TRAMA;"Mon cher Monsieur, vi starete chiedendo chi è che vi scrive. Non ve lo dirò. Non ancora. Rispondetemi, e provate a scoprirlo. Forse vi aspetta un'avventura che farà di voi l'uomo più felice di Parigi. La Principessa" Così comincia la lettera che stravolgerà la vita di Jean-Luc Champollion, l'affascinante proprietario di una galleria di successo in rue de Seine. Molto sensibile al fascino delle donne, che lo ricambiano volentieri, Jean-Luc vive in uno dei quartieri più alla moda di Parigi, in perfetta armonia con il suo fedele dalmata Cézanne. Tutto procede al meglio, tra vernissage, allegri ritrovi con gli amici nei café di Saint-Germain-des-Prés e romantiche passeggiate au clair de lune lungo la Senna. Finché, una mattina, Jean-Luc scorge qualcosa nella posta: una busta azzurra, scritta a mano. È una lettera d'amore, o meglio, una delle più appassionate dichiarazioni d'amore che lui abbia mai ricevuto, ma non è firmata: la misteriosa autrice, nascosta dietro uno pseudonimo, lo sfida a smascherarla dandogli una serie di indizi. Per quanto perplesso, Jean-Luc sta al gioco. Ma l'impresa non sarà affatto semplice: chi sarà mai la deliziosa impertinente che sembra conoscere così bene le sue abitudini e si diverte a stuzzicarlo? Stregato dalle sue parole, Jean-Luc cercherà di dare un nome a quella donna così intrigante e sfuggente il cui volto gli è del tutto sconosciuto. O forse no?
PUBBLICATO DA: Universale economica Feltrinelli, pag 181 - € 7,50
VOTO: 6
GIUDIZIO:
Terzo libro che compro di Barreau e decisamente il più debole a livello di trama.
L'ho letto sull'aereo durante il viaggio verso Parigi e l'ho finito in un batter d'occhio tanto questo era semplice e breve.
La storia parla di tale Jean Luc - soprannominato Le Duc - che si trova per caso a intrattenersi in un rapporto epistolare moderno con una donna misteriosa, la principessa, che vuole rimorchiarlo mantenendo il segreto sulla sua identità.
Tutta la storia si basa su lui che aspetta di scrivere a lei queste lettere e di riceverle a sua volta, cercando di capire nel frattempo, chi è questa donna che non vuole rivelarsi.
La trama è inesistente e le lettere sono piene sempre delle stesse parole "mi dica chi è la prego" "no non ci penso proprio, le regole le do io" bla bla bla.
Lei poi è proprio insopportabile: ma io dico, oltre che sei tu a importunare le persone, spiegami perché poi queste debbano anche sottostare ai tuoi dictat. Ma del resto lo scemo è lui che già dalla prima lettera si dice "appassionato e conquistato" senza nemmeno sapere chi lei sia, che aspetto abbia e se sia simpatica o, invece, una perfida strega.
La fase dell'innamoramento poi viene preso troppo alla leggera. Secondo la mia modesta opinione, lo scrittore ha sminuito quello che è il concetto stesso del "fall in love with". Cosa tragica sopratutto perchè qui si parla di romanzo sentimentale. Apprezzo il fatto che, riportando in auge il rapporto epistolare, Barreau voglia dare vitalità e freschezza alla storia senza cadere nella banalità, ma proprio per questo avrebbe dovuto fare le cose seriamente e dare profondità alla situazione e, sopratutto, dare decisamente più peso alle parole scritte in queste fantomatiche email. Invece tutto è finito troppo in fretta, non si comprendono nemmeno le ragioni per le quali Jean Luc si innamori della Principessa. Ti ritrovi così alla fine della storia a pensare a quanto profondamente irrealistico sia questo romanzo.
Noia mortale, si salva solo per due motivi: Il primo è la bella scrittura di Barreau, molto scorrevole, semplice ed elegante. La seconda è che ben descrive l'atmosfera parigina, con le sue strade, vicoli e negozi.
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