sabato 12 agosto 2017

La sovrana lettrice - Alan Bennett

  • Come lettrice Sua Maestà era spedita e diretta; non voleva crogiolarsi in nulla.

    Adesso che era sola, però, intratteneva lunghe conversazioni con se stessa e trascriveva sempre più i suoi pensieri; i quaderni si moltiplicavano e il loro campo di indagine si allargava. «La chiave di volta della felicità è non sentirsi investiti di alcun diritto». Aggiunse un asterisco e annotò a fondo pagina: «Una lezione che non ho mai avuto l'opportunità di apprendere».




TRAMA: A una cena ufficiale, circostanza che generalmente non si presta a un disinvolto scambio di idee, la regina d’Inghilterra chiede al presidente francese se ha mai letto Jean Genet. Ora, se il personaggio pubblico noto per avere emesso, nella sua carriera, il minor numero di parole arrischia una domanda del genere, qualcosa deve essere successo. E in effetti è successo qualcosa di semplice, ma dalle conseguenze incalcolabili: per un puro accidente, la sovrana ha scoperto quegli oggetti strani che sono i libri, non può più farne a meno e cerca di trasmettere il virus della lettura a chiunque incontri sul suo cammino. Con quali ripercussioni sul suo entourage, sui sudditi, sui servizi di sicurezza e soprattutto sui lettori lo scoprirà solo chi arriverà all’ultima pagina, anzi all’ultima riga. Perché oltre alle irrefrenabili risate questa storia ci regala un sopraffino colpo di scena – uno di quei lampi di genio che ci fanno capire come mai Alan Bennett sia considerato un grande maestro del comico e del teatro contemporaneo.



PUBBLICATO DA: ADELPHI, pp.95 - 4,99 €




VOTO: 6.5




RECENSIONE: 


Ho trovato questo libro relativamente interessante. E' sicuramente ben scritto e fa nascere, a tratti, un sorriso. Tuttavia, a volte, può risultare solo una lista di alcuni titoli letti dalla Regina.

La figura della sovrana non esce arricchita  da questo romanzo breve e non mi sento di conoscerla meglio di quanto non la conoscessi già inizialmente. 

Ciò che è interessante vedere,invece, è come un semplice passatempo come quello della lettura possa essere considerato una minaccia per la Monarchia stessa. Viene da chiedersi che male possa fare un semplice libro, ma in realtà la risposta l'abbiamo proprio davanti; La monarchia viene sfruttata anche come istituzione e di conseguenza controllata e manipolata da terzi. Una mente libera è meno assoggetabile al volere altrui.

Una cosa che apprezzo è,invece, il sotto-tema: come ci si possa ancora appassionare e crescere crescere in età avanzata. 

Presente in maniera più o meno forte è la vena di humor tipicamente inglese, con il suo tratto leggero, soft e contenuto che vuole far divertire il lettore durante la lettura. L'ho apprezzato a tratti ma devo dire che è un 2tipo umorismo e ironia che può essere di difficile comprensione per chi di British non ha nulla.

Tutto sommato è stata una lettura piacevole ma che non ha lasciato il segno.

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