Oggi si festeggia il compleanno di una delle più grandi autrici di tutti i tempi, la quale ha fatto sognare con le sue opere milioni di lettrici.
AUGURI JANE AUSTEN
Jane Austen è considerata una delle più grandi autrici di lingua inglese. Benchè abbia scritto nel corso di tutta la sua vita, cominciando a stendere le prime versioni dei suoi romanzi già da giovanissima, riuscì a vedere pubblicato uno dei suoi libri solo all’età di trentasei anni. I suoi romanzi furono subito molto apprezzati, ma l’utrice rimase pressoché sconosciuta in vita, poiché pubblicò tutti i suoi libri, ad eccezione dei due postumi, in forma anonima. Tutto quello che sappiamo della sua vita schiva deriva dalle raccolte di memorie di alcuni suoi nipoti e da alcune raccolte di sue lettere.
Jane Austen nacque il 16 Dicembre 1775 a Steventon nella contea inglese di Hampshire, settima nata del reverendo George Austen e della moglie Cassandra Leigh.
Il padre di Jane era pastore della chiesa anglicana e rettore del collegio di Steventon.
I coniugi Austen ebbero in totale otto figli ( due femmine e sei maschi) e la piccola Jane crebbe in una famiglia numerosa, amante dei libri (il padre possedeva più di 500 libri) e del teatro ( i ragazzi spesso si divertivano a realizzare piccole rappresentazioni nel rettorato di Steventon).
A partire dal 1787 Jane cominciò a scrivere quelli che vengono definiti i suoi “Juvenilia”, cioè raccolte di parodie, abbozzi di romanzi e poesie, dal tono spesso umoristico, ispirati alla letteratura dell’epoca e spesso dedicati a parenti e amici.
I “Juvenilia” sono costituiti in totale da tre volumi: il primo scritto tra il 1787 e il 1790, il secondo tra il 1790 e il 1792, il terzo tra il 1792 e il 1793. Alcuni di questi lavori furono poi ripresi in epoca successiva per divenire romanzi veri e propri.
Fin dall’infanzia e fino alla fine della sua vita, la più cara amica di Jane Austen fu la sorella Cassandra a cui sono dedicati molti dei suoi primi scritti.
L’educazione di Jane e della sorella fu in gran parte affidata alla famiglia, solo fra il 1785 e il 1786 esse frequentarono una sorta di collegio per ragazze:la “Abbey school” di Reading.
Durante la sua prima giovinezza la vita di Jane e della sorella fu probabilmente presa da quelli che sembrano essere gli stessi interessi delle eroine dei suoi romanzi e cioè (oltre gli adorati romanzi) feste, balli, teatro, visite a Bah e a Londra e probabilmente flirt, come ci testimoniano alcune sue lettere.
Amava inoltre occuparsi dei nipoti e sembra fosse una zia adoratissima. Le sue nipoti preferite Fanny e Caroline Austen divennero da adulte delle vere e proprie confidenti di Jane a cui essa scrisse molte lettere.
Sembra che la giovane jane fosse una ragazza piuttosto carina (a dispetto dell’unico ritratto che abiamo di lei fatto dalla sorella Cassandra e che certamente non le rende giustizia) e non fu priva di ammiratori.
Tuttavia nell’epoca in cui visse Jane Austen intelligenza e bellezza non erano le uniche doti che una giovane dovesse possedere per poter coronare il proprio sogno d’amore; all’età di 20 anni si innamorò di un tale Thomas Lefroy che sembra la corrispondesse, ma purtroppo a causa di una totale mancanza di denaro da entrambe le parti non si sposarono mai ( un po’ come Willaoughby in Senno e Sensibilità). Sembra che questo abbia provocato non poca delusione nella giovane Jane.
Sorte ben più triste ebbe la sorella Cassandra: rimase fidanzata per ben tre anni con Thomas Flowe, non potendosi sposare sempre per mancanza di denaro, ma purtroppo questi morì di febbre gialla nei Caraibi dove si era recato come cappellano militare. Dopodichè Cassandra non si sposò mai.
Sempre nel 1797 il padre di Jane propose ad un editore “First Impressions”, prima versione del futuro “Pride and Prejudice” (Orgoglio e Pregiudizio), ma l’editore si rifiutò
di prenderlo in considerazione.
A partire dal 1800 Jane Austen abbandonò la nativa Steventon e si trasferì a Bath con la famiglia dopo che il padre si era ritirato dal lavoro, lasciando la direzione della parrocchia al figlio maggiore James. Anche se in tutti i libri di Jane Austen non manca mai una visita a Bath, sembra che la scrittrice letteralmente odiasse questa città (forse perché lontana dalla casa natia e dalle amicizie di sempre).
