mercoledì 25 aprile 2012

Brevi interviste con uomini schifosi - David Foster Wallace

TRAMA:Con questa nuova raccolta, Wallace fa un passo avanti, se è possibile, sul piano della forma come su quello del contenuto, estremizzando ulteriormente la sua cifra stilistica. Qui le tecniche d'avanguardia sono messe al servizio di una visione crudele almeno quanto atroce è la realtà che mostrano. La scelta della formula «intervista» è a dir poco sarcastica. Wallace, come una creatura posseduta, sente le voci e, come uno sciamano, per esorcizzarle, le risputa sulla pagina, ciascuna con il proprio timbro inconfondibile. Sono le voci di un'America allucinata, che per non crepare si vomita addosso tutto il veleno possibile. Questi uomini «schifosi» sono iene che -vittime o carnefici -divorano ghignando il proprio fianco lacerato. C'è il focomelico che si serve del proprio moncherino come arma di ricatto per portarsi a letto le donne; c'è la depressa che tormenta tutti e riesce a far suicidare la propria analista; c'è l'uomo stuprato da quattro teppisti con una bottiglia di Jack Daniels che gli sfonda le reni; c'è la donna che si esercita con un vibratore comprato al «Mondo adulto» per fare poi pompini al marito; c'è il tipo che quando sta per venire urla: «Vittoria per le forze della libertà democratica»; e c'è il ragazzo sul punto di tuffarsi in piscina, immobile in fondo al trampolino: un fermo immagine dell'irrealtà o dell'iperrealtà che ci costringe in una morsa: tutto il non-tempo che sta tra il Tuffatore del mosaico etrusco e The bigger splash di David Hockney riassunto nel brivido di un adolescente americano.

