PUBBLICATO DA: Sperling & Kupfer pp. 401
GIUDIZIO: Damned, il romanzo di Claudia Palumbo, è un urban fantasy che narra la storia di Cathy, diciotto anni e una ciocca viola fra i capelli, che si trasferisce da Napoli, la città dove è nata e vissuta insieme al padre, in Germania dove invece dimora sua madre con la nuova famiglia che si è costruita dopo la separazione dal primo marito. Cathy fugge dalla delusione del suo primo vero amore, che l'ha tradita con la sua migliore amica, per ricominciare daccapo. Ma gli inizi, spesso, sono difficili e dolorosi: una nuova scuola, dei nuovi compagni, una nuova stanza tutta rosa che lei odia da morire, così come tutto in quella città che non ha mai sopportato, compreso il compagno della madre. Cathy si sente sola e fuori posto. Fino a quando non conosce Engel, una ragazza talmente bella da rasentare la perfezione, che le presenta i suoi due più grandi amici, i gemelli Von Schaden, Tristan e Konstantin. I ragazzi, tanto belli quanto diversi nel carattere, sono due dei membri della band rock più conosciuta del momento, i Damned, ed esercitano entrambi su Cathy un fascino ammaliante. La nostra protagonista è attratta dalla dolcezza e dalla dedizione di uno, ma anche dalla strafottenza e dalla sregolatezza dell'altro che incarna, alla perfezione, lo stereotipo del tipo bello e maledetto. Ma intorno ai gemelli aleggia un antico alone di mistero...
In questo triangolo (che a
volte si trasforma in un quadrilatero, perché c'è un'altra persona innamorata
di uno dei gemelli...) Cathy comprenderà che, spesso, cuore e ragione non vanno
di pari passo e che l'amore, quello vero e unico, quello che va oltre la morte,
quando arriva non si può ignorare. Insieme a questa consapevolezza, capirà
anche il disegno che il destino ha tracciato per lei, una delle Predestinate,
una creatura nata con l'unico scopo di allenarsi ad uccidere esseri
terrificanti come gli orsi, come i vampiri.... come i suoi amati gemelli. Ma,
veramente, non ci si può opporre al destino? In un epilogo tragico ed una
battaglia sanguinosa, si conclude una storia d'amore immortale e maledetta,
dannata come il nome di questo libro dove la musica è protagonista insieme ai
personaggi.
Devo dire che, sin dalle
prime pagine, le analogie con il romanzo della Meyer, Twilight, sono
inequivocabili e, d'altra parte, è la critica più marcata che è stata mossa
alla nostra autrice in alcune delle recensioni che ho avuto occasione di
leggere; ma è l'unico appunto che le si puo' fare perché Damned è, comunque, un
bel libro: appassionante, emozionante, scorrevole, mai noioso e ben scritto. Mi
ha fatto tornare indietro nel tempo, all'amore provato a diciotto anni,
quell'amore che ti fa battere il cuore, ti toglie il respiro e ha il sapore dei
baci dati sotto la pioggia, con la musica di Ligabue in sottofondo e la
citazione di una canzone a fior di labbra. Anche se il sentimento che ci
descrive Claudia Palumbo è un amore passionale, fatto di carne e sangue, che va
oltre...
Ho apprezzato la scrittura
fluida e leggera e il fatto che sia narrato in prima persona in una sorta di
diario a tre, perché mi ha dato la possibilità di entrare nella mente e
nell'anima di Cathy e dei gemelli.
La protagonista, dolce e
insicura sotto una corazza aggressiva, incarna alla perfezione quella parte
irrazionale di noi donne per mezzo della quale siamo attratte, sempre e
comunque, dal tipo tenebroso e poco affidabile, a dispetto del bravo e perfetto
ragazzo che vorremmo con tutte noi stesse amare ma che non accende quella
scintilla che fa scattare l'alchimia.
I gemelli, Tristan e
Konstantin, in realtà li vedo come una sola entità, le due facce di una stessa
medaglia, dove le ombre di uno sono rischiarate dalla luce dell'altro: una
stessa anima e due cuori che battono per una stessa donna.
Fra i protagonisti secondari
devo confessare che ho amato la figura di Engel, una bellissima creatura piena
di contraddizioni: calcolatrice e sentimentale, fredda ma perennemente divorata
da una lotta interiore, vendicativa seppur disposta ad accettare la sconfitta,
egoista ma capace di donare la propria vita per coloro che ama.
Con questo vorrei dire che,
se si legge Damned senza cercare le similitudini con altri romanzi, il lettore
si lascerà coinvolgere da questo libro dove i sentimenti ti scorrono sulla
pelle come una carezza e i personaggi ti entrano dentro al ritmo di un
susseguirsi di eventi; e, magari, riuscirà a vedere e ad apprezzarne solo le
differenze....
