono nemici perché considerata la figlia di un traditore.
Le condizioni peggiorano per tutti i personaggi, costretti a subire il peso di una situazione così ricca di tensione e a sottostare alla venuta di quattro Re dei quali tre si contendono il trono di spade.
L'elemento magico è introdotto a piccole dosi e con maestria, rendendo il tutto molto credibile e mai pesante. In questo libro la parte che più mi ha interessata è quella che riguardava Jon Snow e le sue avventure al di là della barriera, alla ricerca dello zio. Intrigante la figura degli estranei, che mette i brividi ma fa venire voglia di andare avanti e vedere come si evolverà la situazione. Che delusione invece Theon Greyjoy, lo consideravo un personaggio più valido e sinceramente con più valori, mi ha disgustata, del resto in questa saga i cattivi non scarseggiano, anche se Theon più che malvagio è un mezzo imbecille accecato dai sogni di gloria e di vendetta.
Lo stile di scrittura è corposo ma scorrevole, ricco di intrecci e dettagli che rendono la storia verosimile. Martin si dimostra ancora una volta maestro del genere e non delude mai.


giovedì 2 maggio 2013

Il trono e la stirpe - Jacqueline Carey

TRAMA.
Rapito quand'era solo un bambino, venduto come schiavo e costretto a sopportare terribili torture, il principe Imriel de La Courcel è stato tratto in salvo e adottato da Phèdre, non soltanto un'abilissima spia, ma anche un'anguissette, cioè una persona capace di mescolare la sofferenza e il piacere per natura e non per costrizione. Una volta tornato a corte, però, Imriel non può dirsi al sicuro: benché sia il terzo in linea di successione al trono di Terre d'Ange, sono molti a volerlo morto. Temono infatti che il giovane abbia ereditato la stessa sete di potere della madre, la famigerata Mélisande Shahrizai, scomparsa senza lasciare traccia dopo aver cercato per ben due volte di usurpare il trono. Imriel però sa di non doversi difendere solo dagli intrighi di palazzo, ma anche da se stesso. Ormai adolescente, sente crescere in lui oscuri desideri, mentre il suo corpo risponde pericolosamente al dono di Phèdre... Confuso e spaventato, il giovane decide allora di partire in cerca dell'unica persona che possa aiutarlo a far chiarezza nel suo animo e, forse, anche a ritrovare sua madre: il maestro di Anafiel Delaunay, l'uomo che aveva reso Phèdre una perfetta spia. Ma, ben presto, Imriel si ritroverà a fare i conti con un mondo in cui niente è ciò che sembra, in cui l'inganno può celarsi nelle parole più innocenti, e scoprirà suo malgrado che la ricerca del vecchio mentore non è che l'inizio.

PUBBLICATO DA Nord edizione economica TEA - pgg 441

SAGA. Primo libro della serie dedicata a Imriel de la Courcel - saga che fa da seguido alla precedente 'il dardo e la rosa'

VOTO. 8

GIUDIZIO
Premetto che ho letteralmente ADORATO la saga del dardo e la rosa che vede protagonista Phedre e Josceline, quando in libreria ho preso in mano questo volume sono stata subito entusiasta e ho comprato il libro di slancio sicura della mia scelta e non ne sono rimasta delusa.
La scrittura è quella inconfondibile di J. Carey maestra nell'intrecciare trame complicate e nel giostrare un numero infinito di personaggi facendo apparire il tutto scorrevole e accattivante.
In questo primo volume ritroviamo Imriel cresciuto rispetto a come lo abbiamo lasciato. Ha quattordici anni, non si è lasciato dietro il suo doloroso passato ma cerca di andare avanti e diventare un uomo degno della stima dei suoi salvatori che lo hanno adottato. Il tempo nel corso della storia scorre velocemente e anno dopo anno Imriel cresce e scopre nuove parti di se stesso, lati che preferirebbe lasciare nell'oscurità ma che si trova costretto ad affrontare, ed è a questo punto che lascia citta di Elua, Phedre e Josceline e parte, all' età di 18 anni alla volta di Tiberium per studiare e far venire alla luce il passato di Anafiel Delauney maestro della sua matrigna. Ed è proprio mentre il mistero comincia a prendere corpo e l'azione finalmente venire alla luce che il romanzo si interrompe, essendo la prima parte di un volume che in lingua originale é stato pubblicato unico.
Consigliato!

