PUBBLICATO DA: Marsilio (2009) – 857 pp.
VOTO: 9
GIUDIZIO:Siamo all’atto finale della trilogia che ha appassionato tutti gli appassionati del genere, che ha tenuto col fiato sospeso fino all’ultima pagina i lettori delle precedenti puntate e che ha dato popolarità ai cosiddetti gialli svedesi. Il libro che conclude la trilogia rimette al loro posto tutti i pezzi del puzzle, finalmente si fa luce sull’infanzia di Lisbeth e per chi ha sbagliato ed è ancora in vita è giunto il momento di pagare i debiti con la giustizia. E così crollano tutti quanti: il padre Zalachenko, lo psichiatra Peter Teleborian, il fratellastro Niedermann, gli agenti della “Sezione” che proteggevano Zalachenko, i motociclisti del moto club Svavelsjo;
nessuno
rimane impunito per i torti che Lisbeth ha subito a causa del padre.
In
questa impresa però non è sola, viene affiancata in tribunale dall’esperta
Annika Giannini, sorella di Mikael Blomkvist e avvocato specializzata nella
difesa di donne maltrattate; viene sostenuta del suo ex datore di lavoro Dragan
Armanskij che aiuta Erika Berger e Mikael Blomkvist a smascherare i complotti
arditi contro di loro da parte della “Sezione” allo scopo di impedire loro la
pubblicazione del reportage sullo scandalo Salander. Infine viene aiutata da
tutti i giornalisti della redazione di Millennium, che si impegnano per trovare
le prove necessarie ad incriminare tutti i personaggi coinvolti in quello che
sembra essere uno dei segreti di stato più scomodi che si possano immaginare.
Il
libro, come i precedenti capitoli della trilogia, è stato portato sul grande
schermo col film omonimo diretto da Daniel Alfredson uscito in Italia il 28
maggio 2010.
Tutto
si risolverà per il meglio, ciascuno andrà in contro al destino che si merita,
ma tuttavia il finale lascia aperto un quesito al quale i più appassionati
della trilogia non troveranno risposta: cosa ne sarà di Mikael e Lisbeth? Per
chi ha visto il film, nel quale è più facile cogliere certi dettagli rispetto
alla lettura del romanzo, avrà sicuramente notato due osservazioni fatte da
Annika in due momenti diversi: la prima nel momento in cui Annika decide di
difendere Lisbeth e vede la documentazione segreta raccolta da Mikael, lei dice
al fratello: “Sei disposto a spingerti molto avanti per il bene di Lisbeth” e
lui risponde con un semplice “Si.”. La seconda invece viene pronunciata nel
finale una volta concluso il processo, Annika mentre accompagna Lisbeth le
dice: “Lo sai che è tutto merito di Micke vero?” e lei le risponde con: “Sì.
Certo che lo so. Lo so.” Tutti e due quindi hanno un atteggiamento chiuso e
riservato circa i loro sentimenti reciproci, e purtroppo questo punto non viene
chiarito. Da qui si capisce come il progetto iniziale di Larsson non prevedeva
di concludere la serie di Millennium in questo modo. Indubbiamente se Larsson
avesse avuto l’opportunità di completare il suo progetto avremmo potuto
apprezzare altre avventure che avrebbero visto Mikael e Lisbeth impegnati nella
lotta contro la criminalità, tuttavia non sarà così, non ci saranno altri
romanzi con loro e purtroppo la storia di Millennium finisce qui. Non rimane
che fare i complimenti innanzitutto a Larsson per averci saputo trascinare
nella sua terra d’origine con una storia tanto interessante quanto coinvolgente
per il lettore. Poi bisogna fare i complimenti anche alla casa editrice
Marsilio per aver creduto, investito e diffuso in Italia questa serie; ed
infine ai registi Niels Arden Oplev e Daniel Alfredson che hanno portato sul
grande schermo la trilogia di Millennium. Degna di nota anche l’attrice Noomi
Rapace che ha saputo interpretare con talento in tutti e tre i film, un
personaggio tanto enigmatico e complesso come quello di Lisbeth.
ho acquistato il libro tempo fa ma ancora non riesco a leggerlo. ora devo assolutamente farlo
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