PUBBLICATO DA: Einaudi (2000) – 290 pp. € 9,30

VOTO: 7

GIUDIZIO: Questo romanzo è composto da una serie di racconti che l’autore scrive con diversi stili: ci sono interviste, racconti brevi, racconti e saggi. In ognuno di essi la mente del protagonista ha un problema e l’autore tenta di mostrarne i vari aspetti soprattutto in relazione alla società in cui viviamo. Alcuni di questi racconti sono dei veri e propri esercizi di stile come “La morte non è la fine” in cui l’immobilità di una situazione diventa sinonimo di calma ed eternità. Il libro in sé è complesso da leggere, le frasi richiedono spesso una seconda lettura e in alcune parti le annotazioni a piè pagina sono parti integranti del racconto stesso. Credo che la recensione ideale di questo romanzo sia contenuta nel saggio “Il dono” scritto da Zadie Smith che apre il romanzo, e che illustra in modo chiaro la filosofia del romanzo stesso e dell’autore; pertanto qui mi limito ad illustrare alcuni contenuti del romanzo per coloro che avranno voglia di approfondirli ed acquisteranno il libro.
“Per sempre lassù” che parla di un ragazzino che vuole tuffarsi da un trampolino ma ha paura. “La persona depressa” parla di una ragazza depressa che vuole ricevere attenzioni, ma non è capace di darne e l’epilogo del racconto è imprevedibile quanto estremo.  “Il diavolo è un tipo impegnato” mostra come la diffidenza generale in cui viviamo ci impedisce di donare gratuitamente oggetti che non ci servono più. “Ottetto” è un altro esperimento molto interessante: una serie di mini quiz in cui dopo un racconto più o meno lungo l’autore chiede al lettore la sua opinione sulla situazione illustrata. Il più paradossale dei miniquiz è contenuto interamente nelle note a fondo pagina e parla di come un farmacista inventa una nuova medicina che vende su internet, ed ha talmente successo che si ritrova imprigionato dentro la propria casa, impossibilitato ad uscirne, perché accerchiato dai suoi clienti che lo vogliono ringraziare di persona e quindi si sono trasferiti con camper e roulotte nei dintorni della sua casa. “Mondo Adulto (I)” parla della vita sessuale di una giovane coppia di sposi in cui lei si sente inadeguata nel soddisfare il marito. In “Mondo Adulto (II)”, scritto in modo schematico e con molte parole abbreviate senza particolari descrittivi, si scoprirà la vera causa dei problemi “sessuali” della giovane coppia di sposini. Il secondo racconto intitolato “Il diavolo è un tipo impegnato” (da notare l’ironia di Wallace nel dare lo stesso titolo a due racconti della stessa raccolta), parla di come una persona che vuole fare un gesto generoso in modo anonimo sia incapace di rimanere anonimo e non ricevere alcuna gratitudine, così facendosi scoprire è come se in qualche modo annulli il valore di generosità del gesto compiuto. “Ancora un altro esempio della porosità di certi confini (VI)” in poco più di una pagina mostra come per una coppia che divorzia, il figlio sia l’ultimo problema a cui pensare. “Sul letto di morte, stringendoti la mano…” parla dell’odio di un padre verso il proprio figlio fin dalla nascita. “Il suicidio come una specie di presente” parla dell’inadeguatezza di una futura madre cresciuta nutrendo costantemente pretese esagerate nei propri confronti. L’autore raggiunge il culmine della sfrontatezza nella breve intervista B.I. n. 40, giugno ’97 in cui viene intervistato un ragazzo con un braccio deforme che usa come arma di seduzione.
Questo e tanto altro è contenuto nelle pagine di questo libro che potrà apparire tanto affascinante quanto ironico, a volte incomprensibile altre geniale. Personalmente l’ho visto come un utile viaggio nella psiche malata della società che ci circonda. Come afferma Zadie Smith nel saggio introduttivo: “In una cultura che ci priva quotidianamente della capacità di usare l’immaginazione, il linguaggio e il pensiero autonomo, una complessità come quella di David, col suo modo di scrivere fatto di frasi ricorrenti e tortuose che richiedono una seconda lettura, è un dono capace di spezzare il ritmo che esclude il pensiero.” Infatti ogni parola che cerchiamo sul dizionario, ogni tortuosa nota che seguiamo a piè di pagina, ogni concetto che mette a dura prova cuore e cervello, contribuiscono a restituirci la nostra capacità di ragionare, pensare e immaginare con la nostra testa; ed ecco spiegate le ragioni del complesso stile di scrittura di Wallace. Di certo posso solo dire che non è una lettura rilassante e scorrevole, ma richiede concentrazione e, più che altro, voglia di capire quello che l’autore ci vuole trasmettere. Per gli appassionati di Wallace sembra che i due romanzi “La scopa del sistema” e “Infinite Jest” abbiano riscosso molto successo, ma personalmente non li ho letti quindi non saprei cosa dire.







martedì 24 aprile 2012

Una casa di petali rossi - Kamala Nair

Giovedì 26 aprile la casa editrice nord farà uscire un romanzo che ha riscosso in america un grande successo ossia “Una Casa di Petali Rossi” di Kamala Nair.
La scrittrice è una ragazza americana di origine indiana. “Una casa di petali rossi” è il suo romanzo di esordio e racconta il viaggio in India della protagonista, Rakhee, alla ricerca delle proprie origini e dipinge con intima semplicità la vita, le tradizioni ed i segreti che la sua famiglia indiana ha nascosto dietro un misterioso giardino inaccessibile.
Il romanzo è stato molto apprezzato dai lettori americani (vedi Amazon http://amzn.to/kamalanaire Goodreads http://bit.ly/HqhMDP.) e recensito da importanti blog come Elle.com che dice:




“Leggere Una Casa Di Petali Rossi è un'esperienza indimenticabile: le protagoniste con i loro errori, i loro rimpianti, le loro paure e i loro segreti, lasciano il segno.”



