29 febbraio, giorno di proposte.
Pochi sanno che
, secondo un’antichissima tradizione di origine anglosassone oggi sono le
gentildonne a fare la fatidica proposta alla loro dolce metà. Se vengono
rifiutate possono chiedere un paio di guanti, un vestito o altro, e non solo
per tradizione, ma per un’antichissima legge! Ma andiamo con ordine.
Innanzitutto ammetto
di avere scoperto questa tradizione solo grazie al film “A leap Year, una
proposta per dire sì” dove appunto una ragazza americana, per sbloccare la
situazione (e il fidanzato eternamente indeciso) si appella ad essa e parte
verso la verde Irlanda per proporre il matrimonio al suo innamorato. Le cose
non andranno esattamente come previsto, ma questo è un altro discorso..
Nel film, e nella vita reale, ci creiamo
qualche dubbio in proposito per quanto riguarda liceità e bontà di quest’usanza,
incarnato piuttosto bene dalle parole del protagonista, Declan, che dice:
“È la giornata in cui le donne disperate
provano a catturare un uomo che evidentemente non vuole sposarsi. Se il tuo
uomo avesse voluto chiederti di sposarlo l’avrebbe fatto da un pezzo. È
chiaro!”
Ora, lasciando
da parte il processo alle intenzioni, è davvero particolare che questa
tradizione nasca non solo da abitudine, ma da una legge precisa, così riportata
nell’Enciclopedia Britannica, dove si legge, secondo l’articolo che segue:
“…Questa vecchia
legge fu promulgata in Scozia nel 1288, una simile in Francia pochi anni dopo,
e in Italia (Eh sì, anche da noi!) nel XV secolo….”
La cosa curiosa
è che oltre a rendere libera qualunque donna di fare questa proposta,
indipendentemente dal ceto sociale, veniva prevista un’ammenda di qualche tipo
nel caso in cui lui rifiutasse di sposarla (l’unica eccezione avveniva se lui
era già sposato o fidanzato). Direi che avevano pensato proprio a tutto..
Secondo alcuni
l’origine sarebbe addirittura anteriore, risalendo al V secolo, da un’indicazione
precisa di S.Patrick, “impietosito” dalla sempre lunga attesa della donne
innamorate a causa dei fidanzati indecisi e delle (non) pari opportunità
dell’epoca..
Questa
tradizione ci sembra superflua al giorno d’oggi, una legge addirittura
ridicola, ma credo che tutto dovrebbe essere guardato con gli occhi dell’epoca
in cui venne promulgata: se oggigiorno è assolutamente normale che una donna
proponga il matrimonio al fidanzato, all’epoca dei fatti non era neppure
lontanamente contemplato, figuriamoci accettato.
Cercando nella
rete, tra immagini e cartoline, ho trovato moltissime di queste ultime proprio
riferite ad un anno bisestile in particolare, il 1908, che, a giudicare dalla
“pubblicità” sembra essere stato particolarmente ricco di proposte!
La cosa curiosa?
Per quanto abbia cercato, non sono riuscita a trovare informazioni riguardo
l’abrogazione di questa legge: per quanto ne so io è ancora assolutamente
valida. E se non sbaglio questo è un anno bisestile…
bellissimo questo pezzo!
RispondiEliminaWoe, che strana tradizione xD
RispondiEliminacomunque bell'articolo =)