TRAMA: Messa al bando dalla buona società, Miranda Rohan abbraccia con coraggio la libertà che deriva dal non aver più nulla d perdere e conduce un’esistenza riservata, ma indipendente, senza curarsi delle convenzioni.
La sua tranquilla esistenza prende però una piega alquanto pericolosa quando si ritrova in balìa del cupo Lucien de Malheur, soprannominato “LO SCORPIONE”. Deciso a distruggere la famiglia Rohan, l’inquietante conte intrappola Miranda in un matrimonio che lei crede impostato sull’amicizia, ma che in realtà si fonda sulla vendetta. Quando l’amara verità viene a galla, la giovane donna si rivela un nemico implacabile ed agguerrito, capace di tener testa allo Scorpione.
Eppure l’odio, inaspettatamente, innesca tra loro una passione folgorante. E forse anche dell’altro…
PUBBLICATO DA: Harlequin Mondadori
SERIE: 3° della saga dei Rohan. I precedenti romanzi sono "Ruthless" e "Reckless"
VOTO:7
GIUDIZIO: Questo libro è il terzo della saga dei Rohan. Quando l'ho acquistato ammetto di non averlo saputo, pensavo che fosse un romanzo singolo e non facente parte di una serie già avviata.
Tuttavia il fatto di non conoscere gli avvenimenti precedi non mi ha penalizzata assolutamente.
Sono rimasta affascinata dal personaggio di Lucien ossia "lo scorpione" del titolo. Lui è un eroe negativo, spogliato da tutte le caratteristiche abituali del personaggio maschile principale e vestito da un manto di insoddisfazione, rancore e vendetta che lo rendono intrigante, sopratutto grazie al fatto che un vera e propria redenzione in lui non avviene mai.
C'è molta sensualità nella storia e anche sesso vero e proprio ma quello che manca è la volgarità, in quanto queste due componenti servono solo a rendere più corposa la relazione emotiva dei due, altrimenti un po' spoglia.
In questo libro c'è la scorrevolezza, c'è la passione, c'è il lieto fine, ma quello che a mio parere manca è la trama intessuta tra i due, mi spiego meglio.
Lucien vuole vendicarsi della famiglia Rohan, in particolare vuole far pagare al primogenito Benedict di aver rotto il fidanzamento con la sua sorellastra portandola poi alla pazzia e al suicidio. Quale modo migliore per vendicarsi se non togliergli la sua amata sorella Miranda?
Tuttavia quello che premedita non è un assassinio, ma è qualcosa di più sottile: Far rapire e sposare la sorella da uno squattrinato rovinandole così la reputazione per sempre.
Ma il piano non va in porto, Miranda viene rapita, violentata ma il matrimonio non c'è, anzi i Rohan la riprendono con se amandola come sempre anche se è stata bandita dalla società.
Allora quello che lo scorpione fa è meditare un altro piano, sposarla lui stesso e renderla infelice relegandola tutta la vita in una tenuta sperduta nella campagna inglese.
Comincia così inizialmente a corteggiarla per poi mettere in atto quanto premeditato. La storia fin qui non è originalissima ma narrata molto bene, tuttavia ciò che manca davvero è il legame che si viene a creare tra Lucien e Miranda durante questo percorso.
I fatti raccontati sono pochi, anzi la Stuart fa passare del tempo solamente accennando a quanto avvenuto tra i due, facendo poi avvenire "l'innamoramento" del conte tenebroso solo nei pochi incontri/scontri avvenuti nell'arco di una settimana. Sinceramente mi pare un po' improbabile che una persona come lui, cresciuta nella spietatezza del mondo(vedi il fatto che è ricoperto di cicatrici procurategli dalla sua stessa matrigna) per poi vivere nella dissolutezza e anche nella criminalità, tramando piani di vendetta da tempo immemore, riesca poi a cambiare idea in quattro e quattr'otto.
E poi quello che non mi è piaciuto sono gli intermezzi a dir poco noiosi tra la migliore amica di Miranda, Jane e Il Re dei ladri (inutile dire che anche quest'ultimo si innamora in cinque minuti)
Detto questo, la scena finale di lei nelle grinfie dell'esercito celeste è molto bella e intensa.
Tutto sommato è un libro piacevole da leggere, che scorre bene e non annoia.
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