Perché ogni scrittore si
ispira a qualcuno, alcuni lo fanno in maniera più discreta di altri, ma la
verità è che ogni libro è unico ed ha un'anima propria che sussurra qualcosa al
cuore di chi lo legge: a me, Damend ha parlato. Sono felice di averlo letto e
lo consiglio, soprattutto ad un pubblico giovane.
INTERVISTA ALL'AUTRICE:
Bene, Claudia, raccontaci
qualcosa di te: quali sono le tue passioni, cosa ti piace e cosa proprio non
sopporti?
Ovviamente amo scrivere e leggere. Non potrei vivere senza i libri,
letteralmente. Quando finisco un libro mi sento mancare l’aria, è per questo
che ogni volta che ne inizio uno nuovo, corro in libreria a comprarne subito un
altro, così già so che quando quello che sto leggendo finirà ne avrò subito un
altro.
Cosa non sopporto? Fare attività fisica. So che è sbagliatissimo ma
sono di natura molto pigra, quindi questo è un gran neo per me!
Quel è il primo libro che
ricordi di aver letto e che ti ha fatto innamorare della lettura?
Che tipo di giovane donna
sei? Se dovessi riassumerti in una frase, quale sarebbe?
Se l'avventura di scrittrice
non fosse mai iniziata, come avresti visto Claudia da grande?
Come continuo a vedermi. Dietro una scrivania a coordinare le
operazioni del mio distretto di polizia. Il mio sogno, infatti, è quello di
diventare un capo questore. Ovviamente, un capo questore che, nel tempo libero,
scrive.
Sappiamo che hai scritto
Damned giovanissima, ma come è nata Claudia scrittrice? Quando ti sei accorta
che, dentro di te, stava emergendo un altro io? O la passione per la scrittura
è stata sempre presente nella tua vita tanto da farti dire che, prima o poi,
avresti scritto un libro?
Ho sempre scritto, sin dalla più tenera età. Quando avevo dieci anni ho
fatto stampare e rilegare un racconto dal titolo “La mia principessa”. Quella è
stata la prima “cosetta” che ho scritto e che mostravo orgogliosa a chiunque
venisse a casa. Poi, col tempo, ho scritto storie più lunghe e più importanti.
Prima di Damned, infatti, ho finito altri due racconti che, per lunghezza, sono
dei veri e propri libri. Chi sa, magari un domani pubblicherò anche quelli.
Come sei arrivata ad
approdare ad una casa editrice importante come la Sperling & Kupfer
(impresa non facile per una scrittrice emergente)?
Per una serie di fortunati eventi e con una casualità incredibile. Sono
stati i miei amici a chiedermi di mandare il manoscritto alle case editrici, e
così, più per gioco che per altro, li ho accontentati. Il libro è piaciuto a
diverse aziende davvero importanti ma quando mi è arrivata la proposta della
Sperling non ci ho pensato due volte: cavolo, è la casa editrice del mio mito!
(Stephen King, ndr.)
E, ora, parlaci del tuo
romanzo: come è nata l'idea di Damned? Perché hai scelto di ambientarlo in
Germania?
Damned è nato dalla passione per la scrittura e dalla voglia di trattare un
argomento che mi è sempre piaciuto, il fantasy, attraverso gli occhi di un
adolescente che era nel pieno di quel periodo. Ho deciso di ambientarlo in
Germania perché ho sempre amato quella terra, così diversa dalla nostra eppure
così ricca di storia e di cieli plumbei adatti all’atmosfera che cercavo. La
cosa che mi ha attirato maggiormente, però, è stata la Foresta Nera, che nel
libro si è trasformata nella Foresta delle Ombre. Non ho mai visto niente di
più inquietante e affascinante al tempo stesso.
Quando hai creato i tuoi
personaggi, a chi ti sei ispirata? Quale, fra i protagonisti non principali del
tuo libro, è quello che preferisci? Quanto, di te, c'è in Cathy?
Per quanto riguarda i protagonisti non principali, se ti riferisci ai
gemelli, li amo entrambi, e penso che si veda dalle pagine del libro. In realtà sono loro i veri protagonisti della
storia, con il loro amore tormentato e con il loro difficilissimo rapporto che,
in realtà, non si spezzerà mai, neanche se a dividerli ci sarà Cathy. Loro si
amano,e sarebbero pronti a morire l’uno
per l’altro.
Cathy è completamente diversa da me. E’ esuberante ed impulsiva,
decisamente molto passionale. Io sono molto più pacata e riflessiva. Entrambe,
però, saremmo pronte a morire per amore, se fosse necessario.
