PUBBLICATO DA: Edizioni varie, in esempio Feltrinelli € 8,08 / pag.446
VOTO: 8/10
GIUDIZIO: C'è voluto un po prima che approcciassi L'amante di Lady Chatterley senza quei pregiudizi che hanno reso questo classico un opera di "nicchia" qui in Italia.
Una volta preso coraggio ho iniziato a leggerlo con interesse e con mia grande sorpresa ho scoperto che una pagina tirava l'altra, portando avanti la lettura non in maniera frenica, ma bensì riuscendo a gustare frase per frase, pagina per pagina fino ad arrivare all'appagamento dei sensi in un finale particolare, ma con un suo perchè ben chiaro e definito.
La bravura di Lawrence è stata quella di saper rappresentare in modo magistrale un epoca progressista, mantenendo tuttavia un apparenza di moralità retrograda di stampo quasi puritano.
Fondamentale in questo romanzo è stato l'elemento femminile in quanto la donna viene descritta come un essere umano sensuale, bisognoso di passioni ma sopratutto di una realizzazione personale che esula dal suo ruolo di "angelo del focolare" che si prodiga unicamente alla soddisfazione dei bisogni del marito, sopprimendo in fondo all'anima le sue necessità sacrificando così la sua stessa felicità. L'uomo non viene più visto come protagonista di quel nucleo famigliare che aveva caratterizzato le società di millenni addietro, ma viene visto,bensì, come strumento del soddisfacimento del piacere femminile. Una donna quindi può essere libera di prendere le sue decisioni in barba all'opinione pubblica. Tutto questo viene dimostrato con scene di sesso un po' rozze ma piene allo stesso tempo di una poesia sensuale sconosciuta all'epoca e che ha impedito a quest'opera di di essere stampata nella sua interezza per molto tempo.
Molti sono i monologhi di stampo Joyciano che prendono vita in un discorrere continuo che richiama il flusso di coscienza. Tuttavia,per quanto questi possono sembrare noiosi, catturano invece l'attenzione del lettore con la prosa magistrale di uno scrittore che ha davvero qualcosa da dire.
Quest'opera inoltre, con lo scorrere delle pagine, riveste il ruolo di trincea, diventando linea di demarcazione tra epoche nettamente diverse tra loro. Si scontrano così un passato ormai decadente, che stringe tra le sue dita avvizzite e deboli la contemporaneità e un futuro incalzante che, differentemente, è forte e prepotente.
Ma alla fine il vecchio passato è costretto a cedere lo scettro, una sconfitta che l'autore rappresenta perfettamente con le sue magistrali metafore:
"Gli eredi impartirono immediatamente l'ordine di demolire Shipley. Costava troppo tenerla in piedi... Così il castello fu distrutto. Il viale di tassi fu abbattuto...furono tracciate nuove stradine fiancheggiate da abitazioni bifamiliari molto confortevoli!"Il castello, rappresentante di una classe sociale antiquata, assiste così alla sua rovinosa fine
"Un Inghilterra ne cancella un altra. L'Inghilterra dei cavalieri Winter e delle Wragby Hall era sparita, morta per sempre..."Ma Lawrence ci fa capire che tutto ha un senso e che la stessa società Inglese,così rigida e conformista, non può sottrarsi all'inevitabile scorrere degli eventi.
Questa,tuttavia, è un opera che necessita di essere letta per essere compresa appieno. Quindi che cosa state aspettando?
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