martedì 23 ottobre 2012

La corporazione dei maghi - Trudi Canavan

TRAMAA Imardin è il giorno dell'Epurazione, l'appuntamento annuale durante il quale, su ordine del re, la Corporazione dei maghi scaccia dalla città vagabondi, mendicanti e tutti coloro che sono sospettati di procurarsi da vivere in modo criminoso. E, come ogni anno, gli abitanti dei quartieri poveri si radunano nella piazza del Nord, per protestare contro l'iniquo provvedimento, urlando la propria rabbia all'indirizzo del sovrano e lanciando sassi contro i maghi, i quali, però, essendo protetti da una barriera magica, ignorano altezzosamente quella rivolta. Tutto sembra svolgersi secondo un triste ma collaudato copione; poi, d'un tratto, una pietra manda in frantumi la protezione e ferisce un mago. Tra l'esultanza della folla e lo sgomento dei maghi, viene subito individuata la responsabile dell'incredibile gesto: è Sonea, una giovane orfana, che subito dopo fugge via, spaventata. Ma la Corporazione dei maghi non può permettere che qualcuno dotato di un simile potere sfugga al loro controllo e mette a soqquadro i bassifondi in cerca della ragazzina, per convincerla a unirsi a loro e a sottoporsi al necessario addestramento, in modo che impari a controllare la magia e non sia più un pericolo per se stessa e per chi le sta intorno. Tuttavia, all'interno della Corporazione, c'è anche chi trama per sfruttare Sonea e raggiungere così i suoi scopi malvagi...

PUBBLICATO DA: TEA libri -  € 9,90

VOTO: 6

GIUDIZIO: Sono rimasta un bel po' delusa da questo fantasy, mi aspettavo di  meglio  sopratutto perché la fama precede questo libro. 
Quella che mi sono trovata davanti è una storia molto young adult per ragazzini, la trama è semplice, lineare e un po' banalotta. Si regge su una storyline inesistente dalla quale la protagonista femminile ne esce un bel po' odiosa e ottusa. Mai un attimo in cui si rimaneva col fiato sospeso, mai quella voglia morbosa di sfogliare una pagina dietro l'altra nel tentativo di divorare velocemente la storia. Fondamentalmente questo libro rappresenta per me un grande sbadiglio. Non che sia scritto male, anzi la scrittura in sé è scorrevole è solo che manca di sostanza.
Si capisce sin dall'inizio  quello che sarà lo svolgimento e dove la scrittrice vuole andare a parare l'unico motivo per il quale lo promuovo dandogli un sei è perché ho preso in considerazione il fatto che molto probabilmente si rivolge a un pubblico molto giovane (chissà se lo avessi letto a quindici anni magari lo avrei gradito).
Questo è il primo libro di una serie composta da tre romanzi e nonostante la recensione negativa non nascondo che ho già letto il secondo volume e ho il terzo sul comodino anche perché essendo i libri del mio ragazzo non ho dovuto sprecare un solo euro (e anche perché ammetto di essere influenzata dal fatto che ho letto il romanzo a Parigi e ho nostalgia)

lunedì 21 maggio 2012

Hunger Games "Il canto della rivolta - Suzanne Collins

TRAMA:Contro ogni previsione, Katniss Everdeen è sopravvissuta all'Arena degli Hunger Games. Due volte. Ora vive in una bella casa, nel Distretto 12, con sua madre e la sorella Prim. E sta per sposarsi. Sarà una cerimonia bellissima, e Katniss indosserà un abito meraviglioso. Sembra un sogno... Invece è un incubo. Katniss è in pericolo. E con lei tutti coloro a cui vuole bene. Tutti coloro che le sono vicini. Tutti gli abitanti del Distretto. Perché la sua ultima vittoria ha offeso le alte sfere, a Capitol City. E il presidente Snow ha giurato vendetta. Comincia la guerra. Quella vera. Al cui confronto l'Arena sembrerà una passeggiata.


