TRAMA: ITALIA 1351
Francesco Di Vieri è un mercenario al servizio dei Visconti. In passato ha perso tutto, tranne il proprio nome, ma ora che gli si presenta l’opportunità è deciso a riprendersi quello che gli spetta. A ogni costo. Non importa se a farne le spese sarà Viola, la figlia dell’odiato nemico: una fanciulla bella come un angelo, dai capelli così chiari da sembrare accarezzati dai raggi della luna. Da un atto d’amore consumato in una taverna, nascerà in lei il fervore di qualcosa di nuovo ed esaltante. Una grande passione che però l’orgoglio, sospinto dall’impulsività della giovinezza, rischierà di compromettere rendendola infelice per sempre…
Francesco Di Vieri è un mercenario al servizio dei Visconti. In passato ha perso tutto, tranne il proprio nome, ma ora che gli si presenta l’opportunità è deciso a riprendersi quello che gli spetta. A ogni costo. Non importa se a farne le spese sarà Viola, la figlia dell’odiato nemico: una fanciulla bella come un angelo, dai capelli così chiari da sembrare accarezzati dai raggi della luna. Da un atto d’amore consumato in una taverna, nascerà in lei il fervore di qualcosa di nuovo ed esaltante. Una grande passione che però l’orgoglio, sospinto dall’impulsività della giovinezza, rischierà di compromettere rendendola infelice per sempre…
PUBBLICATO DA: Ristampa per Romanzi Mondadori collana ORO
VOTO: 8
GIUDIZIO: Inaspettato! Questo romanzo è stato per me una sorpresa perché nel corso della storia mi sono davvero stupita. Come già accennai una volta le storie romance che preferisco sono quelle sofferte, quelle nelle quali la protagonista passa attraverso di tutto prima di arrivare alla conclusione e al lieto fine.
Magari penserete che sono masochista ma non è così, perché nei romance classici, nei quali la struttura compositiva è sempre la stessa, manca una componente fondamentale: la voglia di scoprire pagina dopo pagina quello che andrà ad accadere.
Prima ancora di arrivare anche solo alla metà del primo capitolo si sa già che i due protagonisti sono bellissimi, si sentono attratti a vicenda,che c'è l'amore a prima vista ma il loro orgoglio e la loro cocciutaggine li porta a cominciare il classico tira e molla fino alla rivelazione e al matrimonio finale.
Questo è poco realistico, le storie d'amore non vanno così sopratutto quelle ambientate in epoche passate, perché detto in due parole non esistevano donne intraprendenti e all'avanguardia come la maggior parte delle eroine e sopratutto alle quali andava sempre tutto bene. Ti hanno rapita? tranquilla il tuo eroe arriverà sul più bello a salvarti. Ti stai per sposare con una persona malvagia e perversa? tranquilla il tuo lui non lo permetterà. Stai per essere violentata? prendi in mano una rivista e attendi di sentire gli zoccoli del suo cavallo in avvicinamento.
Mi spiace ma questo a lungo andare annoia. Solo attraverso il dolore, la protagonista può rendersi consapevole di ciò che davvero conta:L'amore e non l'orgoglio.
La protagonista di questa storia, Viola, all'inizio del racconto è una giovane ragazza di diciotto anni che subisce subito una violenza sessuale da parte di Francesco Di Vieri personaggio protagonista maschile che per una serie di motivi vuole impedire il matrimonio della protagonista con un ricco,vecchio signore che potrebbe favorire una alleanza con suo padre.
E' così che "l'infanzia" della ragazza termina, catapultandola in una dura realtà resa ancor più terrificante dall'uccisione del padre e del fratello e la presa del castello nella quale era nata da Di Vieri stesso.
