PUBBLICATO DA: TEA edizione economica
SERIE: 6° della saga delle Cronache dei vampiri
VOTO: 6 scarso
GIUDIZIO: Ho preso in mano questo libro dopo essermi gustata in barba alle critiche "Memnoch il diavolo" predecessore di Armand il vampiro.
Devo ammettere che sono delusa da questo libro. La Rice ci aveva abituati bene con le cronache dei vampiri, grazie alla sua creatività infinita e la sua minuzia di particolari, tuttavia questo libro è stato a dir poco noioso, riesce a guadagnarsi la sufficienza solo grazie all'impeccabile stile di scrittura della Rice e per la sua impareggiabile maestria nel descrivere tutte le sensazioni e le emozioni che provano i protagonisti.
Definisco questa storia noiosa in quanto l'autrice ha costruito un romanzo sulla base del nulla.
Tutto il romanzo è concentrato sulla storia di Armand in particolare la sua vita passata a Venezia alla "corte" del vampiro Marius nel quindicesimo secolo. Tuttavia quello che ci viene raccontato è sempre la stessa cosa che poteva essere risolta in meno di cento pagine senza l'infinita brodaglia con la quale è stata allungata. Noia noia noia, avrei potuto saltare duecento pagine non perdendomi per questo nulla. Speriamo che con Merrick la strega si ritorni al top.
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