Titolo: Una casa di petali rossi
Autore: Kamala Nair
Editore: Nord
Pagine: 384
Pubblicazione: 26 aprile 2012 
Prezzo copertina: 16,60 €
Sito Webwww.unacasadipetalirossi.it 
Pagina Facebookwww.facebook.com/unacasadipetalirossi

LA STORIA:È mattina presto quando Rakhee esce di casa, diretta all'aeroporto. Dietro di sé, lascia un uomo addormentato, un anello di fidanzamento e una lunga lettera. Ma soprattutto lascia un segreto. Un segreto che lei e la sua famiglia hanno custodito per anni. Un segreto che sembrava ormai sepolto sotto la polvere del tempo. 

Il segreto di Rakhee ha radici lontane ed è legato all'estate
 del suo primo viaggio in India, a un mondo illuminato da un 
sole accecante oppure annerito da cortine di pioggia, a una vecchia
 casa quasi troppo grande da esplorare, a cibi intensamente 
saporiti e colorati, a zie vestite con sari sgargianti, a cugine
 chiassose e ficcanaso, e a un giardino lussureggiante, nascosto
 dietro un alto muro di cinta...
Allora Rakhee era troppo giovane per sopportare il peso della

 sua scoperta, ma non è mai riuscita a dimenticarla e adesso,
 proprio mentre la vita le regala promesse di gioia, comprende
 che è arrivato il momento di dire la verità, anche se ciò significa 
perdere tutto, compreso l'amore. Tocca a lei abbattere le mura 
di quel giardino che la sua famiglia ha così caparbiamente difeso
Tocca a lei trovare la chiave per aprire la casa di petali rossi...
Come un prisma che riflette i colori, gli odori e i sapori delle 
emozioni, questo sorprendente romanzo dispiega le infinite 
sfumature dei sentimenti umani e le ricompone nella storia
 di Rakhee, per rivelare come sia sempre possibile spezzare
 le catene del passato e aprirsi con slancio a ciò che il futuro 
può offrire.



domenica 22 aprile 2012

Fiore di Scozia - Stefania Auci


Ambientato nella tenebrosa Scozia, il romanzo di Stefania Auci, “Fiore di Scozia”, è un romanzo che parla di storia: uomini, amore e guerra, un libro imperdibile per gli amanti del genere.




TRAMA:Scozia, 1745. 
Qualunque cosa accada, io ti aspetterò. Con questa promessa Deirdre ha detto addio ad Alexander alla vigilia della rivolta giacobita guidata da Carlo Stuart. La guerra, tuttavia, distrugge insieme ai sogni di indipendenza degli Scozzesi anche le speranze dei due innamorati. Tornato ad Aberdeen, Alexander scopre infatti che Deirdre ha sposato un altro uomo, il lealista Sean, e che ha reciso ogni legame con il passato. Ma è davvero così? Oppure è stata costretta a quelle nozze? Alexander si ritrova ad affrontare un nemico più insidioso di quelli incontrati sul campo di battaglia. E a combattere per la sua vita e per quella della donna che ama. 

PUBBLICATO DA: Harlequin Mondadori i Grandi romanzi storici


VOTO: 7 Scarso


GIUDIZIO: Come già ribadito milioni e milioni di volte sono una grande fan della Scozia, della sua storia, e della bibliografia che la riguarda. Cosi quando nel reparto usato della melbooks store mi sono trovata al 50% di sconto questo romanzo non ci ho pensato due volte a comprarlo.
Piena di aspettative ho cominciato a leggere questa storia e sono rimasta stupita della piacevole scorrevolezza. Tuttavia ci sono cose che non ho apprezzato molto, ossia la totale assenza del background. Per me la scrittrice poteva anche aver ambientata la storia in Svezia e non lo avrei capito.
Per me un paese come la Scozia va respirato in ogni pagina, influenzando anche le caratteristiche dei personaggi in quanto una cultura come la loro non lascia indifferenti le persone.
La guerra Inghilterra-Scozia viene trattata un po alla bellemeglio per non parlare di alcune vicende tra i personaggi stessi. Cioè prima li metti l'uno contro l'altro e poi risolvi un conflitto emotivo del genere in cinque minuti? mah, personalmente avrei fatto svolgere la vicenda in una maniera differente.
Comunque sia un sette scarso se lo merita perché la scrittrice ha fatto comunque un buon lavoro. Comunque sia complimenti alla bella copertina e al bel titolo che mi ha attirata come una mosca

