martedì 10 dicembre 2013

I love Tiffany - Marjorie Hart


Ti ricordi l'estate più bella della tua vita?

TRAMA:Trascorrere un’estate a New York: quale migliore occasione per due ragazze che arrivano da una cittadina di provincia? Trovare un impiego nella gioielleria più famosa del mondo: quale emozione più grande? È il 1945, quando Marjorie Jacobson e la sua migliore amica, Marty Garrett, arrivano nella Grande Mela. Dopo avere ricevuto una serie di rifiuti, quasi per miracolo riescono a ottenere un lavoro da Tiffany come commesse, suscitando l’invidia di tutte le amiche. Come per magia, per loro si spalancano le porte di un mondo scintillante e alla moda: conoscono personaggi ricchi e famosi, incontrano Judy Garland e Marlene Dietrich, si trovano alle prese con famosi gangster e affascinanti playboy, frequentano i locali più in voga. E proprio a una festa esclusiva in cui è riuscita a intrufolarsi, Marjorie s’innamora: un giovane della Marina fa breccia nel suo cuore e la ragazza dovrà prendere una delle decisioni più importanti della sua vita… Tra tuffi nell’oceano, preziosi diamanti e avventure rocambolesche, I love Tiffany svela il fascino inebriante della Manhattan degli anni Quaranta e racconta la nascita di un mito che dura immutato ancora oggi. 

PUBBLICATO DA: Newton Compton € 5,90 pg 228

VOTO: 7

GIUDIZIO: Ho comprato questo libro ad Agosto, poco prima di partire per la mia vacanza estiva. La trama, semplice e leggera, mi sembrava adatta per essere  letta sotto l'ombrellone e il prezzo economico mi ha spinto a comprare il libro nonostante non sia uno di quei generi che sono solita leggere.
Qui si parla di due ragazze di buona famiglia che negli ani quaranta durante la pausa dei corsi decidono di passare l'estate a New York.
Ovviamente i primi problemi che si presentano sono trovare un lavoro e un appartamento, ma fortunatamente  le ragazze riescono a destreggiarsi egregiamente nella jungla metropolitana. 
Trovano il lavoro dei sogni, da Tiffany & co. diventano le prime ragazze a lavorare a contatto con il pubblico e entrano a contatto con personalità importanti dell'epoca compresi attoria che siamo abituati ormai a vedere sul piccolo schermo in bianco e nero.
Il libro è fresco e a tratti allegro. Rispecchia bene lo spirito dell'epoca, si legge molto velocemente ed è la classica lettura che non richiede troppo impegno. Una volta giunta all'ultima pagina ho piacevolmente scoperto quella che avevo letto era un storia vera e che la signora Marjorie aveva davvero passato l'estate con la sua amica a New York. Alla fine con un po' di malinconia ho letto di come era andata la sua vita  e alla fine mi sono ritrovata ad essere in qualche modo colpita da questa storia così semplice e senza pretese.









sabato 7 dicembre 2013

La regina dei draghi - George R.R.Martin

TRAMA:Mentre la cometa di sangue continua a brillare nel cielo dei Sette Regni, la Guerra dei Re prosegue senza esclusione di colpi. All'estremo nord, oltre la barriera di ghiaccio, forze oscure stanno facendosi sempre più minacciose e incombenti. Solo Jon Snow, figlio bastardo di lord Eddard Stark, e un pugno di Guardiani della notte, possono difendere il regno degli uomini dall'invasione di barbari e giganti agli ordini del brutale Mance Rayder.

PUBBLICATO DA: Mondadori - 510 pag € 10,00

VOTO: 8

SAGA:Quarto libro di una serie composta al momento da 

A Game of Thrones:
  • Parte I, Il trono di spade 
  • Parte II, il grande inverno
A Clash of Kings: 
  • Parte I, Il Regno dei Lupi 
  • Parte II, La Regina dei Draghi 
A Storm of Swords:
  • Parte I, Tempesta di Spade 
  • Parte II, I Fiumi della Guerra 
  • Parte III, Il Portale delle Tenebre 
A Feast for Crows:
  • Parte I, Il Dominio della Regina 
  • Parte II, L'Ombra della Profezia
A dance with dragons:
  • I guerrieri del ghiaccio
  • I fuochi di Valyria
  • La danza dei draghi
The winds of winter (di prossima pubblicazione)

A Dream of Spring (di prossima pubblicazione)

GIUDIZIO; Seconda parte dell volume originario A Clash of Kings e come al solito bisogna precisare che in queste divisioni le seconde parti contengono tutto il materiale più succoso della storia e ancora una volta maledico quest'infelice e furbetta idea della Mondadori di dividere le opere in due (e in seguito anche tre) parti. Qui si susseguono ad un ritmo instancabile complotti, strategie e tradimenti senza mai un attimo per tirare il fiato. La genialità di Martin non ha limiti, il suo è uno stile più unico che raro, mischia con maestria realtà, finzione, fantasia, guerra e chi più ne ha più ne metta.
 Gli eroi si evolvono nel corso dei capitoli e questo non permette mai chiaramente di patteggiare per l'uno o per l'altro. Martin non è un caratterista alla Dickens, non dipinge  i personaggi o tutti buoni o tutti cattivi o tutti avidi o tutti  insensibili, Fa un mix di caratteristiche che rende tutto molto più umano.
Al giorno d'oggi non è facile creare un fantasy che attiri un pubblico così vasto, poiché questo è un genere oramai usurato e non facile da reinventarsi, ma quando uno scrittore ha talento non ha nessun bisogno di limiti, ne tant omeno qualcuno che glieli pone. 
E' una serie consigliata? ASSOLUTAMENTE SI!

giovedì 5 dicembre 2013

Kitchen - Banana Yoshimoto

TRAMAE' un romanzo sulla solitudine giovanile. Le cucine nuovissime e luccicanti o vecchie e vissute, che riempiono i sogni della protagonista Mikage, rimasta sola al mondo dopo la morte della nonna, rappresentano il calore di una famiglia sempre desiderata. Ma la grande trovata di Banana è che la famiglia si possa, non solo scegliere, ma inventare. Così il padre del giovane amico della protagonista Yuichi può diventare o rivelarsi madre e Mikage può eleggerli come propria famiglia, in un crescendo tragicomico di ambiguità. Con questo romanzo, e il breve racconto che lo chiude, Banana Yoshimoto si è imposta all'attenzione del pubblico italiano mostrando un'immagine del Giappone completamente sconosciuta agli occidentali, con un linguaggio assai fresco e originale che vuole essere una rielaborazione letteraria dello stile dei fumetti manga.

