martedì 8 settembre 2015

Fast food nation - Eric Schlosser

TRAMA: Vi siete mai chiesti perché mangiare in un fast food è così economico? Oppure perché i panini di McDonald's hanno tutti lo stesso retrogusto? O come si realizza una patatina fritta perfetta? Dalla Cina al Brasile, da Tahiti alla Germania, ovunque campeggiano le insegne dei fast food. I ristoranti sono luminosi, il servizio è rapido, i bambini possono giocare e portarsi a casa dei regali: dov'è il trucco? In questo libro troverete le risposte a tutti questi interrogativi, scoprendo come l'industria del fast food sia ormai un unico e gigantesco sistema economico dai mille tentacoli, in grado di modificare radicalmente la produzione e il consumo di cibo, l'economia, la cultura dei paesi in cui è presente.

PUBBLICATO DAMondadori (2014), 380 pp. - 12,00 €

VOTO: 8/10

GIUDIZIO:
Questo è un saggio che parla della nascita, della crescita e dello sviluppo dell’industria del fast food in America. Lo fa in modo approfondito affrontando diverse tematiche: i motivi per i quali sono nati i fast food, la cultura americana che ne ha facilitato lo sviluppo, la pubblicità rivolta ai bambini, le materie prime che servono all’industria del fast food, le condizioni di lavoro all’interno dei fast food, la globalizzazione e i suoi effetti sul mercato, la contaminazione del cibo e le politiche dei controlli sanitari e i tentativi di protesta contro gli abusi di vario tipo commessi dalle grosse aziende multinazionali.
Insomma c’è davvero di tutto, una full-immersion in questo mondo che da semplici clienti può apparire invitante, ma che dietro al bancone nasconde tante realtà sommerse e sconosciute alla maggior parte di noi.
L’ho trovato un lavoro di giornalismo investigativo davvero interessante e credo che l’autore abbia raggiunto il suo scopo come indicato da lui stesso nelle prime pagine:
“Io ho scritto questo libro perché credo che la gente debba sapere cosa c’è dietro la facciata allegra e lucente di qualsiasi acquisto nei fast food. Deve sapere cosa c’è davvero tra quelle due fette di pane dell’ hamburgher.”
Le ricerche di Schlosser offrono moltissimi spunti di riflessione sui vari temi toccati dal libro e non da ultimo il finale, nel quale l’autore cerca di tirare le somme del suo lavoro:
“[...] Il Congresso deve fare tutte queste cose ma probabilmente non ne farà nessuna, nel prossimo futuro. L’influenza politica dell’industria del fast food e dei suoi fornitori appartenenti all’agribusiness fa del discorso su ciò che il Congresso dovrebbe fare, una discussione per lo più accademica. L’industria del fast food spende ogni anno milioni di dollari per le sue lobby e miliardi nel marketing di massa. Per ricchezza e potere, le grandi catene sembrano imbattibili. Tuttavia queste aziende devono obbedire alle richieste di un solo gruppo, i consumatori, che adulano e inseguono con bramosia.[...]
Un buon boicottaggio, il rifiuto di comprare, può avere più effetto delle parole[...]”
Questo lavoro non vuole essere un invito a boicottare i fast food, ma semplicemente un’inchiesta con molti spunti per rendere i consumatori più consapevoli e attenti nelle loro scelte. Qui si parla di cibo, ma trovo che l’importanza di questo obiettivo vale per qualsiasi altro tipo di merce. Ognuno di noi ha il diritto di essere informato su cosa compra, tramite informazioni vere e documentate, e non tramite una pubblicità. Essa è frutto di azioni di marketing studiate appositamente per invogliare i potenziali clienti all’acquisto.

Solo un consumatore informato e consapevole può ragionare con la propria testa e decidere liberamente se acquistare o meno un prodotto. Viceversa un consumatore non informato è solo una vittima del marketing.






giovedì 3 settembre 2015

Ho attirato la rabbia di uno scrittore

In questi giorni sono incappata in una situazione molto spiacevole. Uno Scrittore si è decisamente risentito per una recensione  negativa, ma educata del suo libro NON SEI FATTO PER ME. Lo scrittore in questione è Marcello Signore, il quale ha iniziato prima una polemica qui sul blog  con toni "apparentemente" calmi anche se stizziti, e successivamente sul suo account periscope dando il via a una sorta di "cyberbullismo". In questo video spiego cosa è successo  nella speranza che questo non capiti mai più.