Agli anni di Bath risale una “misteriosa” storia d’amore di cui sembra sia stata protagonista Jane Austen. Durante una delle estati trascorse al mare dalla famiglia Austen, probabilmente nei dintorni di Lyme, jane si innamorò di un gentiluomo con cui promise di incontrarsi una volta finita la vacanza. Purtroppo al ritorno a Bath Jane venne a sapere che il suo innamorato era morto (!!!).
Nel 1802 fu protagonista di un episodio abbastanza singolare. Jane e l’immancabile Cassandra erano ospiti a Manydown (vicino a Steventon) della famiglia Bigg, quando Harris Bigg-Whiter ( di sei anni più giovane) e piutosto ricco chiese la sua mano e, sebbene non lo amasse affatto, forse preoccupata di rimanere sola, Jane decise di accettarlo. La mattina dopo però Jane ebbe un improvviso ripensamento e lei e la sorella decisero di farsi portare in fretta e furia a casa del fratello a Steventon.
Purtroppo Cassandra distrusse tutte le lettere fra lei e la sorella in cui si faceva riferimento a questo episodio, altrimenti avremmo potuto sapere di più in merito al motivo della sua decisione, ma probabilmente l’unico vero motivo è che Jane Austen credeva nell’amore più di quanto essa stessa fosse disposta ad ammettere.
Dopo questo episodio Jane Austen non si sposò mai più.
Nel 1803 Jane Austen vendette ad un editore “Susan” (primo titolo di Northanger Abbey” o “L’abbazzia di Northanger“) al prezzo di 10 sterline. L’editore però non lo pubblicò subito come le aveva detto e libro fu dato alle stampe solo 14 anni più tardi, come opera postuma. Probabilmente sempre in questi anni scrisse “The Watson”, opera che non concluse mai, lasciandola in forma frammentaria.
Nel 1805 il padre di Jane morì e l’anno successivo la famiglia Austen (vale a dire Jane, Cassandra, la madre e la sorella di una cognata, Marta Lloyd, che nel frattempo era andata a vivere con loro) si trasferirono dapprima a Clifton e poi a Southampton, lasciando finalmente l’odiata Bath.
Un altro trasferimento avvenne nel 1809 quando il piccolo gruppo andò a vivere a Chawton nella casa fornita da uno dei fratelli Austen, Edward.
Nel 1810 Jane, perse le speranze di vedere pubblicato “Northanger Abbey”, presentò ad un editore “Sense and Sensibility” (Senno e Sensibilità”) e decise di pubblicarlo a proprie spese. Il romanzo apparve in forma anonima, l’autrice si firmò “by a lady”, nel 1811. Il romanzo ebbe successo e fruttò 140 sterline alla scrittrice.
Nel 1813 fu pubblicato anche “Pride and Prejudice” e anche questo libro riscosse un buon successo e come “Sense and Sensibility” ne fu fatta presto una ristampa.
Da questo momento in poi, anche se la figura dell’autrice rimase ancora avvolta nel mistero, Jane cominciò forse a sentire il peso della pubblica opinione e i suoi romanzi cominciarono ad avere un taglio leggermente diverso, più attento a rispettare la morale comune (in un certo senso sono meno “romanzeschi”).
Nel 1814 apparve “Mansfield Park”, la cui prima edizione andò esaurita nel giro di 6 mesi; tuttavia una seconda edizione non ebbe lo stesso successo (questo è ancora oggi uno dei libri meno amati di questa autrice, forse perché certamente il meno ironico).
Nel 1815 apparve “Emma” dedicato al principe reggente (tale era la fama della misteriosa “lady” che poteva permettersi anche questo) e fortunatamente questo libro fu abbastanza apprezzato dal pubblico.
Sempre nel 1815 cominciò a scrivere “Persuasion” (Persuasione), l’ultimo e forse più romantico libro di Jane Austen, che venne finito l’anno successivo. Nel corso dello stesso anno cominciò a sentirsi male, manifestando i sintomi della malattia che l’avrebbe consumata. Nel 1817 cominciò a lavorare ad un altro romanzo “Sanditon” che venne però lasciato incompleto. Nell’aprile del 1817 fece testamento lasciando tutto alla sorella Cassandra e il 18 Luglio 1817 morì a Winchester, dove si era recata per curarsi a causa forse (questo non è del tutto certo) di una forma del morbo di Addison.Fu seppellita nella cattedrale di Winchester.
Persuasione e Northanger Abbey furono pubblicati postumi a cura del fratello Henry, che spesso si era occupato nel passato di fare da agente lettterario per la sorella presso gli editori. Solo dopo la sua morte i libri di Jane riportarono finalmente il nome dell’autrice.
Molti anni dopo la sua morte alcuni dei suoi parenti si dedicarono a raccogliere materiale sulla vita della scrittrice. Una delle biografie più famose è il “Memoir” scritto dal nipote James Edward Austen.
Io direi milioni di lettori :) Jane Austen è grande per donne e uomini. Chapò di fronte alla bravura di questa scrittrice.
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