PUBBLICATO DA: Mondadori pag, 419 -  € 17,00


VOTO: 9


GIUDIZIO:Gli Hunger Games sono finiti ed è iniziata la guerra vera; da quando Katniss è stata prelevata dall'Arena per mano dei ribelli, molte cose sono cambiate: il distretto 12 non esiste più, e con esso la quasi totalità dei suoi abitanti, morti sotto i bombardamenti che il Presidente Snow ha ordinato per punire la Ragazza di Fuoco e i suoi sostenitori; gli altri distretti non vivono una condizione migliore, sotto assedio costante, e i feriti trovano rifugio nel 13, il distretto che Capitol City ha sempre affermato di aver raso al suolo durante i Giorni bui e che invece pulsa di vita, metri e metri sottoterra, ed è diventato il quartier generale della resistenza sotto il comando della Coin, una donna fredda e calcolatrice al pari di Snow. E' qui che Katniss viene trasportata e trova la madre e sua sorella Prim, miracolosamente sfuggite al bombardamento del 12, e Gale, Haymitich, Finnick e gli altri tributi che si sono salvati; ed è sempre qui che verrà rimessa a nuovo, per cancellare le gravi ferite, almeno quelle fisiche, che l'Arena le ha lasciato; le altre, quelle più devastanti nella sua mente, non guariranno mai: l'orrore degli Hunger Games è un qualcosa che non si dimentica. E non è finita, perché Snow ha giurato di fargliela pagare per la grave offesa subita di fronte a Capitol City e a tutta Panem; e sa che l'unica maniera per piegare Katniss è colpirla in ciò a cui tiene di più: le persone che ama. Mentre Peeta, considerato dai ribelli un traditore, viene tenuto prigioniero da Snow e costretto a fare proclami televisivi per incitare alla resa, Katniss prende la sua decisione: assumerà il ruolo che il destino ha scelto per lei e sarà la Ghiandaia Imitatrice della rivolta, in cambio dell'immunità e della salvezza di Peeta e degli altri tributi vincitori, una volta che Capitol City sarà caduta, e dell'onore di uccidere personalmente Snow. Si renderà conto troppo tardi di essere anch'ella una pedina nelle mani di qualcuno che trama nell'ombra... Di chi si può ancora fidare Katniss? Chi è diventata? O gli Hunger Games l'hanno irrimediabilmente cambiata? Chi sceglierà fra Gale e Peeta? O il suo cuore ha già deciso? Nello stile cruento che ha caratterizzato questa trilogia, Suzanne Collins ci conduce verso un epilogo adrenalinico che lascia un po' d'amaro in bocca...
             Questo terzo e ultimo capitolo della saga degli Hunger Games è un libro bellissimo che ho amato dalla prima all'ultima pagina, in una sorta di dipendenza che non provavo da qualche anno; il ritratto che l'autrice fa della guerra e delle sue devastanti conseguenze è reale come non mai, atroce, cruento e spaventoso; e anche la ribellione, seppur necessaria, perde quell'aroma poetico con cui ci piace dipingerla per acquistare il sapore veritiero del sangue, delle membra dilaniate, delle menti devastate e del dolore e dei lamenti inconsolabili dei sopravvissuti. Dei personaggi che dire? Non si può non adorare Katniss, una di noi, la ragazza che il fuoco non ce l'ha solo sui vestiti: un'eroina tutt'altro che perfetta, coraggiosa e generosa, ma anche determinata e a tratti spietata, consapevole che la guerra è questa; indurita dal dolore, ma in grado di raggiungere il cuore delle persone; divisa fra l'amore per l'amico per bene, rassicurante e innamorato, e il ragazzo ambiguo e deviato; tradita da alcuni e aiutata da altri che non si aspettava. E quando la Ragazza di Fuoco si trasforma nella Ghiandaia Imitatrice, il mondo non può ignorare il suo canto. Il cuore del lettore viene rapito da Katniss, ma anche da altre indimenticabili figure, come Boggs, il rude soldato, o Finnick, bello come un dio del mare e violato fino all'estremo, che ama la sua Annie di un sentimento delicato e indissolubile, che supera la pazzia e le sevizie. Senza risparmiare nessun dettaglio, questo libro vuole essere un monito per tutti: la guerra è terribile e non dobbiamo assuefarci alle immagini di distruzione e morte che le televisioni ci propinano quotidianamente in una sorta di reality. Non è finzione; è tutto vero; e spesso più vicino di quello che pensiamo... 
Voglio motivare il mio voto, che è un 9 e non un 10, per un unico neo: il finale triste che, per deformazione professionale, mi viene da chiedermi se si poteva evitare. E mi dico di sì: da autrice mi sento responsabile sempre delle mie creature, di alcune più di altre, e non avrei potuto uccidere uno dei miei figli... Ma questo è un mio puro pensiero personale... Detto questo, non posso che straconsigliare questo libro; e a chi non ha ancora letto i primi due capitoli, lo invito a immergersi nel mondo degli Hunger Games che è una saga che ti rapisce e ti possiede totalmente.






lunedì 7 maggio 2012

Il messaggero - Lois lowry

TRAMA: In una realtà futura segnata da “forme di governo spietate, punizioni atroci, inguaribile povertà o falso benessere”, i difetti fisici sono puniti con la pena di morte. Ma nel Villaggio in cui Matty abita anche gli ultimi della scala sociale sono accolti e tenuti in grande considerazione. La comunità è gestita dal Capo, una versione adulta del Jonas di The Giver –Il Donatore. Matty lavora per il Veggente, un vecchio cieco che lo ha aiutato a maturare. Ma adesso qualcosa sta cambiando, i rifugiati improvvisamente non sono più i benvenuti nel Villaggio e gli abitanti stanno diventando vanesi e ottusi. A Matty, uno dei pochi capaci di districarsi nella fitta Foresta che circonda il Villaggio, viene affidato il compito di portare il messaggio del drammatico cambiamento ai paesi vicini. Purtroppo la Foresta, animata ora da una forza oscura, si rivolta contro di lui e Matty si ritrova a fronteggiare il pericolo armato solo di un nuovo potere, che ancora non riesce completamente a comprendere. Un’allegoria spietata dell’animo umano e della nostra società, che conclude la trilogia profonda e provocatoria di Lois Lowry. Il Messaggero, terzo capitolo della trilogia di culto di The Giver, è ambientato nel 2073, circa otto anno dopo gli eventi narrati in The Giver – Il Donatore e sei anni dopo la fine di La Rivincita – Gathering Blue.