Nonostante tutto i due si innamorano ma il reciproco orgoglio non permette che quell'unione sia propizia. Dopo due mesi lei ottiene il permesso, insieme alla sorella minore, di lasciare il castello e recarsi da dei loro parenti. Qui Viola scopre di essere incinta ma è costretta a rinunciare a Francesco e a sposare un nobile disposto ad accoglierla anche in quelle "condizioni". Si scoprirà che tale Alberico è un pederasta e lei vivrà degli anni di violenze e incubi costretta a sopportare tutto per suo figlio.
Alla morte del marito la giovane si troverà a vivere tutta una serie di avventure a volte davvero dure e crudeli, altre invece più piacevoli. Troverà un nuovo amore ma purtroppo non andrà a buon fine.
Scorre il tempo(la storia si svolge in un arco temporale complessivo di sei anni) fino a che lei quasi soccombe sotto il peso della vita stessa, ma è in quel momento rincontra Francesco che scopre così di avere un figlio.
L'uomo preso dal rancore verso la donna che gli ha nascosto la sua paternità decide di portarglielo via fino a che dopo una serie di vicissitudini deciderà di sposarla. Tuttavia la cattiva sorte non finisce qui per Viola perché continuerà a ricevere solo rancore, odio e cattiverie gratuite da parte di un uomo che la ama ancora ma che ha perso la capacità di fidarsi mostrando il lato oscuro di un eroe fin troppo umano e reale.
Lei sopporta stoicamente ogni cosa fino a quando arriverà al limite della sopportazione ed è allora che il cielo si rasserena e germoglia nuovamente la felicità.
Viola subisce il peggio dalla vita proprio come una donna del 1300 era costretta a sopportare.
Si viene completamente sommersi dalla trama, la scrittrice intesse le vicende dei protagonisti con una maestria tale da dare quasi l'impressione di respirare l'aria di quel tempo.
Ed è proprio perché la protagonista passa attraverso queste sofferenze che ci si riempie di gioia quando trova il suo lieto fine.
Ottimo lavoro non posso che complimentarmi con l'autrice.
L'AUTRICE:
Miriam Formenti nasce nel primo dopoguerra a Brescia, in una vecchia casa del centro storico ai piedi del castello.
Forse è proprio l'aspetto romantico dell'antica fortezza, così facile da raggiungere per lei, a farle immaginare, fin da bambina, storie di principi, di cavalieri in lucenti armature, di dame vestite di raso e seta, di amori, di duelli e rapimenti.
Lascia, tuttavia, che le storie che crea intorno a quei personaggi viaggino nella sua mente senza mai fermarle sulla carta. Sono storie tutte sue, che non crede possano interessare a qualcuno.
Senza immaginare, né desiderare, del resto, che scrivere possa diventare la sua occupazione, a vent'anni si trasferisce a Milano e lì trova lavoro in una Multinazionale. Si innamora, si sposa e ha la gioia di veder nascere le sue figlie, Elisa e Cristina.
Accade, però, che in un giorno di riposo, con il marito al lavoro e le figlie alla scuola materna, invece di leggere, come fa sempre durante i suoi momenti di relax, provi a mettere su carta alcuni pensieri. Sei mesi dopo termina il suo primo romanzo, un contemporaneo che ha la fortuna di pubblicare a un anno di distanza nella collana rosa di una nota casa editrice.
A questo ne seguono altri dieci, di cui cinque romance storici. Scrive in seguito anche un centinaio di romanzi brevi e più di trecento racconti, che pubblica su importanti riviste femminili.
Al momento sta terminando un romance storico a cui, spera, ne seguiranno altri.
Bellissima recensione Arianna. Anche più bella perchè inattesa.
RispondiEliminaTi ringrazio molto.
Miriam
recensione ottima. libro interessante. cover da incubo :)
RispondiEliminaMiriam grazie è un onore ricevere un tuo commento su questo articolo tanto più che la copia che ho letto ha un tuo autografo con dedica.
RispondiEliminaLuigi per la cover prendiamocela con i romanzi mondadori
infatti la critica era diretta all'editore :)
RispondiEliminasi si ma io non intendevo dirla in malo modo anzi concordo con te per quanto riguarda le cover
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