mercoledì 2 novembre 2011

Uomini che odiano le donne - Larsson Stieg

TRAMA:Sono passati molti anni da quando Harriet, nipote prediletta del potente industriale Henrik Vanger, è scomparsa senza lasciare traccia. Da allora, ogni anno l'invio di un dono anonimo riapre la vicenda, un rito che si ripete puntuale e risveglia l'inquietudine di un enigma mai risolto. Ormai molto vecchio, Henrik Vanger decide di tentare per l'ultima volta di fare luce sul mistero che ha segnato tutta la sua vita. L'incarico di cercare la verità è affidato a Mikael Blomkvist: quarantenne di gran fascino, Blomkvist è il giornalista di successo che guida la rivista Millennium, specializzata in reportage di denuncia sulla corruzione e gli affari loschi del mondo imprenditoriale. Sulle coste del Mar Baltico, con l'aiuto di Lisbeth Salander, giovane e abilissima hacker, indimenticabile protagonista femminile al suo fianco ribelle e inquieta, Blomkvist indaga a fondo la storia della famiglia Vanger. E più scava, più le scoperte sono spaventose.


PUBBLICATO DA: Marsilio


VOTO: 9


GIUDIZIO: L’immagine in copertina è molto banale, a giudicarlo da essa si direbbe il solito libro giallo adatto come regalo di natale, essendo uscito in Italia nel mese di novembre 2007. Di certo non si può dire che l’editore abbia puntato sulla grafica e non manca nemmeno la solita frasetta ad effetto che lo qualifica come caso editoriale per invogliare all’acquisto. Personalmente diffido molto dalla gran quantità di casi editoriali che si trovano in libreria. Difatti ho letto questo libro 
solo perché è stato un regalo di compleanno. Girandolo, sul retro si legge quella che dovrebbe essere la “presentazione” della storia che l’autore vuole raccontare; ebbene leggendo questa frase si capisce che non è  un giallo e basta, ma piuttosto la storia di una famiglia, per la precisione la famiglia Vanger.
Il titolo del romanzo è molto esplicativo sul contenuto del libro, difatti come viene accennato “è una storia lunga e cupa, di odio, liti familiari e smodata avarizia”. Tutto inizia nel settembre del 1966, in un sabato pomeriggio di festa durante il quale scompare la nipote del capofamiglia, l’anziano Henrik Vanger. L’evento lo rattrista moltissimo, in quanto egli vedeva nella nipote Harriet l’unica persona in grado di poter mandare avanti l’azienda di famiglia. Così per quasi 40 anni cerca di trovare una spiegazione e un colpevole per gli eventi di quella triste giornata, ma purtroppo tutte le ricerche si rivelano vane.
Qui entra in gioco il protagonista, Mikael Blomkvist, giornalista freelance che si dedica a scandali finanziari e politici pubblicando reportage per la rivista di cui è co-fondatore. Henrik entrerà in contatto con l’abile giornalista e lo convincerà ad occuparsi delle indagini per far luce sulla scomparsa di Harriet ed avere l’occasione di pubblicare la biografia di uno dei più potenti imprenditori del paese. Mikael non sarà solo in questa impresa, ma verrà affiancato da Lisbeth Salander, un’eccentrica dark di professione hacker, con un oscuro passato alle spalle.
Il romanzo è il primo capitolo della cosidetta trilogia “Millennium”, che prende il nome dalla casa editrice che pubblica l’omonima rivista fondata da Mikael Blomkvist. Nel progetto originale dell’autore Stieg Larsson, erano previsti 10 romanzi, ma purtroppo è scomparso prematuramente all’età di 50 anni in seguito ad un infarto. Dopo aver letto la trilogia completa posso solo dire che è un peccato che l’autore non sia riuscito a portare a termine il suo obiettivo. In realtà questo romanzo serve per introdurre i personaggi, soprattutto quello di 
Lisbeth, sul quale poi si concentrerà il resto della storia.
Nonostante sia un volume molto corposo, quasi 700 pagine, si legge molto velocemente anche grazie ai ritmi narrativi e ai colpi di scena che ci riserva l’autore. L’ambientazione è principalmente Stoccolma, città fredda e metropoli caotica, che nonostante queste premesse, dopo aver letto il romanzo viene voglia di visitare.
Dal libro sono già stati tratti ben due film, il primo uscito in Italia il 27 maggio 2009 diretto da Niels Arden Oplev, e il secondo nel 2011 diretto da David Fincher, in Italia ne è prevista l’uscita per gennaio 2012. A chi non vuole leggere il libro a causa dell’elevato spessore (non culturale ma volumetrico) ma preferisce vedere il film, devo dire che non è la stessa cosa. Si sa che le 
trasposizioni cinematografiche non sono mai uguali alle storie scritte nei rispettivi libri, ma in questo caso il problema è diverso. Secondo la  mia personalissima opinione, che può essere condivisa o meno,  leggendo il libro colmo di nomi, luoghi e riferimenti in svedese,  lingua che ha una fonetica diversa dall’italiano, secondo me se ne apprezza maggiormente il contenuto. 
Inoltre, se lo stile dell’autore è gradito, si propenderà quasi sicuramente per acquistare anche gli altri due romanzi della trilogia.










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