“credo di aver bisogno di rinfrescarmi”In preda alle vertigini, trotto in bagno, mi spruzzo in po’ di acqua fresca in faccia, poi guardo allo specchio il mio riflesso stravolto, familiare e sconosciuto allo stesso tempo.Ho la sensazione di essere sul punto di sciogliermi.Qualcuno mi sta facendo un colossale scherzo? Sono in preda alle allucinazioni?Ho ventotto anni, denti bianchi e perfetti, una borsa Louis Vuitton, un biglietto da visita che mi definisce “direttore” e un marito.Come cavolo è potuto succedere tutto questo?
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PUBBLICATO DA: Mondadori, PP. 358 - 12,50 €
VOTO: 5,5
RECENSIONE:
Ovviamente quando si prende in mano un libro della Kinsella si è consapevoli del fatto che non sarà una lettura dal forte peso culturale. Ma questo è proprio il punto in quanto il suo è uno stile sintattico volto all'evasione e al rilassamento tipico del periodo estivo. La classica lettura da ombrellone, insomma, non vedo nulla di male in ciò, solo che questa volta il risultato è un po' troppo banale e, a tratti, irritante.
La storia vede come protagonista la tipica ragazza alla Kinsella: Sopra le righe, sbadata, goffa e, a volte, inadeguata. Mi sono ritrovata spesso a pensare che molto probabilmente, se l'avessi avuta davanti, l'avrei volentieri sbattuta contro un muro per porre fine alle sue sofferenze.
Lexie ha perso la memoria dopo un incidente stradale ed è costretta, non solo a riscoprire una nuova sè, ma anche a convivere in un mondo molto diverso da quello a cui era abituata. Quello che ci si aspetta ovviamente da un situazione simile è un sentimento di frustrazione e inadeguatezza da parte della protagonista, ma invece la sua reazione è quella di una bambina che non sa cosa significa contenersi, con dialoghi e conversazioni da rasentare veramente quelli che si facevano alle elementari.
I personaggi,inoltre, non sono stati granchè approfonditi, e questa è risultata un occasione persa dell'autrice che avrebbe potuto mostrare, attraverso gli occhi della stessa persona come persone e situazioni possano assumere connotati diversi.
Che dire, non la trovo una lettura da consigliare nemmeno per passare il tempo.
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