sabato 21 aprile 2012

Corinna la regina dei mari - Kathleen Mcgregor

TRAMA: Oceano Atlantico, 1662.
Una giovane donna, vestita da uomo, ha deciso di solcare i mari, per sfuggire a un matrimonio combinato che la condannerebbe all’infelicità. Bellissima e indomabile, il volto incorniciato da una chioma rossa e selvaggia, tiene testa anche al più temibile dei corsari. Il suo nome è Corinna.
Nei burrascosi mari tropicali, pirati e corsari si contendono bottini e ostaggi in feroci assalti a qualunque nave abbia la sventura di incrociare la loro rotta. Non fa eccezione il vascello su cui è imbarcata Corinna. Rapita da un uomo spregevole, la donna rimpiange il giorno in cui ha lasciato la casa paterna. Ma quando ha ormai perso ogni speranza, durante un’incursione nelle prigioni in cui è stata rinchiusa, il famigerato corsaro Dorian O’Rourke la vede e la porta via con sé. Dapprima a fianco dell’affascinante uomo di cui si innamora, poi al comando di un veliero tutto suo, Corinna si trasforma in una vera regina dei mari un capitano temuto e rispettato da tutti.
Tra violente tempeste, arrembaggi e mille traversie, si snoda la storia d’amore e d’avventura di un’eroina fuori dagli schemi, pronta a combattere fino all’ultima goccia di sangue per la propria libertà, per i propri principi e per l’uomo che ama.

SAGA: Primo volume della serie dei "Corsari" finora composta da:
  1. Corinna
  2. Cuore pirata
  3. L'irlandese
PUBBLICATO DA: Leggereditore

VOTO: 7

GIUDIZIO: Corinna la regina dei mari è un libro lungo e corposo che di romance ha tanto e poco allo stesso tempo. La storia d'amore è importantissima ma a volte passa in secondo piano nascosta da scene avventurose che tanto si rifanno allo stile di Patrick O' Brian.
 Duelli, scontri, programmazioni di rotte e vita nei sobborghi pirateschi fanno parte di un romanzo che da proprio il senso dell'epoca in cui l'autrice vuole trascinarci.
La storia è fatta bene mi piace il personaggio maschile che è caratterizzato bene e che arriva a cambiare in maniera graduale senza passare all'antipodo di ciò che era in poche pagine (ammetto che questo è ciò che più mi da fastidio in un romance, ossia il fatto che il bello della storia da perfido e diabolico diventa docile come un cagnolino in qualche pagina).
Corinna invece non la trovo altrettanto affascinante sarà per il comportamento che ha avuto a fine libro..direi di più ma non voglio rovinarvi le scene finali.
Ciò che mi ha fatto abbassare il voto alla storia sono le scene del fratellastro di O'Rourke che sono di una noia mortale, sono arrivata a saltare a piedi pari tutte le scene in cui c'era lui i sopratutto perché  lo sviluppo della personalità all'interno della storia è a dir poco ridicolo. Ci sta che diventi un perfido bastardo dopo anni di prigionia e torture  trascorsi nel dolore e nella sofferenza e che questi si trasformino in odio che catalizzi verso quella persona  che credi responsabile di tutto quello che ti è accaduto ma proprio per questo non puoi cancellare tutto con un colpo di spugna tornando come se niente fosse a quello che eri prima e andiamo.

giovedì 19 aprile 2012

Premio strega 2012

Il vincitore del "premio strega" dello scorso anno è stato Edoardo Nesi con "Storia della mia gente" ora parliamo dei  candida di quest'anno che sono:

- Inseparabili. Il fuoco amico dei ricordi (Mondadori) di Alessandro Piperno
- Il silenzio dell’onda (Rizzoli) di Gianrico Carofiglio
- Qualcosa di scritto (Ponte alle Grazie) di Emanuele Trevi
- Così in terra (Dalai Editore) di Davide Enia
- Nel tempo di mezzo (Einaudi) di Marcello Fois
- La scomparsa di Lauren Armstrong (Fandango) di Gaia Manzini
- Il corridoio di legno (Voland) di Giorgio Manacorda
- La colpa (Newton Compton) di Lorenza Ghinelli
- La logica del desiderio (Giulio Perrone Editore) di Giuseppe Aloe
- Malacrianza (Nutrimenti) di Giovanni Greco
- La rabbia (Transeuropa) di Marco Mantello
- La sesta stagione (Cavallo di ferro) di Carlo Pedini
Dei 18 libri presentati inizialmente, sono stati quindi esclusi dalla dozzina:
- Amorino (Bompiani) di Isabella Santacroce
- La fame delle donne (Manni) di Marosia Castaldi
- Il vuoto intorno (Il foglio letterario) di Claudio Volpe
- Luna di notte (Gremese) di Amos Mattio
- L’ultima passeggiata (Mursia) di Gabriella Guidi Gambino
- Piccolo testamento (Laurana) di Gabriele Dadati

Lo ammetto non sono un amante degli autori italiani e non conosco nemmeno uno dei libri in palio quest'anno quindi chiedo a voi, QUALE LIBRO MERITA DI VINCERE IL PREMIO?

martedì 17 aprile 2012

"Cinder" Cronache lunari - Melissa Meyer

TRAMA:Cinder è abituata alle occhiate sprezzanti che la sua matrigna e la gente riservano ai cyborg come lei, e non importa quanto sia brava come meccanico al mercato settimanale di Nuova Pechino o quanto cerchi di adeguarsi alle regole. Proprio per questo lo sguardo attento del Principe Kai, il primo sguardo gentile e senza accuse, la getta nello sconcerto. Può un cyborg innamorarsi di un principe? E se Kai sapesse cosa Cinder è veramente, le dedicherebbe ancora tante attenzioni? Il destino dei due si intreccerà fin troppo presto con i piani della splendida e malvagia Regina della Luna, in una corsa per salvare il mondo dall'orribile epidemia che lo devasta. Cinder, Cenerentola del futuro, sarà combattuta tra il desiderio per una storia impossibile e la necessità di conquistare una vita migliore. Fino a un'inevitabile quanto dolorosa resa dei conti con il proprio oscuro passato.


