Delusa e amareggiata, si lascia convincere dalla madre a un matrimonio senza amore. Si ritrova così, ancora giovanissima, legata a un uomo che ha il doppio dei suoi anni e ben presto incinta di un figlio che non ha mai voluto. Margaret, però, non si arrende.
Sola, tormentata da desideri irrealizzabili, decide di trasformare i suoi fallimenti in un trionfo: se lei non è riuscita a ottenere la corona, farà di tutto perché l'ottenga il figlio. Senza lasciarsi intimidire dal crescente potere della dinastia degli York, che si contrappone ai Lancaster ogni giorno di più, Margaret chiama il bambino Enrico. Come il re. E si prepara a marciare verso il trono, tra ambigue alleanze, complotti segreti e falsi giuramenti, pronta a tutto pur di raggiungere il proprio obiettivo. Anche a costo di rinunciare per sempre all'amore.
PUBBLICATO DA: Sperling & Kupfer - pag. 448
SAGA: Secondo libro della saga della Guerra delle due rose composta al momento da quattro volumi
- La regina della rosa bianca
- La regina della rosa rossa
- La signora dei fiumi
- La futura regina
VOTO: 7,5
E' possibile leggere la recensione della Regina della rosa bianca QUI
GIUDIZIO:
Ho voluto proseguire la saga della guerra delle due rose con il secondo capitolo, la regina della rosa rossa. Che dire, Philippa Gregory non mi delude mai, lo stile di scrittura è bello, scorre che è un piacere. So che tutto ciò che scrive non è esattamente corretto dal punto di vista storico (cosi come per il libro precedente) però se volevo una così accurata visione della storia mi sarei comprata un saggio.
In questo volume è assente l'elemento magico e sinceramente non mi è mancato. Ho amato di più la figura di Margaret che quella di Elizabeth di Woodwill, appoggiavo la sua causa e per quanto mi renda conto che la sua ambizione è arrivata quasi a divorarla e distruggerla, ho compreso i motivi che hanno mosso le sue azioni e mi definisco,se così si può dire, una Lancasteriana convinta.
Ha visto strappare la corona che doveva appartenere alla sua famiglia e a suo figlio, Enrico VII da un esponente del ramo cadetto della famiglia. Tuttavia proprio perché i Lancaster sono praticamente rimasti nell'ombra per più di vent'anni che questo libro mi è piaciuto leggermente meno di quello precedente. Margaret vive in continua attesa e preghiera e questo non fa prendere il volo della narrazione se non verso la fine e questo fa venire a volte un po di noia.
Comunque mi sento di consigliare questa saga e questo libro a tutti quelli che hanno passione per la storia inglese.
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