PUBBLICATO DA: Giunti, collana Y € 14,50 - pag. 208


SERIE: Terzo volume della saga "The giver" composta da:

  • 1. The Giver, 1993, vincitore della Newbery Medal (The Giver. Il Donatore, 2010)
  • 2. Gathering Blue, 2000 (La Rivincita. Gathering Blue, 2011)
  • 3. Messenger, 2004 (Il Messaggero, 2012)
  • 4. Son, previsto, in America, per autunno 2012



VOTO: 9


GIUDIZIO: In una società del futuro prossimo dove non c'è spazio per il diverso, dove le punizioni sono atroci e crudeli, esiste una comunità dove queste regole non valgono: è il Villaggio dei ciechi e degli storpi, dei menomati, dei feriti lasciati a marcire nelle fosse comuni e salvati in extremis. Nelle Lande dove i moribondi attendevano la fine, uomini misericordiosi arrivavano con il buio e, con amore e dedizione, raccoglievano le loro membra martoriate e li conducevano in segreto al Villaggio dove, dopo esser stati curati, avrebbero trovato occhi che li avrebbero guidati e gambe e braccia che li avrebbero sostenuti: uomini, donne e bambini che, come loro, erano stati banditi dalle loro case e accolti in questo angolo di paradiso dove gli ultimi sono diventati i primi. Qui vive anche Matty, il piccolo amico di Kira, insieme al padre della ragazza, in realtà vivo ma cieco, stimato dalla gente del Villaggio per il suo dono che gli era valso il nome di Veggente. Non ci sono organi di controllo e tutte le decisioni vengono prese democraticamente dai cittadini riuniti in assemblea; anche se c'è un giovane uomo, che tutti conoscono come il Capo, che è colui che, alcuni anni prima, ha dato vita alla comunità dopo essere giunto in una notte di bufera, ancora ragazzino, con un neonato in braccio più morto che vivo e a bordo di una slitta da neve rossa che viene ancora conservata al Museo.
Ma qualcosa sta cambiando...
La gente, dopo aver partecipato ad un misterioso Mercato del Baratto che si tiene di notte, ritorna nelle proprie case diversa: magicamente, i difetti fisici di ognuno iniziano a scomparire ma, insieme a lle menomazioni, spariscono anche l'umanità e quel clima sereno di compassione e altruismo che aveva caratterizzato il Villaggio; gli abitanti, adesso, sono rancorosi e diffidenti verso i rifugiati che si presentano alle loro porte e decidono di chiudere gli ingressi.
Anche la Foresta che nasconde la piccola comunità sembra mutare: come un tentacolo di male puro, avanza e avvolge il Villaggio, impedendo a chiunque di entrare ed uscire.
Saranno Matty, il Capo e il Veggente a capire che qualcosa di oscuro li sta minacciando e, insieme a Kira che ha il dono di tessere il futuro, a trovare la cura per quel male...
Inutile dire che ho amato questo libro con la stessa intensità dei suoi due predecessori: sono stata invasa dalla felicità nel ritrovare il piccolo protagonista del primo capitolo, The Giver, ora ormai adulto, come un amico che si rivede dopo tanto tempo, e ho sofferto del finale, triste ma mi verrebbe da dire necessario e inevitabile.
Il Messaggero chiude magistralmente la trilogia provocatoria di Lois Lowry: questa splendida metafora dell'animo umano mette in risalto quanto siamo crudeli e animaleschi quando dobbiamo sopravvivere, e quanto effimeri diventino i nostri bisogni quando abbiamo tutto quello che ci è necessario; quando si lasciano soggiogare dalla vanità, anche le persone migliori dimenticano le sofferenze che hanno patito su di sé e diventano egoiste, impietose e irragionevoli. E' veramente difficile non perdere di vista le cose per cui vale la pena lottare e  non  farsi assalire dalla paura di vedersi privare dei propri averi; ma un modo c'è...doloroso e difficile, ma c'è.
Ed è questo il messaggio che questo gioiellino di letteratura vuole inviarci: che la nostra ricchezza più grande nessuno può portarcela via ed è custodita dentro di noi sotto forma di un lumicino di umanità che, al contrario, acquista forza solo se viene condiviso.... una cura che va a lenire i mali del mondo. E arriva a noi come un dono, sussurrato attraverso le pagine di un libro che ha la voce di una ragazzo che voleva avere il nome di Messaggero... 
Assolutamente da leggere per avere una conferma, se mai qualcuno ne avesse avuto qualche dubbio, che anche i fantasy possono arricchire ed insegnare qualcosa, ai ragazzi ma ancora di più agli adulti.



