domenica 12 agosto 2012

Il falco e la rosa

TRAMA:Amori e passioni nell’eredità di una stirpe.
Storie di guerrieri, congiurati, pittori, musicisti, patrioti ed ereditiere si avvicendano attraverso i secoli all’ombra di un palazzo maestoso, custode di segreti e di misteri, mentre il medaglione di una schiava passa di sposa in sposa, pegno di amori tormentati ma sempre vittoriosi. Speranze e avidità, orgoglio e illusioni, inganni e rivincite si intrecciano così, dalle Crociate al Novecento, nella storia della nobile famiglia fiorentina dei Monfalco. Ne sortisce un affresco di amori e passioni in una Firenze indimenticabile, raccontata dalla penna di sette grandi autric

PUBBLICATO DA:ed. Mondadori, collana  I Romanzi Mondadori Classic, nr.1000, aprile 2012

STORIE: Le storie sono 7:

  1. Il crociato - 1212 (Miriam Formenti)
  2. Mille rintocchi - 1478 (Paola Picasso)
  3. Il principe delle tenebre - 1523 (Ornella Albanese)
  4. Per amore di una strega - 1642 (Mariangela Camocardi)
  5. Guardami - 1746 (Theresa Melville)
  6. Non soltanto una notte - 1865 (Maria Masella)
  7. Un letto di Gigli e di Rose - 1910 (Roberta Ciuffi)


VOTO: 7

GIUDIZIO: I romanzi mondadori hanno deciso di celebrare il 1000 numero con un opera composta dalle migliori rose nostre ossia Miriam Formenti, Paola Picasso, Ornella Albanese,  Mariangela Camocardi, Theresa Melville, Maria Masella e Roberta Ciuffi.
Quella che viene presa in esame è l'intera storia della famiglia Monfalco attraverso i secoli, dalla costruzione del suo punto focale, palazzo Monfalco a Firenze nel tredicesimo secolo fino alla sua "conclusione" nel ventesimo secolo.
La storia è buona, ogni autrice prende in esame un diverso periodo storico della famiglia narrando le vicissitudini della coppia protagonista in quel determinato momento.
Questo porta a creare una serie di storie che sono si auto-conclusive,ma incastonate in un disegno più grande che non porta mai a sentirle estranee l'una dall'altra ma anzi un tutt'uno con il corpo centrale.
L'unico neo della struttura del libro tuttavia è proprio questo, ossia il fatto che ci sono tante piccole storie auto-conclusive che mi hanno reso un po' lento il percorso, perchè ogni cinquanta pagine dove trovarmi a conoscere nuovi personaggi, nuove storie e intrecci.
Ciò che mi è particolarmente piaciuto è il medaglione di Rosa, la protagonista della prima storia e la "capostipite" della famiglia Monfalco, medaglione che passa attraverso i secoli nelle mani della contessa di Monfalco del momento. Questo porta a ritrovare l'oggetto praticamente in ogni brano creando un nesso inscindibile tra una generazione e l'altra.
La qualità della narrazione a mio gusto è altalenante, ci sono storie di alta qualità, altre che ritengo più noiose e altre ancora che hanno delle potenzialità non sfruttate.
La migliore di tutti? Miriam Formenti che apre le porte con classe dando grande emozione e riuscendo a far prendere il lettore alla storia da subito. Arrivata alla fine delle sue pagine ho pensato "no dai non puoi farmi questo voglio leggerne di più". Dopo di lei ho apprezzato molto la storia di Paola Picasso (anche questa toccante), Maria Masella e di Ornella Albanese che ha usato delle idee interessanti  come quella della protagonista pittrice.
Meno interessante la storia di Mariangela Camocardi e Roberta Ciuffi. Quest'ultima tuttavia ci ha donato una conclusione toccante nelle sue ultime pagine. Theresa Melville a mio avviso  poteva dare un tocco in più. Con il suo protagonista non vedente poteva far uscire fuori qualcosa di veramente intrigante.
Consiglio questo libro nonostante tutto, perché quando si arriva alla conclusione ti lascia qualcosa dentro, i Monfalco hanno impresso il loro segno... Un falco e una rosa!



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