venerdì 31 agosto 2012

Apocalisse Z - L'ira dei giusti petizione

Innanzitutto ben trovati amici del blog, in questo mese di Agosto mi siete mancati tuttavia le vacanze son finite,  proprio oggi sono tornata da Parigi e si riprende a pieno regime la vita di tutti i giorni.
Volevo partire parlando di una petizione che sta a cuore al mio ragazzo ma anche a tanti come lui appassionati della fortunata saga di zombie "Apocalisse Z".
Purtroppo la casa editrice Nord che ne possedeva i diritti ha deciso di stopparsi al secondo volume e di lasciarla quindi incompiuta, orfana di un finale per non si sa quale ragione.
Ovviamente i fan si sono ribellati e stanno cercando in tutti i modi di far cambiare idea alla Nord e proprio a questo scopo hanno aperto una pagina Facebook apposita.
Che dire vi chiedo di iscrivervi anche solo per solidarietà e chissà che questo non sia un buon motivo per appassionarvi anche voi a questa applaudita serie spagnola.
Vi lascio qualche info, un bacio a tutti!






VOL. 1 - APOCALISSE Z

Ha trent'anni. È un avvocato. Vive in una cittadina della Galizia, in Spagna. Come tutti, apprende la notizia dalla televisione: in una piccola repubblica del Caucaso, un gruppo di guerriglieri ha preso d'assalto una base militare russa. Un "normale" atto terroristico in una delle zone più turbolente e instabili del pianeta? Così sembra. Ben presto, però, s'insinua il sospetto che sia successo qualcosa di più grave. Qualcosa che non può essere controllato. Un'esplosione atomica? Un virus? Tra lo sconcerto generale, la Russia annuncia la chiusura delle proprie frontiere e, nel giro di pochi giorni, tutti i Paesi dell'Unione Europea fanno lo stesso. Poi intere città vengono isolate e messe in quarantena. Poi entra in vigore la legge marziale. Ma è tutto inutile. Ormai niente è più come prima. Non c'è elettricità, manca l'acqua potabile, la benzina è finita, gli scaffali dei negozi sono vuoti. Nessun uomo gira per le strade. Perché chi lo fa non è più un uomo. È diventato uno zombie. Ha trent'anni. È un avvocato. Vive in una cittadina della Galizia, in Spagna. E forse è l'unico sopravvissuto all'Apocalisse Z...



VOL. 2 -I GIORNI OSCURI

Sono rimasti in quattro: Viktor Pritchenko, l'indomito pilota d'elicotteri ucraino; suor Cecilia, la tenace e abile infermiera; Lucia, la bellissima e impulsiva adolescente; e lui, il giovane avvocato che ha raccontato l'Apocalisse Z su Internet. Almeno fino a quando c'è stata Internet. Adesso, mentre sorvolano la Spagna e l'Africa settentrionale, hanno la prova che la civiltà, come la conoscevano, è davvero finita. Ovunque. L'unica speranza sono le Canarie che, in base alle poche notizie disponibili, sono state risparmiate dall'epidemia che ha trasformato gli uomini in zombie. Ma, quando arrivano a Tenerife, i quattro sopravvissuti scoprono che il cosiddetto "Punto Sicuro" è in realtà un inferno: l'isola è sovraffollata; mancano cibo, acqua e soprattutto medicinali, indispensabili per l'ultimo ospedale ancora operativo. Ecco perché ai due uomini viene immediatamente ordinato di partecipare a una missione rischiosissima: recuperare le scorte di farmaci dell'Hospital La Paz di Madrid, uno dei primi Punti Sicuri a cadere sotto la pressione inarrestabile degli zombie. Il gruppo è quindi costretto a dividersi e, mentre Viktor e l'avvocato si avventurano in una capitale spettrale e irriconoscibile, Lucia e suor Cecilia rimangono sull'isola, dove scopriranno che esistono creature ancora più pericolose dei morti: i vivi...

giovedì 23 agosto 2012

Assenza vacanziera

Volevo scusarmi brevemente per la mia mancanza in questo mese dal blog. Non mi era mai capitato  fino ad ora un mese così gramo ma le vacanze sono e saranno ancora lunghe. 
Sono stata una settimana in vacanza in montagna  fino ad ora e dopodomani partirò per una settimana a Parigi, dopodiché si torna a pieno regime nella speranza che sarete ancora qui a leggermi :D
Un bacio grande e grazie per la pazienza.

