TRAMA:All’inizio del 1954 Charles Feldman, agente di Marilyn Monroe, contatta Ben Hecht, uno dei più grandi sceneggiatori di Hollywood, per incaricarlo di scrivere «la prima autobiografia di Marilyn». Per un paio di mesi l’attrice e il suo ghostwriter si incontrano. E quella che doveva essere soltanto un’operazione commerciale per la diva in ascesa si trasforma in una lunga confessione senza filtri: l’infanzia negata, le prime esperienze sessuali, la contraddittoria consapevolezza della propria bellezza, l’ingresso a Hollywood, il matrimonio con Joe Di- Maggio e il tour in Corea in visita alle truppe americane (l’episodio con cui termina il racconto). Pubblicata solo nel 1974, dodici anni dopo la tragica scomparsa, My Story tesse una sorta di controcanto alla cornice aneddotica del mito che da sempre ha circondato Marilyn: la bambina ferita, l’adolescente abusata, la ragazza sfruttata, la donna depressa. In realtà lo sguardo della piccola Norma Jean, che Marilyn cerca per tutta la vita di coprire, non è diverso da quello dell’attrice che tenta disperatamente di sfondare a Hollywood. C’è la stessa levità dei sogni a occhi aperti di Norma nel modo in cui Marilyn descrive il mondo luccicante del cinema, non meno cinico di quello che aveva conosciuto da bambina, ma verso il quale nutre comunque una benevola comprensione. In fondo consapevole che dietro il volto patinato di Hollywood si nasconde una tragica fragilità, la stessa che c’è in lei, dietro la bellezza accecante che l’ha resa famosa. Finora mai tradotta in italiano, questa imperdibile edizione di My Story contiene gli strepitosi scatti realizzati, fra il 1953 e il 1957, dal grande fotografo Milton Greene, che di Marilyn è stato amico fraterno. Accanto alle foto di scena sul set di alcuni dei suoi più celebri film, scorrono in queste pagine immagini di una Marilyn meno conosciuta, che si diverte a giocare con l’obiettivo.
PUBBLICATO DA: Donzelli editore, 2010 € 19,00
VOTO: 8
GIUDIZIO: Questa è una biografia, o meglio autobiografia, sfociata dal cuore da una giovane Marilyn Monroe. La storia non è particolarmente dettagliata e non copre nemmeno tutto l'arco della sua vita, solo fino al matrimonio con Joe di Maggio e la loro luna di miele nel 1954, tuttavia è raccontata con una tale semplicità e sincerità da arrivare dritta all'anima.
Quella di Marilyn (alla anagrafe Norma Jean Baker) non è stata una vita facile anzi ha lottato sin dall'inizio e a permetterle di sfondare è stato solo quel suo fascino innato e posseduto da sempre.
Ha lavorato duro nonostante lei stessa ammettesse di avere tanto cuore ma poco intelletto e tutto quello che ha ottenuto in cambio è stato di essere sfruttata come macchina da soldi in un mondo già all'epoca spietato.
Credeva che il successo, l'essere desiderata e uscire dalla povertà l'avrebbero resa felice ma poi scoprì che non era cos'è si senti sola, infinitamente sola.
La tacciavano di essere una ritardataria e lei stessa lo ammetteva ma quella che fa di se stessa è un analisi approfondita e accurata nella sua estrema e disarmante semplicità. Finalmente lei, la bambina desiderata da nessuno, costretta a passare da una famiglia e l'altra, costretta a fare il bagno per ultima dopo che 8 persone aveva utilizzato la stessa acqua, finalmente aveva trovato qualcuno che avrebbe aspettato, avrebbe pagato per vederla.
Quella che si scopre è una Marilyn diversa, una sex icon ma che al sesso pensava affatto, non ne era interessata. Si credeva incapace di amare ma poi ha scoperto che ne era in grado. La sua più che una ricerca del successo sembra una ricerca dell'affetto.
L'edizione è costosa ma ben curata pieno di foto inedite di una Marilyn giovane e all'apice della sua carriera, una Marilyn dallo sguardo magnetico che ti cattura.
Da leggere!
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