In altre parole, il mio nuovo vicino di casa. Lui mi fissa perplesso e incuriosito e il colpo mi arriva subito, preciso, bang bang, dritto al cuore, come nella vecchia canzone dell'Equipe '84. Nick, si chiama Nick. Io Nora. Non può essere un caso, mi dico, e mi butto in questa storia, a testa bassa, senza sospettare in che pasticci mi ficcherò. Perché è ovvio che nella nostra storia si infilino altre persone, e tutte con qualcosa da dire o fare. Viola, un'adorabile bimba di otto mesi; Tommaso, il prof, egocentrico, bastardo seduttore cui l'ho giurata; un'orda di adorabili femmine folli che altro non sono che le mie amiche del cuore; Camilla, la disinibita, e un piccolo esercito di suocere, madri, padri, tate e… una nonna diabolica. E, come se non bastasse, c'è un romanzo rosa che aspetta di essere tradotto, uno strano borgo in piena Milano dove la gente sembra diversa e un po' pazza e, ahimé, c'è anche lei, Gabrielle, la stronza. Senza contare il gatto rosso.
PUBBLICATO DA: Emma books, pag 245 (ebook)
VOTO: 7.5
GIUDIZIO:Ho letto questo libro dopo aver intervistato l'autrice (QUI) incuriosita a dir poco dopo essermi informata nei vari blog. Mi piacciono quelle storie di evasione con una leggera vena tragicomica alla Bridget Jones,quello stile che ti permette di farti delle grasse risate ma di essere comunque presa dalla storia d'amore che c'è sempre li come protagonista.
In questo romanzo abbiamo una coppia protagonista quella di Nick e Nora incontratisi e innamoratisi nel condominio milanese dove si intrecciano le vite di tanti amici-vicini.
Che dire i due si sono innamorati a dir poco velocemente (sinceramente un po troppo vabbe il colpo di fulmine ma almeno un ciao...)e detto fra noi la scrittrice di gatti ne sa ben poco(c'è qualcuno che al giorno d'oggi insegue ancora un gatto con un acciuga?), tuttavia la scorrevolezza del romanzo, l'unicità del legame con gli altri componenti del borgo e la passione che la scrittrice inserisce all'interno di ogni singola pagina rende la storia credibile e veritiera. Sinceramente ognuna di noi vorrebbe vivere una favola come quella di Nora zitella sulla trentina realizzata nel suo lavoro e che incontra il bel fusto di turno,sensibile e sexy, disposto ad impegnarsi e a intraprendere una vita coniugale (Anche se Viviana, non puoi far chiedere la mano della protagonista solo dopo un mese di conoscenza e su).
Che l'autrice è appassionata di Romance si comprende benissimo, infatti la protagonista traduce romance e li legge alle amiche "le femmine folli (+1 aggiungerei io)" solo che riproporre li il classico stereotipo della lettura di serie B è stato un po' esagerato a mio avviso ma è solo un opinione.
Dopo aver letto l'ultima pagina del romanzo non me la sono sentita di essere troppo critica nonostante tutte le banalità presenti, perché infondo mi sono resa conto che la scrittrice mi ha fatta sognare ed è questo ciò che conta in fin dei conti. Essendo questo un romanzo d'esordio mi sento di consigliare comunque alla scrittrice di continuare perché la scrittura ce l'ha nel sangue e sarebbe un peccato che posasse la penna e non ampliasse la sua bibliografia personale.
PS se ne avessi la possibilità anche io farei parte delle femmine folli, strafogarmi e spettegolare...potrei desiderare di meglio?
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