“un giro di corruzione incredibile, e con gente davvero cattiva che non ci penserebbe due volte a ficcare uno o due proiettili in mezzo agli occhi miei, vostri, del mio cliente, o di chiunque faccia troppe domande”.TRAMA: Lacy Stoltz da nove anni lavora come investigatrice presso una commissione in Florida che si occupa della cattiva condotta dei giudici. È un avvocato, non un poliziotto, e ha a che fare perlopiù con denunce per violazioni minori. Ma un giorno le si presenta un caso di corruzione. Un avvocato radiato dall'albo tornato a lavorare con una nuova identità – ora si fa chiamare Greg Myers – sostiene di sapere dell'esistenza di un giudice che ha rubato più soldi di tutti i giudici corrotti d'America messi insieme. Qual è la fonte dei suoi guadagni illeciti? A quanto pare ha avuto a che fare con la costruzione di un grande casinò sulle terre dei nativi americani. La mafia locale ha finanziato il casinò che ora frutta una cifra molto consistente di denaro ogni mese. Il giudice se ne prende una parte e finge di non vedere, favorendo con le sue sentenze l'organizzazione criminale. È sicuramente un ottimo affare: tutti fanno soldi. Ma Greg Myers vuole fermarli. Il suo unico cliente è un informatore che conosce la verità e vuole spifferare tutto per riscuotere milioni di dollari, come prevede la legge della Florida. Ed è così che Greg e Lacy si incontrano. E lei sospetta immediatamente che questa faccenda possa essere davvero pericolosa. Ma pericolosa è un conto, mortale è un altro.
PUBBLICATO DA: Mondadori (2016), 332 pp. - 22,00 €
VOTO: 9/10
RECENSIONE:
Claudia McDover è una giudice stimata dai suoi elettori che l’hanno riconfermata più volte nel suo ruolo, dirige il suo tribunale con impegno e professionalità e la sua carriera non è mai stata oggetto di attenzioni da parte della CDG, la Commissione Disciplinare Giudiziaria, che si occupa di indagare sulla condotta dei giudici. Claudia ha costruito negli anni la sua immagine impeccabile, a partire dal momento in cui qualcuno ha deciso di finanziare la sua campagna elettorale per avere una pedina all’interno del sistema.
La “Mafia della Costa” è una piccola organizzazione criminale che agli inizi della propria attività, negli anni sessanta, era dedita principalmente al contrabbando di alcol, prostituzione, scommesse, furti di auto e lavoretti simili. Negli anni ottanta allargarono il loro giro d’affari scoprendo il fascino delle truffe immobiliari, e del traffico di cocaina in Florida. Tutto sembrava andare a gonfie vele per la banda, fino a quando uno dei due fratelli ai vertici dell’organizzazione rimase ucciso. A quel punto la banda si innamorò dell’idea dei casinò nei territori indiani.
Negli Stati Uniti le tribù di nativi americani ufficialmente riconosciute gestiscono numerosi casinò all’interno delle loro riserve, e in questi territori lo stato non ha alcuna giurisdizione. In Florida la tribù dei Tappacola, inventata da Grisham per questo romanzo, vive praticamente di rendita grazie al proprio casinò. Questo è stato costruito dopo vari anni di lotte tra la fazione dei favorevoli e quella dei contrari all’interno della tribù.
Che cosa collega Claudia McDover alla Mafia della Costa e alla tribù dei Tappacola?
John Grisham torna in grande forma con un romanzo che esce dai suoi soliti schemi del legal thriller, raccontandoci una vicenda piena di azione, colpi di scena e giochi di ombre tra i personaggi che si muovono nel clima vacanziero della soleggiata Florida. Chi apprezza Grisham da tempo qui troverà un ritmo completamente nuovo, chi non ha mai letto i suoi libri avrà l’occasione di avvicinarsi a uno dei più stimati scrittori di thriller, e infine chi è rimasto deluso dal flop dei segreti di Gray Mountain con questo romanzo sicuramente rivaluterà e tornerà ad apprezzare Grisham.
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