PUBBLICATO DA: Feltrinelli, 133 pag. € 6,50

VOTO: 6

GIUDIZIO: Premetto che questo libro è il primo che leggo della stra famosa Banana Yoshimoto. Per anni ho letto decine e decine di shojo manga ma qualche tempo fa mi sono resa conto con orrore di non aver mai preso in mano e letto un libro prodotto nel sol levante ( in realtà di non aver mai letto un libro orientale) cosi ho pensato di cominciare la conoscenza da lei, da Banana. Ho preso in prestito il libro da una mia amica che è una sua grande estimatrice e ho cominciato a leggerlo. All'inizio ho pensato fosse un opera abbastanza leggera (solo 133 pagine?) poi mi sono resa conto che è fondamentalmente divisa in due parti, la prima e la più consistente dedicata a Mikage, da cui trae il nome l'opera, e la seconda e più breve dedicata alla storia di Satsuki.
Partiamo per ordine, Mikage è una ragazza molto giovane, una per così dire porta sfiga. Tutte le persone della sua vita sono morte o moriranno. Li per li ho pensato "Dio, vatti a far benedire amica"  ma poi comunque si viene attirati dalla forza e dalla fragilità di questa ragazza. Il neo è che innanzitutto non sono riuscita a capire il perché l'autrice abbia scelto il titolo Kitchen. Si ok a Mikage piaceva molto cucinare ma sembra quasi un titolo  forzato perchè nella storia ci si concentra su altro, su solitudine, sul ricominciare, sulla rialzarsi in piedi e anche sull'unione della cucina si vede ben poco.
Orbene, la storia è sicuramente ben scritta, tuttavia è breve e non permette di indagare a fondo sulla vicenda e sui personaggi; di Yuichi non si capisce fondamentalmente un tubo, chi sia, cosa vuole, del perché agisce come agisce. Di Eriko, il personaggio più interessante di tutto il racconto, men che meno (trall'altro non credo che una persona decida di diventare donna solo perché non puoi piangere in un taxy se sei un uomo). 
Un altra cosa che mi è dispiaciuta, e in questo includo anche il secondo racconto, è che non ho percepito per nulla l'atmosfera giapponese. Mi sarei potuta anche trovare in Canada e non avrebbe fatto differenza. Mi aspettavo che questa storia trasudasse Giapponesismi da tutti i pori.
Passiamo al secondo racconto. In comune con il primo ha sicuramente il senso di perdita, ma questo è ancora più breve (una ventina di pagine?) e meno profondo del primo. Si certo si capisce dove la scrittrice vuole arrivare, ossia alla speranza, ma a mio gusto non ha speso abbastanza parole per descrivere un quadro così tragico, difficile e duro. Se si subiscono perdite di quell'entità  si segue un percorso di recovery, invece , sopratutto nel primo, sembra tutto quasi easy.
Detto questo non mi farò scoraggiare e proseguirò la conoscenza di questa autrice con N.P.

mercoledì 4 dicembre 2013

A volte ritorno - John Niven

TRAMA:Dopo una vacanza di qualche secolo Dio è tornato in ufficio, in Paradiso, e per prima cosa chiede al suo staff un brief sugli ultimi avvenimenti. I suoi gli fanno un quadro talmente catastrofico - preti che molestano i bambini, enormità di cibo sprecato e popolazioni che muoiono di fame... - che Dio si vede costretto a rimandare giù il figlio per dare una sistemata. JC (Jesus Christ) gli dice: "Sei sicuro sia una buona idea? Non ti ricordi cosa è successo l'altra volta?" Ma Dio è irremovibile. Così JC piomba a NY, dove vive con alcuni drop-out e ha modo di rendersi conto in prima persona dell'assurdità del mondo degli uomini. E cerca, come può, di dare una mano. Il ragazzo non sa fare niente, eccetto suonare la chitarra. E riesce a finire in un programma di talenti alla tv. Un gran bel modo per fare arrivare il suo messaggio a un sacco di gente. Ma, come già in passato, anche oggi chi sta dalla parte dei marginali non è propriamente ben visto dalle autorità.

PUBBLICATO DA: Einaudi 2012, 381 pag, brossura

VOTO: 8

GIUDIZIO: Questo è un libro irriverente, volgare e scurrile. Trasuda ironia da ogni riga e leggendolo a ogni pagina mi sono fatta  grasse risate. 
Bella l'idea del paradiso, dell'inferno di Satana e di Dio e ben fatta la descrizione del ritorno sulla terra di nostro signore Gesù Cristo. 
Dio, ovviamente, deluso dalla piega che sta prendendo la vita sulla terra decide  di rimboccarsi le maniche e manda suo figlio a fare il lavoro sporco. Gesù è un cannarolo metallaro amante della "buona" musica, che vive in maniera spartana e alla giornata tra un concertino e l'altro e il volontariato in prima linea.
Certo, per molti il linguaggio utilizzato qui è esageratamente  parolaccione  ma personalmente l'ho apprezzato perché dietro di esso vi è, per così dire, nascosto un significato molto importante: prendersi poco sul serio ma agire di più.
Infatti l'unica e vero comandamento che Dio ci ha lasciato è "fate i bravi" poco importa se si è neri, gialli,verdi o blu, gay o etero, ci si concentra troppo sugli aspetti sbagliati della vita. Mi piace molto l'idea di American popstar (poco velato il riferimento ai giudici alla base del programma nel mondo reale) e di quello che nasconde dietro. 
Questo libro ovviamente non porta nulla di nuovo, anche la paternale è trita e ritrita, quello che cambia tutto è il linguaggio espressivo che fa bere la storia dalla prima a l'ultima pagina.

lunedì 2 dicembre 2013

Diana Gabaldon release "Written in My Own Heart’s Blood"

Finalmente dopo anni di attesa giungono da oltre oceano nuove informazioni riguardo la data di pubblicazione del' ottavo - ma per noi rispettivamente quattordicesimo e quindicesimo - libro della saga della "Straniera". Come tutti saprete il titolo sarà WRITTEN IN MY OWN HEART'S BLOOD e quella che ho messo affianco la copertina ufficiale inglese.
Il libro sarà pubblicato il 10 Giugno 2014, incrociamo le dita che qui in Italia facciano presto a tradurlo.