mercoledì 14 marzo 2012

Il trono di spade - George R.R. Martin

TRAMA:In una terra fuori dal mondo, dove le estati e gli inverni possono durare intere generazioni, sta per esplodere un immane conflitto. Sul Trono di Spade, nel Sud caldo e opulento, siede Robert Baratheon. L'ha conquistato dopo una guerra sanguinosa, togliendolo all'ultimo, folle re della dinastia Targaryen, i signori dei draghi. Ma il suo potere è ora minacciato: all'estremo Nord la Barriera - una muraglia eretta per difendere il regno da animali primordiali e, soprattutto, dagli Estranei - sembra vacillare. Si dice che gli Estranei siano scomparsi da secoli. Ma se è vero, chi sono quegli esseri con gli occhi così innaturalmente azzurri e gelidi, nascosti tra le ombre delle foreste, che rubano la vita o il sonno a chi ha la mala di incontrarli?


PUBBLICATO DA: Oscar Mondadori


SAGA:Primo volume di una saga composta da


A Game of Thrones:
  • Parte I, Il trono di spade 
  • Parte II, il grande inverno
A Clash of Kings: 
  • Parte I, Il Regno dei Lupi 
  • Parte II, La Regina dei Draghi 
A Storm of Swords:
  • Parte I, Tempesta di Spade 
  • Parte II, I Fiumi della Guerra 
  • Parte III, Il Portale delle Tenebre 
A Feast for Crows:
  • Parte I, Il Dominio della Regina 
  • Parte II, L'Ombra della Profezia 
  • A Dance with Dragons 
  • The Winds of Winter (non ancora scritto) 
  • A Dream of Spring (non ancora scritto) 

VOTO: 8


GIUDIZIO: Ho sentito tanto parlare della saga di George Martin, inizialmente tramite il tele film che ne è stato fatto e poi tramite le video recensioni di ladymija su youtube che ne dava recensioni entusiastiche. Devo dire che  non sono rimasta delusa e approvo tutti i giudizi positivi che ne sono stati dati. George Martin ha uno stile di scrittura favoloso, complesso e corposo ma allo stesso tempo scorrevole e leggero.
L’autore  riesce a farti visualizzare la scena che descrive come se  si stesse guardando un film e adoro quando questo accade. La storia mi affascina,  inizia a bomba con l’introduzione degli estranei(devo dire che leggendo al buio con una lampada flebile mi sono anche un po’ impressionata)  e si dirama portando avanti una trama che ha quel qualcosa in più della solita storiella fantasy.
Il libro non è diviso in capitoli ma si divide in base al narratore del momento ed è una trovata interessante perché ti permette di vivere la storia da più angolazioni potendola comprendere appieno.
Non vedo l’ora di gettarmi nel secondo capitolo.

martedì 13 marzo 2012

Luce e tenebra - Ombretta Clapiz


PUBBLICATO DA: Edigiò 278 pag.

VOTO: 7 ½


TRAMA E GIUDIZIO: Luce e Tenebra, il romanzo d'esordio di Ombretta Clapiz, è un libro che ha il sapore del fantasy classico, con la protagonista, Kristen, che scopre di non essere figlia naturale dei suoi genitori ma bensì la Principessa di un Regno incantato che, neonata, è stata nascosta nel mondo degli uomini per garantirle la salvezza dal signore delle Tenebre. Il giorno del suo sedicesimo compleanno, la giovane riceve in regalo una chiave che avrà il potere di trasportarla, insieme alla sua amica del cuore Clarissa, nel Regno da cui entrambe provengono: il Regno della Luce. Da qui, le due ragazze inizieranno un'avventura pericolosa che le condurrà fino al Nero Castello, nelle terre della notte perpetua, dimora del temibile Re Mornon e dei suoi due figli. Passaggi segreti e libri proibiti fanno da cornice a sacrifici umani e riti di magia nera, in cui il Male rivendica il suo diritto a regnare, incarnato sotto forma di demoni che si impossessano di coloro che ne abbracciano la dottrina. L' amore sarà la chiave per la redenzione ..... Ma sarà sufficiente per cancellare il segno che, inevitabilmente, ha fregiato l'anima del Principe Calwen? Riuscirà ad estirpare quelle radici infernali che hanno infestato il suo cuore? Luce e Tenebra è un romanzo scritto in modo semplice e scorrevole. Ombretta Clapiz è stata brava nel descrivere minuziosamente i personaggi e le ambientazioni, tanto da catapultare il lettore in un mondo e in un'epoca storica che riportano alle corti del Medioevo, raccontate con maestria e ricchezza di particolari. Dove, invece, la nostra scrittrice si è dimostrata meno generosa è stato nel narrare la storia d'amore fra Kris e il Principe. Ma è anche vero che Ombretta ha lasciato un finale aperto ad un possibile seguito in cui, magari, ci racconterà le vicende di un amore difficile fra i protagonisti... Un appunto a questa opera, però, devo farlo: i refusi e gli errori di stampa e di impaginazione, molti purtroppo, risultato di un editing superficiale che, ormai, sempre più numerose case editrici hanno la cattiva abitudine di non fare. Come già ampiamente discusso con Ombretta, lei ha avuto la sfortuna di affidarsi ad un editore che l'ha lasciata completamente sola nella correzione e nella campagna pubblicitaria del suo romanzo; ed è un peccato, perché la nostra scrittrice ha delle buone capacità e Luce e Tenebra è un libro piacevole, leggero, adatto, anche e soprattutto, ad un pubblico giovane. In bocca al lupo, Ombretta!






