Autore: Deanna Raybourn
Pubblicato da: Harlequin MIRA
Voto: 9
Testo in lingua inglese
Non si tratta di un racconto vero e proprio tantomeno di un romanzo, quanto piuttosto di un prequel (scaricabile gratuitamente dal sito dell’autrice) il cui obiettivo è duplice: farci cominciare a sognare il suo nuovo romanzo della talentuosa Deanna Raybourn ‘A Spear of Summer Grass’ (in uscita il 30 Aprile in lingua inglese) e, obiettivo numero due, iniziare a farci sognare il suo protagonista, Ryder White.
In poche pagine, una settantina circa, l’autrice descrive in maniera piuttosto chiara quello che sarà il protagonista maschile del suo nuovo nato, a caratteri così incisivi da farci iniziare il conto alla rovescia per avere tra le mani il seguito.
Siamo in Kenya, 1918. Non si può parlare di una vicenda vera e propria, pur avendo degli eventi fondamentali che ci descrivono i protagonisti, le loro attitudini e il loro carattere.
Canadese per nascita ma Keniota per scelta di vita, Ryder è una guida della savana, luogo in cui è più a proprio agio che non i salotti e le feste dei coloni locali. Tuttavia in pochi possono permettersi di pagare i migliori servizi: la guida di Ryder. Per lui rischiare la vita è parte integrante del proprio lavoro, qualcosa di incluso nel pagamento, ma non tutto è semplice come appare, esistono situazioni che possono cambiare per sempre un uomo.
Ryder non viene descritto attraverso le parole, ma attraverso l’azione, parola chiave del suo essere. Se mi metto a raccontare i punti salienti brucio la lettura a chi ancora non conosce questo racconto, quindi mi astengo dal farlo.
Il punto chiave in ogni caso non è uno unico, ma l’insieme del personaggio, cioè che vediamo Ryder in due situazioni fondamentali che ci dimostrano quanta forza ci sia in quest’uomo a noi ancora sconosciuto.
Sembra quasi di leggere un aneddoto della vita di Ryder, un episodio che avrà probabilmente un qualche rilievo nella vicenda del romanzo in uscita. Da queste poche pagine si ricava necessariamente un’idea un po’ parziale del protagonista, ma la prima impressione che ho avuto di lui e del romanzo lasciano decisamente ben sperare, tanto che mi è letteralmente scivolato davanti agli occhi, facendomi terminare la lettura d’un fiato, prima di rendermi conto che stavo per raggiungere la fine.