"WRITTEN IN MY OWN HEART’S BLOOD segue i personaggi gabaldoniani attraverso la Philadelphia rivoluzionaria e all'interno dei campi di battaglia. Questo libro ci mostra il drammatico ritorno di Jamie al fianco di Clare;  un nuovo esercito spazza via la città e ci mostra un insieme di romanticismo e violenza. Questa avventura  coinvolgente ci trasporterà attraverso tradimento e redenzione, morte e pericolo."




sabato 30 novembre 2013

Inferno - Dan Brown

TRAMA:Inferno è il titolo del quarto romanzo di Dan Brown che ha per protagonista il Professore di Harvard Robert Langdon. Ancora una volta, lo scrittore statunitense proveniente dal New Hampshire, mescola sapientemente le tematiche a lui più congeniali, dando vita ad un thriller dai risvolti misteriosi in cui arte, storia, codici e simboli fanno da padroni. Il docente di Simbologia di Harvard Robert Langdon è di nuovo in Italia. Questa volta si reca nel bel Paese per svolgere delle ricerche sulla Divina Commedia di Dante. Langdon viene risucchiato in un mondo sconvolgente la cui chiave di volta sembra risiedere nel capolavoro del Sommo Poeta, un’opera dai risvolti misteriosi ed oscuri, le cui parole sono pregne di un fascino in grado di travalicare i secoli. Langdon, nel tentativo di risolvere l’enigma in grado di condurlo alla verità, dovrà vedersela con un avversario temibile. Lo scenario in cui si svolge questa nuova avventura avente per protagonista Robert Langdon è caratterizzato dallo splendore dell’arte classica. Il nostro eroe per giungere alla risoluzione del mistero passerà attraverso gli arcani nascosti nelle opere d’arte, individuerà passaggi segreti e, per non far mancare nulla, usufruirà di strumenti scientifici all’avanguardia. Dan Brown, con Inferno, consegna ai lettori un altro incredibile thriller fatto di storia ed enigmi.

PUBBLICATO DA: Mondadori, 522 pp.

VOTO: 9

RECENSIONE:Il quarto capitolo della serie Robert Langdon, il famoso professore di simbologia ad Harvard, richiama la Divina Commedia e l’inferno dantesco. Tuttavia leggendolo, più che il testo dell’opera ne richiama l’idea, ovvero il mondo dell’oltretomba immaginato da Dante. Si indaga sul presunto rilascio di una sostanza inquinante che potrebbe scatenare un’epidemia e la morte di milioni di persone e addirittura di tutta la specie se non fermato in tempo. E così il nostro amato professore viene coinvolto nelle indagini, ma buona parte del libro sarà incomprensibile in quanto Langdon è affetto da una amnesia temporanea che gli impedisce di ricordare gli eventi che lo hanno condotto a Firenze, città dove iniziano le vicende narrate nel romanzo.
A differenza delle precedenti avventure, Dan Brown ha inserito bel pochi e banali e enigmi in questo testo, concentrandosi maggiormente sull’azione e sull’interazione dei personaggi. Circa l’azione devo dire che nella prima parte del romanzo sembra di leggere una guida turistica di Firenze nella quale Langdon e la sua assistente fuggono da una misteriosa banda di inseguitori. Forse si poteva ridurre questa fase di estenuante inseguimento e condire le pagine con qualche enigma in più (punto di forza dei precedenti romanzi). Per quanto invece riguarda i personaggi, diverse sono le figure coinvolte oltre a Langdon: una misteriosa società segreta, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, un genetista al limite tra genio e folle e una particolare assistente per il nostro professore.
Davvero sbalorditivo l’intreccio della trama, che per oltre la metà del libro rimane incomprensibile, per sciogliersi poi non alla conclusione del romanzo, ma quasi. L’effetto è che se arrivati ad un certo punto della lettura sembra che la caccia non si conclude mai e si è quasi invogliati ad abbandonare il libro, una volta chiariti alcuni punti non si può fare a meno di arrivare alla fine, passando per Venezia ed infine per Istanbul.
Questo romanzo come anticipato abbandona lo stile caccia al tesoro dei precedenti, in cui Langdon passava da un enigma all’altro senza sosta per arrivare alla conclusione. Qui invece Dan Brown coinvolge il lettore con una problematica quanto mai attuale: la sovrappopolazione mondiale. Riuscirà Langdon ad arrivare in tempo per bloccare il rilascio dell’agente chimico? L’OMS sarà in grado di produrre un vaccino? La misteriosa organizzazione segreta che ruolo ha in tutto questo? E l’assistente di Langdon sarà in grado di aiutarlo fino alla fine? Solo leggendo tutto il romanzo si conosceranno le risposte a queste domande, non vi aspettate di capirci qualcosa prima.

Sono passati ben quattro anni dall’ultima avventura di Langdon in cui era alle prese con la massoneria per le strade di Washington. Ma ora devo dire che l’attesa è valsa tutta, ben congeniato, di piacevole lettura (ad eccezione per la prima parte come detto sopra) e di impatto riflessivo. Si può leggere anche senza aver letto le tre precedenti avventure del professor Langdon, in quanto non è collegato in nessun modo ad esse.






lunedì 22 luglio 2013

Il regno dei lupi - George R. R. Martin

TRAMA:Nel terzo capitolo della saga delle "Cronache del ghiaccio e del fuoco" una rossa cometa apparsa nel cielo dei Sette Regni sembra annunciare tremende sciagure. La lunga estate dell'abbondanza sta per finire, mentre quattro pretendenti, in aperta guerra gli uni contro gli altri, si contendono il Trono di Spade.

PUBBLICATO DA: Oscar Mondadori; € 10,00

VOTO: 9

SAGA: Terzo libro di una serie composta al momento da 

A Game of Thrones:
  • Parte I, Il trono di spade 
  • Parte II, il grande inverno
A Clash of Kings: 
  • Parte I, Il Regno dei Lupi 
  • Parte II, La Regina dei Draghi 
A Storm of Swords:
  • Parte I, Tempesta di Spade 
  • Parte II, I Fiumi della Guerra 
  • Parte III, Il Portale delle Tenebre 
A Feast for Crows:
  • Parte I, Il Dominio della Regina 
  • Parte II, L'Ombra della Profezia
A dance with dragons:
  • I guerrieri del ghiaccio
  • I fuochi di Valyria
  • La danza dei draghi
The winds of winter (di prossima pubblicazione)

A Dream of Spring (di prossima pubblicazione)