La scimmia di pietra - Jeffery Deaver

TRAMA:Lyncoln Rhyme, il criminologo tetraplegico, e Amelia Sachs, la sua brillante allieva e compagna di avventure, sono ancora protagonisti di un'indagine senza respiro per le strade di New York. E un nuovo diabolico avversario mette a dura prova il loro talento investigativo. Il suo nome è Kwan Ang, noto come "lo Spettro" nel mondo del crimine organizzato cinese. E' uno spietato trafficante di uomini, braccato dalla polizia di New York, dall'FBI e dall'Ufficio Immigrazione. Ora le autorità statunitensi sono informate che lo Spettro si sta avvicinando a Long Island per sbarcare un carico di immigrati clandestini: potrebbe essere il momento della verità. Grazie a una brillante intuizione di Lincoln Rhyme, la Guardia Costiera riesce a localizzare per tempo la nave, ma il criminale non esita a farla esplodere, con tutti i suoi disperati passeggeri a bordo. Anche lo Spettro sfugge alla cattura, il suo lavoro non è finito: qualcuno è scampato al naufragio e potrebbe testimoniare contro di lui, ponendo così fine alla sua carriera criminale. Kwan Ang deve assolutamente trovare i pochi superstiti e liberarsi di loro, in modo definitivo. Lincoln e Amelia sono quindi costretti a batterlo in astuzia e a tentare di raggiungere per primi le sue potenziali vittime, nascoste nei labirinti impenetrabili della comunità cinese di New York. Per fortuna, in aiuto della straordinaria coppia investigativa interviene un enigmatico collega giunto dall'Estremo Oriente, i cui metodi di indagine sono molto diversi da quelli di Rhyme ma non per questo meno efficaci. La partita è cominciata e il tempo - solo 48 ore - scorre implacabile verso il confronto finale. Jeffery Deaver aggiunge un nuovo appassionante capitolo alla storia personale di Lincoln e Amelia e, ancora una volta, sorprende i lettori con il suo ritmo, i suoi colpi di scena e la sua suspense a orologeria.

PUBBLICATO DA:Sonzogno Editore, 480 pp.

SAGA: 4° romanzo di una serie composta attualmente da 9 libri

VOTO: 8

GIUDIZIO: Questo romanzo racconta la quarta indagine condotta dalla collaudata coppia formata da Lincoln Rhyme,disabile quadriplegico inchiodato ad una sedia a rotelle supertecnologica, e Amelia Sachs brillante agente della polizia di New York.
In questa nuova avventura i due detective sono alle prese con la cattura dello Spettro, ovvero una "testa di serpente"(soprannome dato ai potenti boss malavitosi che si occupano del traffico di esseri umani).
Ovviamente non sono da soli, con loro collaborano l'FBI, il SIN (Servizio Immigrazione e Naturalizzazione degli Stati Uniti) e la il dipartimento di polizia di New York.
Un argomento molto complesso come il traffico di esseri umani, viene qui affrontato con maestria davvero eccezionale;Infatti Deaver non si limita a raccontare i fatti riguardanti le indagini per la cattura dello "Spettro",ma va oltre, raccontandoci nei capitoli del romanzo come mai i clandestini decidono di mettersi nelle mani di undelinquente per abbandonare il proprio paese di origine ed entrare illegalmente in un altro stato per iniziare
una nuova vita fatta di incertezza e precarietà.
Non solo, Deaver va anche oltre, e ci racconta anche il motivo per il quale lo Spettro sceglie di fare la vita da delinquente che conduce.
Non voglio entrare nel dettaglio e rovinarvi la lettura del romanzo, anticipo solamente che i clandestini e lo spettro provengono dalla Cina, portando con loro la loro cultura e le loro tradizioni.
Personalmente non so nulla della Cina nè dei cinesi, ma leggendo questo libro ho trovato molto interessante scoprire dei particolari delle tradizioni di questo popolo.
La maestria di Deaver forse sta proprio in questo, mischiare i fatti relativi alle indagini con la storia dei personaggi che animano le pagine del romanzo.
Il risultato è affascinante, almeno personalmente, ho trovato molto più interessanti le parti inerenti alla cultura cinese che non le parti di azione e colpi di scena che con Deaver non mancano mai.
Forse questo può essere un punto debole, in quanto il romanzo thriller dovrebbe essere fatto solo da azione e colpi di scena,ma in questo caso, leggendolo, ritengo che se si lasciava ancora più spazio alle storie dei cinesi protagonisti non si toglieva nulla al romanzo. Tuttavia essendo un romanzo poliziesco e non di narrativa forse è giusto così.
Suggerisco la lettura di questo romanzo in particolar modo a coloro che sono incuriositi dalla cultura cinese, e naturalmente a tutti coloro che amano il genere poliziesco in quanto Deaver si conferma ancora una volta come uno dei migliori scrittori in questo campo.