domenica 26 febbraio 2012

Damned - Claudia Palumbo con intervista

TRAMA:"Le canzoni non ti tradiscono", dice Ligabue. Ma le persone sì. Cathy, occhi blu e una ciocca viola che fa capolino tra i capelli nerissimi, lo ha scoperto quando Mirko, il suo primo amore, l'ha irrimediabilmente ferita. È per questo che ha messo in valigia la sua chitarra e i suoi diciott'anni, e ha lasciato la città dov'è nata, Napoli, per raggiungere la madre in Germania. E cercare, laggiù, di rimettere insieme i pezzi sparsi del suo cuore. Ma Cathy non sa che a Madenburg, cupa cittadina tedesca, l'aspetta il destino. Un destino che comincia quando, a un concerto nella nuova scuola, su di lei si posano gli occhi indagatori di Tristan e Konstantin Von Schaden, voce e basso della band del momento, i Damned. Due gemelli che non si assomigliano, se non per un particolare: la straordinaria bellezza. E il potere quasi ipnotico che i loro sguardi, e la loro musica, esercitano su Cathy. Tristan e Konstantin entrano così nella sua vita, sconvolgendo ogni certezza: perché custodiscono un antico segreto, e la loro è una storia maledetta, e maledettamente affascinante. Quando Cathy, attratta da entrambi, capirà di amare davvero uno solo dei due, scoprirà però che non sempre l'amore basta. A volte, s'intromette il destino, e quello di Cathy - anche se lei ancora non lo sa - è di lottare contro il Male. E contro le creature dell'ombra come i fratelli Von Schaden. Una scelta che solo il cuore può compiere, un duplice amore che sfida il tempo, una lotta epica tra Bene e Male.