GIUDIZIO:
Sto amando molto il modo in cui George Martin sta portando avanti questa saga. In questo terzo volume la storia si fa più movimentata, si delinea maggiormente la figura del personaggio di Tyrion, che sto apprezzando sempre di più per quanto sia un anti-lannisteriana convinta. Il modo in cui  gestisce la situazione, con arguta intelligenza e consapevolezza, lo ha fatto salire nel podio dei miei preferiti.
Ammiro molto Robb, che a soli quindici anni  si ritrova ad essere incoronato Re del Nord ed a guidare una guerra tenendo tra le sue giovani mani il destino dell'intero Nord. Ho rivalutato il personaggio di Sansa, dapprima stupida ragazzina superficiale e poi ragazza impaurita e intrappolata in una corte dove tutti le sono nemici perché considerata la figlia di un traditore.
Le condizioni peggiorano per tutti i personaggi, costretti a subire il peso di una situazione così ricca di tensione e a sottostare alla venuta di quattro Re dei quali tre si contendono il trono di spade.
L'elemento magico è introdotto a piccole dosi e con maestria, rendendo il tutto molto credibile e mai pesante. In questo libro la parte che più mi ha interessata è quella che riguardava Jon Snow e le sue avventure al di là della barriera, alla ricerca dello zio. Intrigante la figura degli estranei, che mette i brividi ma fa venire voglia di andare avanti e vedere come si evolverà la situazione. Che delusione invece Theon Greyjoy, lo consideravo un personaggio più valido e sinceramente con più valori, mi ha disgustata, del resto in questa saga i cattivi non scarseggiano, anche se Theon più che malvagio è un mezzo imbecille accecato dai sogni di gloria e di vendetta.
Lo stile di scrittura è corposo ma scorrevole, ricco di intrecci e dettagli che rendono la storia verosimile. Martin si dimostra ancora una volta maestro del genere e non delude mai.


domenica 21 luglio 2013

Iniziare a leggere in inglese, come fare il grande passo

Gia in passato si è parlato nel blog di come iniziare a leggere in lingua inglese seguendo in consigli di wirde, blogger letteraria italiana. Oggi vorrei proporvi un video che si propone lo stesso obiettivo ossia aiutare nell'arduo passaggio da italiano a lingua originale.
A parlarci di questo argomento è Pennylane vlogger su youtube laureata in lingue. Buona visione

venerdì 5 luglio 2013

Città di ossa - Cassandra Clare

TRAMA:La sera in cui la quindicenne Clary e il suo migliore amico Simon decidono di andare al Pandemonium, il locale più trasgressivo di New York, sanno che passeranno una nottata particolare ma certo non fino a questo punto. I due assistono a un efferato assassinio a opera di un gruppo di ragazzi completamente tatuati e armati fino ai denti. Quella sera Clary, senza saperlo, ha visto per la prima volta gli Shadowhunters, guerrieri, invisibili ai più, che combattono per liberare la Terra dai demoni. In meno di ventiquattro ore da quell'incontro la sua vita cambia radicalmente. Sua madre scompare nel nulla, lei viene attaccata da un demone e il suo destino sembra fatalmente intrecciato a quello dei giovani guerrieri. Per Clary inizia un'affannosa ricerca, un'avventura dalle tinte dark che la costringerà a mettere in discussione la sua grande amicizia con Simon, ma che le farà conoscere l'amore.

PUBBLICATO DA: Oscar Mondadori - Pg. 532

SAGA: 1° libro di una serie composta al momento da cinque volumi

VOTO: 7

GIUDIZIO: Questa è la tipica storia young adult. La protagonista di trova ad affrontare con un mondo prima sconosciuto, ha dei poteri speciali e viene affiancata dal solito ragazzetto protagonista belloccio e figo. Ovviamente scocca una scintilla tra i due e si sviluppa un rapporto speciale. Il protagonista maschile lo ammetto, non mi piace. Viene descritto come un duro, specializzato nel combattere i demoni, un vero esperto nella lotta con i muscoli belli gonfi e un aria da duro e poi indovinate? si scopre l'età e tutto si sgonfia come un souffle mal riuscito. 
Da quel momento in poi comincia a comportarsi un po' come un bambino per non parlare della protagonista, una bambina piagnucolosa all'inizio che indovinate un po? riesce a liberarsi di un sigillo potentissimo posto sulla sua mente in men che non si dica, prodigioso. 
Il libro si snoda così tra le pagine in un susseguirsi di una banalità dietro l'altra quando verso la fine si scopre un segreto che devo ammetterlo mi ha stupita davvero tanto, così tanto che mmi sono  bevuta le ultime pagine. Non me lo aspettavo e sono rimasta piacevolmente colpita ed è per questo che credo che continuerò questa saga.
Che dire sullo stile di scrittura. E' tutto molto fluido e scritto bene, l'unica cosa che vi è un po' di carenza nel peso della sintassi, per il resto è una piacevole lettura per chi ama il genere young adult.

CURIOSITA': Sta uscendo al cinema il film. Ecco a voi il trailer





sabato 22 giugno 2013

La regina della rosa rossa - Philippa Gregory

TRAMA:Erede del nobile casato dei Lancaster, Margaret Beaufort è una donna ambiziosa, fermamente convinta che la Rosa Rossa, simbolo della sua famiglia, sia destinata a regnare sull'Inghilterra. Ma i suoi sogni si infrangono il giorno in cui Enrico VI, amato cugino e sovrano, rifiuta di sposarla.. 
Delusa e amareggiata, si lascia convincere dalla madre a un matrimonio senza amore. Si ritrova così, ancora giovanissima, legata a un uomo che ha il doppio dei suoi anni e ben presto incinta di un figlio che non ha mai voluto. Margaret, però, non si arrende. 
Sola, tormentata da desideri irrealizzabili, decide di trasformare i suoi fallimenti in un trionfo: se lei non è riuscita a ottenere la corona, farà di tutto perché l'ottenga il figlio. Senza lasciarsi intimidire dal crescente potere della dinastia degli York, che si contrappone ai Lancaster ogni giorno di più, Margaret chiama il bambino Enrico. Come il re. E si prepara a marciare verso il trono, tra ambigue alleanze, complotti segreti e falsi giuramenti, pronta a tutto pur di raggiungere il proprio obiettivo. Anche a costo di rinunciare per sempre all'amore.

