PUBBLICATO DA: Giuntini editore - collana Y; Marzo 2010; 272 pag.
VOTO: 9
TRAMA & GIUDIZIO: In un futuro non troppo lontano, l'umanità è regredita ad uno stadio quasi primitivo: le persone, ammucchiate in sudici villaggi malsani e paludosi, fatti di capanne dove non ci sono l'acqua corrente e l'energia elettrica, sono crudeli e spietate, interessate solo alla propria sopravvivenza; per accaparrarsi un pezzo di pane muffito, le madri non esitano a picchiare i propri figli fino a farli sanguinare, guardandosi al tempo stesso dal vicino che sarebbe disposto a tagliar loro la gola per appropriarsi dei loro miseri averi e dar fuoco al tugurio che chiamano casa; gli storpi e i ciechi, considerati inutili e solo un peso, vengono condotti nella Landa e lasciati a morire; gli orfani affidati a qualcuno o portati via, non si sa dove e da chi. In questa parvenza di civiltà esiste un unico organo che decide della sorte e della vita delle persone: il Consiglio dei Guardiani.
La protagonista
del romanzo è Kira, una ragazzina storpia orfana di padre che non è stata
condannata alla Landa perché la madre, quando nacque, si oppose con tutte le
sue forze e la difese fino a farla crescere; ma, ora che anche lei è morta di
una malattia improvvisa e misteriosa, Kira è rimasta sola con il suo bastone e
la sua gamba rigida che si trascina dietro con fatica; e, anche se viene
risparmiata dalla morte, viene condannata a lasciare la casa dove è vissuta per
andare a stabilirsi nella dimora dei Guardiani dove porterà avanti l'arte che
la madre le ha insegnato: la tessitura.
Ma Kira non è solo
una brava ricamatrice, lei ha un dono: ha la conoscenza... i fili si
intrecciano da soli nelle sue mani creando arazzi che raffigurano scene che la
ragazza non comprende. Inizia così la sua nuova vita nell'unico palazzo moderno
del villaggio, dove il cibo non manca mai e l'acqua calda scorre in una stanza
chiamata bagno. L'unica cosa che le viene chiesta in cambio è quella di
ricamare la Tunica del Cantore, un personaggio misterioso che ogni anno, in
occasione dell'Adunanza, la festa più importante della comunità, con la sua
voce melodiosa canta la storia dei popoli sin dai tempi lontani. Durante il suo
soggiorno al palazzo, Kira ricama ogni giorno la veste, riparando e restaurando
le parti rovinate ed impara a anche a colorare i tessuti, guidata da Annabella,
la vecchia che conosce le piante e che vive sola nella foresta. E conosce
Thomas, un ragazzino che vive da sempre al palazzo e che ha il stesso suo dono
ma nell'intagliare il legno. Quando scopre una bambina poco più che lattante
segregata nelle stanze del palazzo, portata via alla sua famiglia e costretta a
cantare giorno e notte con la sua voce meravigliosa per allenarsi a diventare
la nuova Cantrice, Kira si rende conto che la piccola, ma anche lei e il suo
amico Thomas, sono prigionieri a causa dei loro doni, in una gabbia dorata ma
prigionieri.
E comincia a
chiedersi se le morti improvvise siano state poi così casuali, cosa c'è laggiù,
fuori dai confini del villaggio, e se le bestie terribili che hanno
ucciso suo padre e da cui i Guardiani li hanno sempre messi in guardia esistano
davvero. Grazie ad un amico di nome Mat, ladruncolo e bugiardo, che le porta “un
dono piccolo, il blu... ed uno più grande...”, Kira acquista la
consapevolezza che lei, insieme ai bambini che hanno la conoscenza, sono
coloro che devono riscrivere il futuro...
Questo secondo
capitolo della trilogia di Lois Lowry è stato una bellissima conferma; la sua
scrittura limpida e pulita ti arriva dritta al cuore, andando a pizzicare
quelle corde che racchiudono le paure di ognuno: l'abbandono, la solitudine, la
perdita della libertà. Nel mondo crudele e doloroso descritto dall'autrice non
c'è spazio per i sentimenti o la pietà verso i più deboli, i diversi sono
scherniti e perseguitati fino alla morte e la rabbia e il rancore vengono
tramandati dai genitori ai figli; ma non a Kira, che è stata cresciuta con
amore da una madre che le ha insegnato a trarre forza dalla sua diversità. La
protagonista di questo libro è una figura meravigliosa, una piccola combattente
delicata e forte che si aggrappa con le unghie e con i denti ad una vita che le
rema contro; ma tutti i piccoli personaggi di questa storia hanno il potere di
far innamorare il lettore che, come per magia, ammirerà strabiliato e pieno di
meraviglia i colori dei fili che scorrono fra le dita di Kira, o il pezzo di
legno che prende vita nelle mani di Thomas, e udirà la voce incantevole della
bambina prigioniera che, come un usignolo, intona una canto triste.
Tutto questo per
dire che anche La Rivincita, questo secondo capitolo della trilogia, è
un libro ricco della stessa potente poesia che ho amato in The Giver.
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