PUBBLICATO DASperling & Kupfer pp. 401


GIUDIZIO: Damned, il romanzo di Claudia Palumbo, è un urban fantasy che narra la storia di Cathy, diciotto anni e una ciocca viola fra i capelli, che si trasferisce da Napoli, la città dove è nata e vissuta insieme al padre, in Germania dove invece dimora sua madre con la nuova famiglia che si è costruita dopo la separazione dal primo marito. Cathy fugge dalla delusione del suo primo vero amore, che l'ha tradita con la sua migliore amica, per ricominciare daccapo. Ma gli inizi, spesso, sono difficili e dolorosi: una nuova scuola, dei nuovi compagni, una nuova stanza tutta rosa che lei odia da morire, così come tutto in quella città che non ha mai sopportato, compreso il compagno della madre. Cathy si sente sola e fuori posto. Fino a quando non conosce Engel, una ragazza talmente bella da rasentare la perfezione, che le presenta i suoi due più grandi amici, i gemelli Von Schaden, Tristan e Konstantin. I ragazzi, tanto belli quanto diversi nel carattere, sono due dei membri della band rock più conosciuta del momento, i Damned, ed esercitano entrambi su Cathy un fascino ammaliante. La nostra protagonista è attratta dalla dolcezza e dalla dedizione di uno, ma anche dalla strafottenza e dalla sregolatezza dell'altro che incarna, alla perfezione, lo stereotipo del tipo bello e maledetto. Ma intorno ai gemelli aleggia un antico alone di mistero...
In questo triangolo (che a volte si trasforma in un quadrilatero, perché c'è un'altra persona innamorata di uno dei gemelli...) Cathy comprenderà che, spesso, cuore e ragione non vanno di pari passo e che l'amore, quello vero e unico, quello che va oltre la morte, quando arriva non si può ignorare. Insieme a questa consapevolezza, capirà anche il disegno che il destino ha tracciato per lei, una delle Predestinate, una creatura nata con l'unico scopo di allenarsi ad uccidere esseri terrificanti come gli orsi, come i vampiri.... come i suoi amati gemelli. Ma, veramente, non ci si può opporre al destino? In un epilogo tragico ed una battaglia sanguinosa, si conclude una storia d'amore immortale e maledetta, dannata come il nome di questo libro dove la musica è protagonista insieme ai personaggi.
Devo dire che, sin dalle prime pagine, le analogie con il romanzo della Meyer, Twilight, sono inequivocabili e, d'altra parte, è la critica più marcata che è stata mossa alla nostra autrice in alcune delle recensioni che ho avuto occasione di leggere; ma è l'unico appunto che le si puo' fare perché Damned è, comunque, un bel libro: appassionante, emozionante, scorrevole, mai noioso e ben scritto. Mi ha fatto tornare indietro nel tempo, all'amore provato a diciotto anni, quell'amore che ti fa battere il cuore, ti toglie il respiro e ha il sapore dei baci dati sotto la pioggia, con la musica di Ligabue in sottofondo e la citazione di una canzone a fior di labbra. Anche se il sentimento che ci descrive Claudia Palumbo è un amore passionale, fatto di carne e sangue, che va oltre...
Ho apprezzato la scrittura fluida e leggera e il fatto che sia narrato in prima persona in una sorta di diario a tre, perché mi ha dato la possibilità di entrare nella mente e nell'anima di Cathy e dei gemelli.
La protagonista, dolce e insicura sotto una corazza aggressiva, incarna alla perfezione quella parte irrazionale di noi donne per mezzo della quale siamo attratte, sempre e comunque, dal tipo tenebroso e poco affidabile, a dispetto del bravo e perfetto ragazzo che vorremmo con tutte noi stesse amare ma che non accende quella scintilla che fa scattare l'alchimia.
I gemelli, Tristan e Konstantin, in realtà li vedo come una sola entità, le due facce di una stessa medaglia, dove le ombre di uno sono rischiarate dalla luce dell'altro: una stessa anima e due cuori che battono per una stessa donna.
Fra i protagonisti secondari devo confessare che ho amato la figura di Engel, una bellissima creatura piena di contraddizioni: calcolatrice e sentimentale, fredda ma perennemente divorata da una lotta interiore, vendicativa seppur disposta ad accettare la sconfitta, egoista ma capace di donare la propria vita per coloro che ama.
Con questo vorrei dire che, se si legge Damned senza cercare le similitudini con altri romanzi, il lettore si lascerà coinvolgere da questo libro dove i sentimenti ti scorrono sulla pelle come una carezza e i personaggi ti entrano dentro al ritmo di un susseguirsi di eventi; e, magari, riuscirà a vedere e ad apprezzarne solo le differenze....
Perché ogni scrittore si ispira a qualcuno, alcuni lo fanno in maniera più discreta di altri, ma la verità è che ogni libro è unico ed ha un'anima propria che sussurra qualcosa al cuore di chi lo legge: a me, Damend ha parlato. Sono felice di averlo letto e lo consiglio, soprattutto ad un pubblico giovane.


INTERVISTA ALL'AUTRICE:

Bene, Claudia, raccontaci qualcosa di te: quali sono le tue passioni, cosa ti piace e cosa proprio non sopporti?
Ovviamente amo scrivere e leggere. Non potrei vivere senza i libri, letteralmente. Quando finisco un libro mi sento mancare l’aria, è per questo che ogni volta che ne inizio uno nuovo, corro in libreria a comprarne subito un altro, così già so che quando quello che sto leggendo finirà ne avrò subito un altro.
Cosa non sopporto? Fare attività fisica. So che è sbagliatissimo ma sono di natura molto pigra, quindi questo è un gran neo per me!

Quel è il primo libro che ricordi di aver letto e che ti ha fatto innamorare della lettura?
 Il primo libro che ho letto è stato “Cuore” di Edmondo De Amicis. L’ho amato subito e l’ho divorato in tempi record. Avevo solo sette anni ed ero alle elementari. E’ stato lì che ho capito quanto mi piacesse leggere.

Che tipo di giovane donna sei? Se dovessi riassumerti in una frase, quale sarebbe?
 Sono una giovane donna come tutte le altre: dolce, sensibile, permalosa, innamorata della vita, della mia famiglia fantastica e degli amici.

Se l'avventura di scrittrice non fosse mai iniziata, come avresti visto Claudia da grande?
Come continuo a vedermi. Dietro una scrivania a coordinare le operazioni del mio distretto di polizia. Il mio sogno, infatti, è quello di diventare un capo questore. Ovviamente, un capo questore che, nel tempo libero, scrive.

Sappiamo che hai scritto Damned giovanissima, ma come è nata Claudia scrittrice? Quando ti sei accorta che, dentro di te, stava emergendo un altro io? O la passione per la scrittura è stata sempre presente nella tua vita tanto da farti dire che, prima o poi, avresti scritto un libro?
Ho sempre scritto, sin dalla più tenera età. Quando avevo dieci anni ho fatto stampare e rilegare un racconto dal titolo “La mia principessa”. Quella è stata la prima “cosetta” che ho scritto e che mostravo orgogliosa a chiunque venisse a casa. Poi, col tempo, ho scritto storie più lunghe e più importanti. Prima di Damned, infatti, ho finito altri due racconti che, per lunghezza, sono dei veri e propri libri. Chi sa, magari un domani pubblicherò anche quelli.