PUBBLICATO DA: Sperling & Kupfer - pag. 448


SAGA: Secondo libro della saga della Guerra delle due rose composta al momento da quattro volumi

  1. La regina della rosa bianca
  2. La regina della rosa rossa
  3. La signora dei fiumi
  4. La futura regina

VOTO: 7,5

E' possibile leggere la recensione della Regina della rosa bianca QUI

GIUDIZIO:
Ho voluto proseguire la saga della  guerra delle due rose con il secondo capitolo, la regina della rosa rossa. Che dire, Philippa Gregory non mi delude mai, lo stile di scrittura è bello, scorre che è un piacere. So che tutto ciò che scrive non è esattamente corretto dal punto di vista storico (cosi come per il libro precedente) però se volevo una così accurata visione della storia mi sarei comprata un saggio. 
In questo volume è assente l'elemento magico e sinceramente non mi è mancato. Ho amato di più la figura di Margaret che quella di Elizabeth di Woodwill, appoggiavo la sua causa e per quanto mi renda conto che la sua ambizione è arrivata quasi a divorarla e distruggerla, ho compreso i motivi che hanno mosso le sue azioni e mi definisco,se così si può dire, una Lancasteriana convinta.
Ha visto strappare la corona che doveva appartenere alla sua famiglia e a suo figlio, Enrico VII da un esponente del ramo cadetto della famiglia. Tuttavia  proprio perché i Lancaster sono praticamente rimasti nell'ombra per più di vent'anni che questo libro mi è piaciuto leggermente meno di quello precedente. Margaret vive in continua attesa e preghiera e questo non fa prendere il volo della narrazione se non verso la fine e questo fa venire a volte un po di noia.
Comunque mi sento di consigliare questa saga e questo libro a tutti quelli che hanno passione per la storia inglese.


venerdì 21 giugno 2013

A spear of summer grass - Deanna Raybourn

AUTORE: Deanna Raybourn

PUBBLICATO DA: Harlequin Mira

VOTO: 8

Testo in lingua inglese

Ed eccoci qui, ad un paio di settimane dalla pubblicazione negli States, a parlare dell’ultimo romanzo di Deanna Raybourn, stavolta ambientato in Kenya, nel 1923.
Questa storia si differenzia dagli altri lavori della stessa autrice, diventata famosa grazie alla serie di romanzi dedicati alle indagini di Lady Julia Gray, per molte ragioni, prime fra tutte tempo e collocazione. Per coloro che hanno seguito e amato le indagini di Julia e Brisbane , sarà un bel salto trovarsi in Africa anziché nell’abituale Londra, ma direi che vale decisamente la pena concedere a queste novità la possibilità di affascinarci.


Per quanto riguarda il background di questa storia vi suggerisco di leggere il prequel di questo libro in Far into the Wilds, già recensito qui.
 Delilah è una donna che ha fatto del mondo la propria casa, a proprio agio in qualunque luogo, anche se le sue origini si trovano a New Orleans. Bella, intelligente e raffinata, sa usare il proprio fascino con spregiudicata sicurezza per ottenere quello che vuole da chiunque. Più volte sposata, più volte vedova, si trova purtroppo a ricevere come eredità dal suo ultimo matrimonio con un principe russo uno scandalo legato al suicidio non esattamente limpido di quest’ultimo e la di lui famiglia in guerra legale e mediatica per tornare in possesso dei gioielli di famiglia. Lo scandalo è inevitabile e tutto sommato non le sembra un’idea malvagia quella suggeritale dalla madre: trascorrere qualche tempo in Kenya in modo da lasciar calmare le acque.
Tuttavia, anche se in quel Paese di acqua ce n’è ben poca, Delilah è destinata ad agitarla per bene grazie alla turbolenza del proprio carattere unita al fuoco dell’Africa stessa. Una volta giunta in questo Paese lei continua a comportarsi come la sua natura le suggerisce, ma il luogo, le persone e gli incontri oltre che la natura stessa sono destinati a cambiare radicalmente questa donna.
In questa terra Delilah rivede i propri schemi mentali e assumendo anche canoni di comportamento inaspettati e sicuramente malvisti nella èlite sociale a cui è abituata, ma proprio per questo ancora più veri e sinceri arrivando persino ad esporsi in prima persona pur di salvare un amico, sicuramente considerato inaccettabile secondo il ton inglese.
Attenzione, a differenza di moltissimi romanzi non amiamo sempre questa donna, ma con il proseguimento della lettura, ci avviciniamo sempre di più a lei, anche più disposti a capirla.
L’altro carattere fondamentale è naturalmente il protagonista maschile, Ryder, che però è diverso da Delilah come il giorno dalla notte. Come lei è forte e determinato, ma in modo assolutamente contrario.
Sembrano diametralmente opposti fino a quando si capisce che sono così apparentemente diversi da essere uguali. Lei è scintillante e sprizza vitalità almeno quanto lui è sicuro di sé ma di poche parole.
La storia d’amore la dobbiamo soffrire, anche se continuiamo a sperarla una pagina dopo l’altra e quando la troviamo è in modo assolutamente inaspettato, è vero, ma di assoluta soddisfazione per il lettore.
È splendido perché, quando si rivela l’amore, è molto più sottile e vero di quanto le parole esprimano, proprio perché fatto di azioni e scelte, non solo di parole.
Oltre a luogo e tempo già citati anche i personaggi sono radicalmente differenti rispetto ai predecessori nati dalla penna della Raybourn: Delilah è una donna adulta, ma anche cresciuta, sicura di sé, di quello che vuole e di come ottenerlo. È anche una donna a cui importa poco delle convenzioni sociali, legata solo alle regole da lei stessa create. Ha suscitato scandalo in diversi continenti, e sotterrato diversi mariti, ma sembra assolutamente a proprio agio con se stessa e l’immagine che il mondo ha di lei. Sembra una donna molto forte, ma, come spesso accade, l’apparente sicurezza è al contrario sintomo di fragilità e solo quando si trova a dover fare una scelta molto difficile riusciamo a vedere, per la prima volta, la vera Delilah.
Rayder al contrario è un uomo elusivo, difficile da inquadrare e definire, direi quasi discreto. Conduce la propria vita rispondendo solo alle proprie regole, è vero, ma allo stesso tempo lo fa solo per compiacere se stesso, non per accontentare la società o creare scalpore. Se risponde ad un qualche tipo di codice, direi che si tratta solo dell’Africa, delle regole della vita e della morte, della sopravvivenza e del rispetto, che l’Africa richiede e impone.
E da ultimo l’Africa, la grande protagonista di questo romanzo. Forse avrei dovuto citarla ancora prima dei protagonisti umani, dato che è l’innegabile e indiscussa regina di questa storia. La maggior parte delle scelte e delle azioni sono possibili solo e perché siamo in Africa ai tempi della colonizzazione inglese. Ma è in questi spazi sconfinati di azioni ed emozioni estreme, che ci si può liberare definitivamente da quello che egli standard sociali impongono ai personaggi per riconoscere quello che è puro istinto, null’altro che la vera persona dietro ad ogni personaggio, dimostrando che anche l’essere umano, in realtà, non è molto diverso dal leone e dal leopardo.