domenica 12 agosto 2012

Il falco e la rosa

TRAMA:Amori e passioni nell’eredità di una stirpe.
Storie di guerrieri, congiurati, pittori, musicisti, patrioti ed ereditiere si avvicendano attraverso i secoli all’ombra di un palazzo maestoso, custode di segreti e di misteri, mentre il medaglione di una schiava passa di sposa in sposa, pegno di amori tormentati ma sempre vittoriosi. Speranze e avidità, orgoglio e illusioni, inganni e rivincite si intrecciano così, dalle Crociate al Novecento, nella storia della nobile famiglia fiorentina dei Monfalco. Ne sortisce un affresco di amori e passioni in una Firenze indimenticabile, raccontata dalla penna di sette grandi autric

PUBBLICATO DA:ed. Mondadori, collana  I Romanzi Mondadori Classic, nr.1000, aprile 2012

STORIE: Le storie sono 7:

  1. Il crociato - 1212 (Miriam Formenti)
  2. Mille rintocchi - 1478 (Paola Picasso)
  3. Il principe delle tenebre - 1523 (Ornella Albanese)
  4. Per amore di una strega - 1642 (Mariangela Camocardi)
  5. Guardami - 1746 (Theresa Melville)
  6. Non soltanto una notte - 1865 (Maria Masella)
  7. Un letto di Gigli e di Rose - 1910 (Roberta Ciuffi)


VOTO: 7

GIUDIZIO: I romanzi mondadori hanno deciso di celebrare il 1000 numero con un opera composta dalle migliori rose nostre ossia Miriam Formenti, Paola Picasso, Ornella Albanese,  Mariangela Camocardi, Theresa Melville, Maria Masella e Roberta Ciuffi.
Quella che viene presa in esame è l'intera storia della famiglia Monfalco attraverso i secoli, dalla costruzione del suo punto focale, palazzo Monfalco a Firenze nel tredicesimo secolo fino alla sua "conclusione" nel ventesimo secolo.
La storia è buona, ogni autrice prende in esame un diverso periodo storico della famiglia narrando le vicissitudini della coppia protagonista in quel determinato momento.
Questo porta a creare una serie di storie che sono si auto-conclusive,ma incastonate in un disegno più grande che non porta mai a sentirle estranee l'una dall'altra ma anzi un tutt'uno con il corpo centrale.
L'unico neo della struttura del libro tuttavia è proprio questo, ossia il fatto che ci sono tante piccole storie auto-conclusive che mi hanno reso un po' lento il percorso, perchè ogni cinquanta pagine dove trovarmi a conoscere nuovi personaggi, nuove storie e intrecci.
Ciò che mi è particolarmente piaciuto è il medaglione di Rosa, la protagonista della prima storia e la "capostipite" della famiglia Monfalco, medaglione che passa attraverso i secoli nelle mani della contessa di Monfalco del momento. Questo porta a ritrovare l'oggetto praticamente in ogni brano creando un nesso inscindibile tra una generazione e l'altra.
La qualità della narrazione a mio gusto è altalenante, ci sono storie di alta qualità, altre che ritengo più noiose e altre ancora che hanno delle potenzialità non sfruttate.
La migliore di tutti? Miriam Formenti che apre le porte con classe dando grande emozione e riuscendo a far prendere il lettore alla storia da subito. Arrivata alla fine delle sue pagine ho pensato "no dai non puoi farmi questo voglio leggerne di più". Dopo di lei ho apprezzato molto la storia di Paola Picasso (anche questa toccante), Maria Masella e di Ornella Albanese che ha usato delle idee interessanti  come quella della protagonista pittrice.
Meno interessante la storia di Mariangela Camocardi e Roberta Ciuffi. Quest'ultima tuttavia ci ha donato una conclusione toccante nelle sue ultime pagine. Theresa Melville a mio avviso  poteva dare un tocco in più. Con il suo protagonista non vedente poteva far uscire fuori qualcosa di veramente intrigante.
Consiglio questo libro nonostante tutto, perché quando si arriva alla conclusione ti lascia qualcosa dentro, i Monfalco hanno impresso il loro segno... Un falco e una rosa!