Tristan o Konstantin?
Non posso rispondere a questa domanda! Ma dalle pagine del libro la mia
preferenza si capisce. E’ chiara come la luce del sole!
Che cosa vedi nel tuo futuro
di scrittrice? Che cosa ti aspetti da questo romanzo?
Idee per un nuovo progetto
editoriale?
Assolutamente! Sto scrivendo un libro sullo stesso genere di Damned ma
decisamente diverso, più maturo. Per prima cosa sarà interamente ambientato in
Italia. Affronterò le diversità che legano il Nord e il Sud e sorprenderò gli
appassionati di storia. Soprattutto rinascimentale
.
Come ultima domanda, voglio
chiederti: che cosa diresti a chi guarda con aria di sufficienza il fantasy,
considerandolo un genere letterario di serie B?
Che non hanno capito assolutamente nulla. La fantasia è di
un’importanza vitale, senza di essa non ci sarebbero mondi paralleli e
possibilità di evadere la realtà. Ci sarebbero solo il nero e il bianco. E
tutti gli altri colori?
Bene, Claudia, voglio
ringraziarti per la disponibilità e per il tempo che ci hai concesso, permettendoci
di conoscere meglio te e il tuo romanzo. Ti faccio un grosso in bocca al
lupo per la tua attività di scrittrice e ti auguro di poter affiancare i
grandi nomi del panorama editoriale. Vuoi dire qualcosa ai tuoi lettori?
Voglio ringraziarli tantissimo per tutto il supporto che mi stanno
donando e voglio dire a chi ama il genere di leggere il libro, prima di
giudicare. Talvolta noi italiani tendiamo ad essere troppo esterofili e ci
dimentichiamo di supportare i talenti che nascono qui in Italia. Con questo non
mi sto definendo un “talento”, parlo in generale. Comunque ancora grazie ai
miei lettori, siete unici!
Un abbraccio e un grazie a
tutti coloro che hanno seguito l'intervista, con la speranza che siano sempre
di più i sostenitori dei giovani autori italiani.
Genny Biagioni
Meraviglioso articolo e splendida intervista!!!
RispondiEliminaOttima intervista! Complimenti alla blogger e all'autrice intervistata :D
RispondiEliminabellissimo ma io adoro il libro l'ho letto in due giorni mi ha preso kompletamente
RispondiEliminadamned è un libro spettacolare pieno di emozione! io alla fine ho pianto! COMPLIMENTI!
RispondiEliminaHo letto Damned in 2-3 giorni. Mi è piaciuto moltissimo: l'autrice è stata bravissima. Peccato il triste finale :'(
RispondiElimina♥Konstantin & Tristan♥
E' fantastico!!!vi dico solo che era dalle elementari che non leggevo un libro e questo..bhè mi ha rapito..non so comw spiegarlo.L'idea migliore è stata basare la narrazione sui i punti di vista di ogni personaggio principale..questo è entrare nel vivo della storia *__* complimenti!!
RispondiEliminaCiao. Complimenti per il blog. E grazie per avermi fatto scoprire Damned. Intervista molto interessante. Condivido con te la passione per la lettura e anche per la scrittura, ma non conoscevo ancora Claudia Palumbo. Io stessa mi sto cimentando nella scrittura di racconti (per bambini). Quest'anno ho riaperto un cassetto con tante storie dimenticate e ho trovato una casa editrice della mia provincia, la Caravella, che ha mostrato attenzione e sembra interessata agli autori emergenti. Fammi gli in bocca al lupo. Io li faccio a te e torno sicuramente a leggerti! Tamara
RispondiEliminain bocca al lupo Tamara e chissa magari sarai recensita anche tu dal blog. Un bacio :D
RispondiEliminaciao, grazie mille per avermi fatto scoprire damned e complimenti x il blog... grazie anke di avermi fatto scoprire cLAUDIA pALUMBO
RispondiEliminadavvero bella l'intervsta e il libro l'ho letto in due giorni davvero bello!!!!!!!!!
RispondiEliminadavvero brava Claudia Palumbo....
libro bellissimo ! aspettiamo altri capolavori dall'autrice... magari con un seguito di damned!
RispondiEliminaIL LIBRO é STATO STUPENDO IO L'HO LETTO IN UN GIORNO ED ESSENDO ANCHE UNA FISSATA DI VAMPIRI MI HA PRESO ANCORA DI PIù COMUNQUE SPERO TANTISSIMO CHE SI SCRIVERANNO ANCORA LIBRI COSì BELLI CHE PARLINO DI AMORE, VAMPIRI...
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