È la vicenda di una donna, Fleur, decisamente bella ma
soprattutto affascinante, che ha trovato un mezzo di sostentamento molto
inusuale, forse discutibile, ma sicuramente efficace. Fleur infatti si
"infila" ai ricchi funerali, fingendosi in qualche modo legata alla
defunta, pronta ad offrire al ricco vedovo tutta la compagnia e la comprensione
di cui dovesse aver bisogno.
La conosciamo mentre sta acquistando una discreta
quantità di cappellini neri, pronta ad andare al funerale della defunta Emily e
ad incontrare suo marito, il ricco Favor.
Entrare nel cuore di questa famiglia è relativamente
semplice per lei, così vitale, comprensiva e quasi magnetica: in breve tempo
Favor le chiede di andare a vivere con lui nel Surrey. Una volta giunta in
questo tranquillo angolo dell'Inghilterra conservatrice e benpensante, Fleur
desta scalpore e pettegolezzi con la sua sicurezza, i suoi capelli fiammanti e
la sua posizione che sembra voler sostituire l'esempio di perfezione e virtù
che era Emily.
Con l’andare del tempo Fleur si rivela essere l’elemento
catartico del racconto, colei che permette l’espressione e il riconoscimento di
sentimenti e comportamenti sinceri, ma non per questo positivi, come un marito
violento e una moglie che tace la solitudine della sua vita, una donna repressa
che ha vissuto tutta la sua vita facendo la governante della ricca sorella,
praticamente nella sua ombra di simulata perfezione. Emily, lungi dall’essere
quella che si diceva, era una donna fredda e calcolatrice che utilizzava
spietatamente gli altri per piegarli ai propri scopi e volontà, talvolta senza
che questi se ne rendessero conto.
Solo con la schiettezza di Fleur, e il contemporaneo
nuovo approccio alla vita di Favor, tutti i nodi arrivano al pettine e lo
smalto di quiete superficiale viene graffiato via poco per volta, aiutandoci a
gestire un difficile e complicato equilibrio di apparenze.
Seguendola nello svolgersi della trama però inciampiamo
nella figura della figlia di Fleur, Zara, appena adolescente ma con le idee ben
chiare in testa ed è proprio lei che, nel momento in cui le ricchezze di cui
avrebbe dovuto essere ricoperto Favor però non sono quelle che Fleur credeva,
impone alla madre un comportamento adulto e non l’ennesima fuga verso
l’ennesimo patrimonio vedovo.
PUBBLICATO DA: Mondadori
VOTO: 5.5
GIUDIZIO:Mi aspettavo un maggiore senso dell’umorismo in una situazione che, dall’idea di arricchirsi ai funerali in poi, di ironia ne avrebbe da vendere. Interessante il rovesciamento di buono/cattivo, fondato su un gioco di apparenze che però non ha avuto l’approfondimento che avrebbe meritato.
Riassumendo il romanzo in tre parole? Interessante,
Intelligente, Inconcludente.
Una volta terminata l’ultima pagina ci sentiamo
relativamente defraudati del finale, che a tutti gli effetti sembra più un
inizio: è come aver trascorso 283 pagine a leggere il Prologo di una narrazione
che non abbiamo tra le mani.
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