Mentre aspetto in trepidante attesa il ritorno di Julia e Brisbane mi sento di dire con tutto il cuore: ottimo lavoro, Deanna.
Waiting for the next adventure of Julia and Brisbane I can say with all my heart: really well done, Deanna






Colla - Irvine Welsh

TRAMA:Quattro ragazzi crescono insieme in uno squallido ghetto di Edimburgo. Sono Billy, Carl, Andrew e Terry, i protagonisti di questo libro. Insieme condividono le prime esperienze che contano: le pestate con gli hooligans, le sbornie violente, il sesso cattivo e la droga tutta, dallo speed all'ecstasy. Insieme crescono: Billy diventa un pugile; Carl un dj strafatto e famosissimo; Andrew un tossico sposato con Gail, ninfomane che lo pianterà; Terry un alcolizzato ossessionato dal sesso. Il loro mondo è tutto ai margini ma è anche un mondo in cui l'amicizia è l'unico legame, l'unica colla che tiene uniti anche i peggiori bastardi.

PUBBLICATO DA: Tea - pp 553

VOTO: 4

GIUDIZIO: Ho acquistato questo libro principalmente per staccarmi un po’ dal genere thriller e riavvicinarmi alla narrativa che non leggevo da tempo. Sono stato attratto dalle premesse affascinanti: quattro amici, la storia di una vita vissuta bene o male assieme, l’ambientazione dei sobborghi con quell’alternarsi di routine e avventura; insomma tutti spunti più che ottimi per dar vita a un bel romanzo appassionante e nel contempo ricco di spunti di riflessione anche attuali. Devo tuttavia precisare per dovere di cronaca, che era il primo libro di Irvine Welsh che leggevo e non sapevo nulla riguardo alla sua scrittura.
Nella prima parte del libro (Finestre ’70) si vengono a delineare le caratteristiche dei quattro
protagonisti che vengono presentati a partire dalle loro famiglie, quando essi sono ancora bambini.
 Poi nella seconda parte (Finestre ’80) i protagonisti sono adolescenti e affrontano le prime esperienze della vita che nel contesto in cui vivono sono principalmente il sesso e le risse allo stadio. Nella terza parte (Finestre ’90) i quattro sono ventenni ed ognuno di loro sceglie la propria strada: chi diventa pugile, chi dj, chi finisce nel giro della tossicodipendenza e chi lotta con la società per sopravvivere in qualche modo, ma alla fine del capitolo i quattro amici si ritroveranno per una gita alla famosa “Oktoberfest”.
Nella quarta parte (Finestre ’00) avviene un salto temporale, i quattro amici sono distanti per varie ragioni e sono ormai trentenni ognuno con la propria vita che porta qualcuno di loro lontano da Edinburgo. Infine gli ultimissimi capitoli contengono la conclusione delle vicende narrate in cui si tirano le somme nei rapporti tra i protagonisti e il ricongiungimento dopo molto tempo passato  ciascuno per conto proprio.
Di tutte le aspettative che poteva creare, il romanzo non rappresenta nulla di quanto ho premesso all’inizio. Sebbene vi siano i presupposti, quella che si va a leggere è una storia scritta con un linguaggio molto scurrile, ai confini del fastidioso. Penso che il ricorso a questo tipo di linguaggio sia appositamente voluto per consentire al lettore di immergersi in quella che è la realtà della gioventù e dello slang edinburghese. Tuttavia la lettura risulta veramente pesante in considerazione anche del fatto che i capitoli sono molto lunghi e senza paragrafi che consentano di fermarsi nella lettura e assimilare il contenuto prima di proseguire.
Se il contenuto poteva essere valido, credo che in questo romanzo sia sbagliata la forma. Certo, se l’autore avesse utilizzato un linguaggio meno scurrile, è ipotizzabile che non avrebbe trasmesso le stesse emozioni. Ma personalmente credo che debba sempre prevalere il buon senso e la giusta misura, cosa che qui non è avvenuta. Probabilmente sono io che non riesco ad apprezzare artisticamente questo tipo di scelte nella composizione del testo, ma davvero non riesco a cogliere un significato concreto in quest’opera, ne tantomeno un valore artistico o culturale ammesso che ce ne sia uno. Tuttavia è molto interessante leggere delle azioni-reazioni dei protagonisti in virtù dei loro quattro caratteri diversi, e anche cogliere il loro spirito di gruppo che prevale sempre, anche sui contrasti interni allo stesso, che si
vengono a creare. Si può concludere che Colla rappresenta una specie di diario che raccoglie in sé il vissuto di un gruppo di amici cresciuti assieme. Tuttavia lo raccoglie molto male.





sabato 4 maggio 2013

Far in the wilds - Deanna Raybourn


Autore: Deanna Raybourn

Pubblicato da: Harlequin MIRA

Voto: 9

Testo in lingua inglese


Non si tratta di un racconto vero e proprio tantomeno di un romanzo, quanto piuttosto di un prequel (scaricabile gratuitamente dal sito dell’autrice) il cui obiettivo è duplice: farci cominciare a sognare il suo nuovo romanzo della talentuosa Deanna Raybourn ‘A Spear of Summer Grass’ (in uscita il 30 Aprile in lingua inglese) e, obiettivo numero due, iniziare a farci sognare il suo protagonista, Ryder White.

In poche pagine, una settantina circa, l’autrice descrive in maniera piuttosto chiara quello che sarà il protagonista maschile del suo nuovo nato, a caratteri così incisivi da farci iniziare il conto alla rovescia per avere tra le mani il seguito.
Siamo in Kenya, 1918. Non si può parlare di una vicenda vera e propria, pur avendo degli eventi fondamentali che ci descrivono i protagonisti, le loro attitudini e il loro carattere.
Canadese per nascita ma Keniota per scelta di vita, Ryder è una guida della savana, luogo in cui è più a proprio agio che non i salotti e le feste dei coloni locali. Tuttavia in pochi possono permettersi di pagare i migliori servizi: la guida di Ryder. Per lui rischiare la vita è parte integrante del proprio lavoro, qualcosa di incluso nel pagamento, ma non tutto è semplice come appare, esistono situazioni che possono cambiare per sempre un uomo.
Ryder non viene descritto attraverso le parole, ma attraverso l’azione, parola chiave del suo essere. Se mi metto a raccontare i punti salienti brucio la lettura a chi ancora non conosce questo racconto, quindi mi astengo dal farlo.
Il punto chiave in ogni caso non è uno unico, ma l’insieme del personaggio, cioè che vediamo Ryder in due situazioni fondamentali che ci dimostrano quanta forza ci sia in quest’uomo a noi ancora sconosciuto.
Sembra quasi di leggere un aneddoto della vita di Ryder, un episodio che avrà probabilmente un qualche rilievo nella vicenda del romanzo in uscita. Da queste poche pagine si ricava necessariamente un’idea un po’ parziale del protagonista, ma la prima impressione che ho avuto di lui e del romanzo lasciano decisamente ben sperare, tanto che mi è letteralmente scivolato davanti agli occhi, facendomi terminare la lettura d’un fiato, prima di rendermi conto che stavo per raggiungere la fine.