martedì 1 settembre 2015

Il diario di velluto cremisi - Sarah Jio

TRAMA: È ormai notte quando Emily sale sul traghetto per Bainbridge Island, poche miglia al largo di Seattle. Davanti a sé, le luci dell'isola la accolgono come un abbraccio. Quel luogo è sempre stato il suo rifugio, la sua oasi di tranquillità, ed è quindi il posto ideale per dimenticare, per lasciarsi alle spalle le carte del divorzio appena firmate, il romanzo che il suo editore attende con ansia, ma che lei non ha ancora scritto, e l'oceano di rimpianti che la opprime. Così, per qualche tempo, sarà di nuovo ospite dell'anziana zia Bee, nella casa in cui, da ragazzina, ha trascorso lunghe estati luminose e spensierate. E proprio in quella grande casa, piena di fotografie in bianco e nero e di stanze chiuse a chiave, Emily scopre qualcosa che cambierà per sempre il suo destino: un diario con una consunta copertina di velluto cremisi, in cui una donna di nome Esther racconta la sua storia d'amore con Elliot, una storia che risale al 1943, avvincente e tragica, esaltante e impossibile. Ma chi sono Esther e Elliot? Sono esistiti davvero? E perché quel diario si trova lì, in casa di zia Bee? Nessuno sembra disposto ad aiutare Emily a far luce sul mistero; anzi, di fronte alle sue domande, tutti si chiudono in un ostinato silenzio. Ma, per Emily, capire cosa sia accaduto a quella donna - così lontana eppure così simile a lei - diventa una ragione di vita. Come se il segreto nascosto tra le pagine di quel diario la riguardasse da vicino...

PUBBLICATO DA: Editore Nord -  pgg. 329 / € 16.60

VOTO: 9/10

GIUDIZIO: Emily è una scrittrice. Da cinque anni non riesce a scrivere nulla e anche la sua vita sentimentale sta diventando pesante. Il marito Joel le annuncia di avere un’altra donna e le chiede il divorzio. Emily non riesce a uscire dal torpore che le causa questo disagio. Mentre chiacchiera con Annabelle,la sua migliore amica. ricorda una lontana parente, una zia della madre,che vive in un isola e le tornano alla mente tanti episodi da ragazzina e li si convince che sarà la svolta Decide di partire e da li a poco fa le valige per di tornare sull'isola di Bainbridge Island, dove la vecchia zia Bee vive. La zia Bee la ospita, la mette a suo agio in una vecchia stanza della sua grande casa. Emily scopre,mentre sistema le sue cose nel cassetto del comodino della sua stanza, un vecchio e logoro diario dalla copertina di velluto cremisi. la curiosità è donna, inizia a sfogliarlo e a leggerlo. Emily sarà rapita dalle parole di Esther, la protagonista della storia,che narra la sua storia d'amore da giovane e rimarrà sconcertata per le coincidenze che sempre più la riporta a zia Bee,questo racconto la farà riflettere su quello che è stata la sua vita Le vicende narrate nel diario e quelle che la giovane vivrà sull’isola e la porteranno a un passo da segreto terribile che la prozia Bee nasconde da tanto tempo.Riuscirà a scoprire cosa nasconde Bee? E quel che nasconde il suo cuore? il racconto di questa giovane autrice è accattivante.
IL DIARIO DI VELLUTO CREMISI è un libro a mio avviso molto coinvolgente, a volte inquietante ma pieno di punti interrogativi, di piccole tessere che piano piano si sono unite e hanno svelato in tutta la bellezza la storia d'amore trascorsa bellissima. Quando leggerete questo libro non riuscirete a lasciarlo in sospeso ma vi verrà voglia di finirlo in un battito d'ali. Il filo conduttore vi terrà davvero con il fiato sospeso. Le storie di Esther,di Elliot,di Emily stessa, di Bee, Evelin Jack nel libro ruotano e si intrecciano, ma hanno un ruolo definito e importante fino a rivelare il segreto che racconta il diario, segreto tragico e con un brusco finale. Quando ho iniziato a leggere mi son detta che forse potevo evitare di prenderlo ma mi ha rapito davvero,mi sono immedesimata nel ruolo di Emily pensando di fare le stesse scelte,anche quella di abbandonare l'isola la storia insegna che l'amore forse tiene il mondo e.....non ci fa male pensare che sia vero


RECENSIONE A CURA DI BEATRICE GAI