venerdì 20 luglio 2012

La regina della rosa bianca - Philippa Gregory

TRAMA:1464: Elisabetta Woodville è l'affascinante figlia di un nobile inglese, sostenitore del reale casato dei Lancaster. Ancora giovane, ha perso il marito che combatteva a fianco del re Enrico VI e ora, dopo l'ascesa al trono degli York, si ritrova spogliata dei suoi possedimenti e sola con due figli maschi in tenera età. Decisa a rivendicare il proprio patrimonio per poter condurre una vita onesta e indipendente, incontra il nuovo sovrano e gli espone a testa alta la propria causa. La sua bellezza sfolgorante e il suo atteggiamento indomito conquistano all'istante il ventiduenne Edoardo IV che, incapace di resisterle, la sposa in segreto. E da questo momento la vita di questa donna coraggiosa imbocca un vorticoso destino, mentre i suoi due figli, rinchiusi nella famigerata torre di Londra e poi misteriosamente scomparsi nel nulla, diventano il fulcro di un enigma che per secoli ha sconcertato generazioni di studiosi. Intrecciando dati storici e suggestive leggende, l¿autrice costruisce un'opera intensa e avvincente, dipingendo con maestria il divampare di una complessa e trascinante passione.


PUBBLICATO DA: Sperling & Kupfer - pag. 480


SAGA: Primo libro della saga della Guerra delle due rose composta al momento da tre volumi (ma è in arrivo un quarto)
  1. La regina della rosa bianca
  2. La regina della rosa rossa
  3. La signora dei fiumi
VOTO: 8

GIUDIZIO:Non è il primo libro della Gregory che leggo, l'ho già apprezzata ne "L'amante della regina vergine" e con questo libro l'ho apprezzata ugualmente se non di più.
Ho letto molte critiche e molti giudizi positivi il che mi ha portato a credere che questo è un libro che ami o che odi e io rientro nella prima categoria.
Coloro che criticano questo romanzo lo fanno quasi prettamente perché non apprezzano le libertà storiche che la Gregory si è presa cambiando alcuni eventi della storia ma sinceramente se volevo leggere  il tutto spiattellato come era accaduto mi compravo un saggio non un romanzo storico, capisco che ci sono alcuni eventi  che cozzano con uno scorrere  fluido e allora si adoperano determinate scelte.
La protagonista, tale Elisabetta, è una donna che vuole apparire docile ma che in realtà è una bella arrivista, passa da palo in frasca  come più le conviene, da Lancasteriana convinta non ci pensa due volte a diventare yorkista per  sposare quello che è Re Edoardo IV. 
Sacrifica la vita stessa dei suoi figli per non rinunciare al trono e lasciarlo in mano al tanto odiato Riccardo III fratello del Re nonostante decanti il suo amore per loro in ogni momento.
In questo romanzo presente è l'elemento magico che tanto odio ma che è stato padroneggiato con maestrai tanto da non trovarlo fastidioso ma bensì piacevole. Secondo infatti alcune leggende Elisabetta di Woodville discende dalla dea dell'acqua Melusina e in quanto tale può padroneggiare questo elemento a suo favore come una vera strega.
Sono un po' infastidita solamente dalla visione che viene data di Edoardo. Secondo questo racconto i protagonisti si sono sposati per amore, Elisabetta decanta le qualità di marito di Edoardo tutto il tempo, quando a metà del romanzo come se niente fosse comincia a parlare di tutte che le zocc** ehm coff coff le giovani pulzelle che Edoardo tranquillamente si portava a letto. bah contenta lei.
Non c'è niente da dire la Gregory scrive bene, molto bene ti fa bere una storia in pochi giorni e ti fa venire voglia di continuare. Già in mio possesso è il secondo volume, speriamo di non rimanere delusa.

Philippa Gregory, scrittrice e giornalista radiotelevisiva, è laureata in Letteratura settecentesca all'Università di Edimburgo e vive nel Nord dell'Inghilterra con la famiglia. Per Sperling & Kupfer ha pubblicato tutti i romanzi della serie dedicata ai Tudor, tra i quali L'altra donna del re, con il quale ha vinto nel 2002 il Parker Romantic Novel of the Year Award e da cui è stato tratto l'omonimo film con Scarlett Johansson e Natalie Portman. 


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