giovedì 2 maggio 2013

Il trono e la stirpe - Jacqueline Carey

TRAMA.
Rapito quand'era solo un bambino, venduto come schiavo e costretto a sopportare terribili torture, il principe Imriel de La Courcel è stato tratto in salvo e adottato da Phèdre, non soltanto un'abilissima spia, ma anche un'anguissette, cioè una persona capace di mescolare la sofferenza e il piacere per natura e non per costrizione. Una volta tornato a corte, però, Imriel non può dirsi al sicuro: benché sia il terzo in linea di successione al trono di Terre d'Ange, sono molti a volerlo morto. Temono infatti che il giovane abbia ereditato la stessa sete di potere della madre, la famigerata Mélisande Shahrizai, scomparsa senza lasciare traccia dopo aver cercato per ben due volte di usurpare il trono. Imriel però sa di non doversi difendere solo dagli intrighi di palazzo, ma anche da se stesso. Ormai adolescente, sente crescere in lui oscuri desideri, mentre il suo corpo risponde pericolosamente al dono di Phèdre... Confuso e spaventato, il giovane decide allora di partire in cerca dell'unica persona che possa aiutarlo a far chiarezza nel suo animo e, forse, anche a ritrovare sua madre: il maestro di Anafiel Delaunay, l'uomo che aveva reso Phèdre una perfetta spia. Ma, ben presto, Imriel si ritroverà a fare i conti con un mondo in cui niente è ciò che sembra, in cui l'inganno può celarsi nelle parole più innocenti, e scoprirà suo malgrado che la ricerca del vecchio mentore non è che l'inizio.

PUBBLICATO DA Nord edizione economica TEA - pgg 441

SAGA. Primo libro della serie dedicata a Imriel de la Courcel - saga che fa da seguido alla precedente 'il dardo e la rosa'

VOTO. 8

GIUDIZIO
Premetto che ho letteralmente ADORATO la saga del dardo e la rosa che vede protagonista Phedre e Josceline, quando in libreria ho preso in mano questo volume sono stata subito entusiasta e ho comprato il libro di slancio sicura della mia scelta e non ne sono rimasta delusa.
La scrittura è quella inconfondibile di J. Carey maestra nell'intrecciare trame complicate e nel giostrare un numero infinito di personaggi facendo apparire il tutto scorrevole e accattivante.
In questo primo volume ritroviamo Imriel cresciuto rispetto a come lo abbiamo lasciato. Ha quattordici anni, non si è lasciato dietro il suo doloroso passato ma cerca di andare avanti e diventare un uomo degno della stima dei suoi salvatori che lo hanno adottato. Il tempo nel corso della storia scorre velocemente e anno dopo anno Imriel cresce e scopre nuove parti di se stesso, lati che preferirebbe lasciare nell'oscurità ma che si trova costretto ad affrontare, ed è a questo punto che lascia citta di Elua, Phedre e Josceline e parte, all' età di 18 anni alla volta di Tiberium per studiare e far venire alla luce il passato di Anafiel Delauney maestro della sua matrigna. Ed è proprio mentre il mistero comincia a prendere corpo e l'azione finalmente venire alla luce che il romanzo si interrompe, essendo la prima parte di un volume che in lingua originale é stato pubblicato unico.
Consigliato!

venerdì 22 marzo 2013

Magnifica preda - Kathleen E. Woodiwiss

TRAMA:Un esilio e un fidanzamento: mentre uno nasce, l’altro muore. Eh sì, perché le possibilità di Lord Maxim Seymour, marchese di Bradbury, di sposare la dolce Arabella svaniscono nel momento stesso in cui lui viene accusato di tradimento e privato di ogni titolo e onore dalla regina.
Tuttavia, come si sa, ben poco è in grado di fermare un cuore innamorato, così Maxim decide di prendere in mano la situazione e far rapire la sua promessa sposa proprio il giorno delle nozze tra Arabella e Roland (lei si era consolata in fretta dell’amor perduto). Purtroppo, o per fortuna, il Destino non si fa mettere i piedi in testa da nessuno e rimescola le carte distribuendole a suo piacere.
I fedeli servitori di Maxim, di buona volontà ma di vista non granchè acuta, rapiscono la fanciulla sbagliata e così la volitiva Elise si trova al posto della cugina su una nave diretta verso terre sconosciute, sotto il comando del capitano Von Reijn. Non sa da chi è stata rapita né dove è diretta finquando finalmente Maxim la incontra di persona, l’equivoco viene a galla e… finalmente viene il bello! Perché quando  onore e fascino si scontrano con bellezza e determinazione non possono essere che scintille, tanto per non dire fuoco e fiamme. Oltre che un bel po’ d’amore, state tranquilli!
I colpi di scena vanno molto oltre il mio breve e succinto riassunto, li ho tralasciati per non rivelare nulla di determinante ai futuri lettori, basti sapere che tesori, onore, fedeltà e tradimenti sono parole da tenere bene a mente per coloro che vorranno cimentarsi in questa appassionante e avvincente lettura.