Come sei arrivata ad approdare ad una casa editrice importante come la Sperling & Kupfer (impresa non facile per una scrittrice emergente)?
Per una serie di fortunati eventi e con una casualità incredibile. Sono stati i miei amici a chiedermi di mandare il manoscritto alle case editrici, e così, più per gioco che per altro, li ho accontentati. Il libro è piaciuto a diverse aziende davvero importanti ma quando mi è arrivata la proposta della Sperling non ci ho pensato due volte: cavolo, è la casa editrice del mio mito! (Stephen King, ndr.)

E, ora, parlaci del tuo romanzo: come è nata l'idea di Damned? Perché hai scelto di ambientarlo in Germania?
Damned è nato dalla passione per la scrittura e dalla voglia di trattare un argomento che mi è sempre piaciuto, il fantasy, attraverso gli occhi di un adolescente che era nel pieno di quel periodo. Ho deciso di ambientarlo in Germania perché ho sempre amato quella terra, così diversa dalla nostra eppure così ricca di storia e di cieli plumbei adatti all’atmosfera che cercavo. La cosa che mi ha attirato maggiormente, però, è stata la Foresta Nera, che nel libro si è trasformata nella Foresta delle Ombre. Non ho mai visto niente di più inquietante e affascinante al tempo stesso.

Quando hai creato i tuoi personaggi, a chi ti sei ispirata? Quale, fra i protagonisti non principali del tuo libro, è quello che preferisci? Quanto, di te, c'è in Cathy?
 Damned è nato dopo aver letto Twilight. All’epoca della scrittura non era ancora uscito neanche il seguito, New Moon. Infatti ho letto Twilight per la prima volta in lingua inglese, quando una zia americana me lo regalò per il mio compleanno. Nessuno aveva mai trattato la figura del vampiro dal punto di vista romantico- adolescenziale, e così mi sono cimentata nella scrittura di questo romanzo. Chi avrebbe mai immaginato che Twilight avrebbe avuto tanto successo!
Per quanto riguarda i protagonisti non principali, se ti riferisci ai gemelli, li amo entrambi, e penso che si veda dalle pagine del libro.  In realtà sono loro i veri protagonisti della storia, con il loro amore tormentato e con il loro difficilissimo rapporto che, in realtà, non si spezzerà mai, neanche se a dividerli ci sarà Cathy. Loro si amano,e  sarebbero pronti a morire l’uno per l’altro.
Cathy è completamente diversa da me. E’ esuberante ed impulsiva, decisamente molto passionale. Io sono molto più pacata e riflessiva. Entrambe, però, saremmo pronte a morire per amore, se fosse necessario.

Tristan o Konstantin?
Non posso rispondere a questa domanda! Ma dalle pagine del libro la mia preferenza si capisce. E’ chiara come la luce del sole!

Che cosa vedi nel tuo futuro di scrittrice? Che cosa ti aspetti da questo romanzo?
 Da questo romanzo non mi aspetto nulla, ed è proprio questo il bello. Sto avendo così tante soddisfazioni che non ho il tempo di pensare a quello che ci sarà dopo. Per il momento mi godo questi piccoli attimi.

Idee per un nuovo progetto editoriale?
Assolutamente! Sto scrivendo un libro sullo stesso genere di Damned ma decisamente diverso, più maturo. Per prima cosa sarà interamente ambientato in Italia. Affronterò le diversità che legano il Nord e il Sud e sorprenderò gli appassionati di storia. Soprattutto rinascimentale
.
Come ultima domanda, voglio chiederti: che cosa diresti a chi guarda con aria di sufficienza il fantasy, considerandolo un genere letterario di serie B?
Che non hanno capito assolutamente nulla. La fantasia è di un’importanza vitale, senza di essa non ci sarebbero mondi paralleli e possibilità di evadere la realtà. Ci sarebbero solo il nero e il bianco. E tutti gli altri colori?

Bene, Claudia, voglio ringraziarti per la disponibilità e per il tempo che ci hai concesso, permettendoci di conoscere meglio te e il tuo romanzo. Ti faccio un grosso in bocca al lupo per la tua attività di scrittrice e ti auguro di poter affiancare i grandi nomi del panorama editoriale. Vuoi dire qualcosa ai tuoi lettori?
Voglio ringraziarli tantissimo per tutto il supporto che mi stanno donando e voglio dire a chi ama il genere di leggere il libro, prima di giudicare. Talvolta noi italiani tendiamo ad essere troppo esterofili e ci dimentichiamo di supportare i talenti che nascono qui in Italia. Con questo non mi sto definendo un “talento”, parlo in generale. Comunque ancora grazie ai miei lettori, siete unici!

Un abbraccio e un grazie a tutti coloro che hanno seguito l'intervista, con la speranza che siano sempre di più i sostenitori dei giovani autori italiani.
Genny Biagioni