PUBBLICATO DA: Sonzogno Editore

VOTO: 9

GIUDIZIO:Kathleen E. Woodiwiss non delude in questo suo romanzo. Anzi: fa acclamare il suo titolo di Regina del Romance a voce più alta.
Ho decisamente amato questo romanzo che incrocia con astuzia i fili della trama per stupire e legare a sé il lettore.
Questa volta, prima che appassionarmi al protagonista, mi sono immedesimata in Elise: è una donna decisamente straordinaria quanto a senso dell’umorismo e iniziativa, salace e tagliente, manovra la propria dialettica come in un incontro ad armi bianche e il suo fascino dipende dal suo carattere prima che dalla sua bellezza. Ha un modo di reagire alle situazioni decisamente tutto particolare, per non parlare della sua intraprendenza nel vendicarsi del suo rapitore. Decisamente una Donna con la D maiuscola, che potrebbe essere considerata tranquillamente di esempio per tutte le situazioni in cui arrendersi potrebbe essere più semplice.
Ho decisamente e assolutamente amato questo libro anche e soprattutto per l’inarrestabile forza di Elise che, per dirla con le parole di uno dei personaggi “Niente di strano, Lady Elise ha quest’effetto sulla gente”. Anche ai giorni nostri.





domenica 17 marzo 2013

Il giorno dopo domani - Allan Folsom

TRAMA:A Parigi, un chirurgo americano in vacanza, Paul Osborn, individua tra la folla l'uomo che ha assassinato suo padre trent'anni prima proprio sotto i suoi occhi e vuole vendicarsi. A Londra un famoso detective dell'Interpol indaga su una sconcertante serie di delitti: a tutte le vittime è stata tagliata la testa. A Ginevra un'affascinante dottoressa inizia una storia d'amore che cambierà per sempre la sua vita. Nel New Mexico un medico è invitato ad accompagnare un paziente molto speciale in una clinica svizzera. E in Germania un piccolo gruppo d'industriali si prepara a festeggiare un evento memorabile... In un susseguirsi di colpi di scena, braccato dalla polizia, Paul si ritrova coinvolto in un folle piano internazionale. Non ha scelta: se vuole restare vivo, deve trovare una spiegazione plausibile all'incredibile macchinazione in cui ormai si trova implicato e che rischia di stritolarlo. E la soluzione del mistero si trova sulle vertiginose cime delle Alpi svizzere, almeno per oggi. Ma che cosa succederà il giorno dopo domani?

PUBBLICATO DA:TEA (1994) – 599 pp.

VOTO: 5

GIUDIZIOAllan Folsom è stato sceneggiatore cinematografico prima di dedicarsi alla narrativa, questo dettaglio è una premessa importante per valutare questo romanzo.
Qui si parla di un’Organizzazione che vuole ripristinare il nazismo e la supremazia della Germania sul mondo. A 40 anni dalla fine della seconda guerra mondiale, l’Organizzazione sembra pronta a raggiungere il proprio scopo. L’Organizzazione ha collaboratori ovunque nel mondo, pochi fedeli che la gestiscono, molti collaboratori pagati esplicitamente per i lavori più sporchi come omicidi e rapine, altri che la sostengono collaborando in modo inconsapevole, ignari dello scopo dei loro incarichi. Un’Organizzazione militare gestita da un magnate ricco e potente, aiutato da un fedele servo devoto alla causa nazista che dovrà custodire il segreto di Ubermorgen (il giorno dopo domani).
Ebbene, il romanzo è molto scorrevole, centrato molto sull’azione e secondo me pensato appositamente per girare un film (che non esiste ancora nonostante siano passati anni dalla pubblicazione del romanzo), per questo dicevo che la premessa sull’autore era importante.
Le premesse per un progetto di successo secondo me c’erano tutte. Peccato però. Peccato perché forse qui si è esagerato un po’ nel pensare in grande. Forse è questo il motivo per il quale non è stato prodotto il film.
Non voglio anticipare niente ai lettori che decideranno di leggere il romanzo, che secondo me vale comunque la pena di leggere in quanto molto avvincente nello svilupparsi della trama, e con personaggi ben caratterizzati e delineati sotto il profilo personale. Ritengo però il finale inconcludente. Tanta aspettativa per niente.





domenica 17 febbraio 2013

Un uomo da odiare - Miriam Formenti


Sono lieta finalmente di recensire un vecchio capolavoro di Miriam Formenti "Un uomo da odiare".
Il libro  è uscito al modico prezzo di 3,99 e qui di seguito vi pubblico la trama e il booktrailer consigliandovi caldamente di acquistarlo e leggerlo. A breve uscirà la recensione del blog!

TRAMA :Le guerre tra Federico I di Svevia e i comuni lombardi fanno da sfondo a una storia d'amore e di odio fra una giovane nobildonna milanese, ormai considerata solo merce di scambio, e il barone svevo a cui è stata donata. Lui desidera essere amato, lei vuole soltanto odiarlo. 
Un romanzo ricco di avvenimenti nel quale si intrecciano le vite di conquistatori e vinti, con i loro sogni e le loro vendette.

PUBBLICATO DA: Amazon (ed 2013) pag. 251 / 3,99 €

VOTO: 8/10

GIUDIZIO: Ho desiderato molto questo libro sin da quando ne ho vista la riedizione ad opera di amazon, cosi quando qualche giorno fa mi è arrivato il Kindle fire (il kindle basic mi è stato rotto da mio padre un mese fa sigh)non ho perso tempo e l'ho immediatamente comprato. La storia parla di Regina, ragazza che diventa una prigioniera di guerra quando il suo castello nei pressi di Milano viene conquistato dagli svevi al servizio di Federico I. Il periodo storico è meraviglioso, siamo in pieno medioevo quando i comuni italiani fanno sentire la propria voce e si ribellano al sacro romano impero. Ed è qui che prende luogo la storia. Il protagonista maschile è ben caratterizzato come quello femminile, questo è il grande pregio di Miriam Formenti. I suoi protagonisti non sono solo o buoni o ribelli o sagaci, ma hanno in se caratteristiche oscure e tratti positivi che li rendono incredibilmente realistici. Regina è una ragazza che è sì forte e indipendente ma che sa anche quando abbassare la testa nel momento di bisogno, non è solo orgogliosa anzi si rende conto quando sbaglia ed è tormentata dal dubbio, la sua è un immagine di giovane donna che comincia ad amare un suo nemico ed ha paura di quello che questo possa significare, mentre Stephen è un uomo duro ma che rimane immediatamente affascinato dalla bella Milanese, alterna sentimenti d'amore nei suoi confronti a sentimenti di rabbia e odio, ma nel momento in cui lei ha più bisogno sa donarle amore senza remora.
Ho amato questa storia che è si tanto sofferta ma proprio per questo è intrisa di realtà e umanità. Lo stile narrativo è incredibilmente fluido e corposo allo stesso tempo, l'ho letto in poche ore tanta era la voglia di andare avanti.
La signora Formenti ha inserito all'interno tanto pathos e dolore e quando alla fine si giunge all'ultima riga si abbandonano i protagonisti con rimpianto e con una domanda: Cosa succederà quando nuove guerre saranno all'orizzonte? Come affronteranno queste difficoltà con una famiglia? Il ritorno in battaglia, l'attesa prima di una guerra e nuove avventure... A mio giudizio sarebbe veramente interessante conosce il seguito della storia in quanto questi protagonisti hanno veramente molto da dare. E allora domando alla signora Formenti: Ma un sequel è proprio da escludere???



  
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