PUBBLICATO DA: Mondadori pag. 394


VOTO: 7.5


GIUDIZIO: Dopo aver assistito alla terza e alla quarta guerra mondiale, i grandi continenti della Terra vivono finalmente un lungo periodo di pace. A Nuova Pechino, così come nel resto del mondo, gli uomini coesistono insieme agli androidi, macchine con la personalità a cui sono stati destinati quei compiti faticosi e meno dignitosi che, in un tempo lontano, erano gli umani a svolgere. Cinder, figlia adottiva in una famiglia composta da una matrigna e due sorellastre, è un cyborg. Lei non ricorda niente della sua precedente vita, nè dei suoi veri genitori o dell'Operazione che le ha regalato un corpo goffo e impacciato: una mostruosità, secondo la sua matrigna che non l'ha mai voluta, neppure quando, ancora bambina, era stata portata in quella casa, senza una spiegazione, da suo marito che successivamente era morto, lasciandola sola con due figlie da accudire ed il peso inutile di quell'essere che di umano aveva ben poco. Ora che Cinder è cresciuta, si guadagna la sua permanenza in quella casa facendo il meccanico alla bancarella del mercato. E la sua vita cambia nell'attimo in cui un affascinante giovane si presenta a lei con il suo androide da far riparare: è Kai, il figlio dell'Imperatore. Sotto gli occhi stupefatti della ragazza, la invita al ballo che si terrà di lì a breve, con la promessa di rivedersi prima per la consegna dell'androide, una volta pronto. Nonostante sappia che non potrà mai andarci perché la sua matrigna non glielo permetterà mai, Cinder inizia a fantasticare su una vita diversa, magari fra le braccia del suo Principe. Ma questo è solo un bel sogno, perché la realtà è ben diversa: lei è un cyborg e, quando Kai lo scoprirà, il suo iniziale accenno d'interesse svanirà come per magia. Tutto precipita nel momento in cui Peony, la sua sorellastra minore, contrae la letumosi, la terribile peste epidemica che sta decimando milioni di persone in tutto il mondo: a quel punto, accusandola di esserne la causa, la matrigna cede Cinder ad un laboratorio medico che effettua il reclutamento volontario per la ricerca del vaccino. Sotto la guida di un dottore un po' ambiguo, scoprirà così di essere immune alla malattia: sarà il suo sangue a salvare sua sorella e il padre di Kai, l'Imperatore, dal terribile male? O è qualcosa che è nascosto dietro il suo misterioso passato e l'operazione che l'ha trasformata in una macchina a dare una speranza all'umanità? Mentre il mondo attende una cura, un'altra oscura minaccia incombe: la temibile Regina Levana, sovrana della Luna, sta architettando un piano per dichiarare guerra alla Terra; e, oltre ad un esercito orribile e non umano, possiede l'arma che tutti i Lunari possono utilizzare: la capacità di penetrare nella mente di ognuno per indurre a credere una realtà che non esiste; anche la loro incredibile bellezza è tutta un'illusione, ma nessuno sembra capirlo, pur provando un oscuro e cupo presentimento di minaccia. Ma Cinder è diversa: su di lei, questo dono non ha effetto; ed è la sola che può rivelarlo al Principe Kai, intrufolandosi al ballo....
Cinder-Cronache Lunari di Marissa Meyer, primo romanzo di una trilogia, è una rivisitazione futuristica e fantascientifica della fiaba di Cenerentola; gli elementi ci sono tutti: la povera orfana, la matrigna cattiva e le sorellastre, il principe, un amore impossibile, ma vengono sviscerati dall'autrice con una fantasia innovativa che hanno trasformato una classica favola per bambini in un romanzo fantasy adatto anche agli adulti. La scrittura è scorrevole e piacevole, il contesto stuzzicante per l'immaginazione e la descrizione dei personaggi ben azzeccata; chiaramente, colei che suscita maggiore simpatia è Cinder che, pur incarnando alcuni elementi dello stereotipo della principessa delle fiabe, è una protagonista moderna: forte, temprata da una vita dura e faticosa, un po' mascolina e, soprattutto, sola; come sempre di più è solo l'uomo in un'era super tecnologioca.
Altro personaggio che mi ha intenerita è Iko, l'androide domestica unica amica di Cinder; e spero che l'autrice le abbia riservato una seconda possibilità, vista l'ingloriosa fine che le è stata destinata... Detto questo, non posso che consigliare questo romanzo a chiunque, da bambino, abbia amato la favola di Cenerentola e a chi ha voglia di un fantasy diverso, ma non troppo....






giovedì 12 aprile 2012

BANG BANG tutta colpa di un gatto rosso - Intervista a Viviana Giorgi

Oggi ospite del Blog c'è Viviana Giorgi autrice del libro "Bang bang tutta colpa di un gatto rosso" pubblicato in ebook dalla casa editrice online Emma books a soli 4,99 €.


TRAMA:Sì, è stata tutta colpa di un gatto rosso. Il mio. La bestia scappa dalla finestra a mezzanotte, e io mi butto in strada per recuperarlo, sexy come un sacco di patate, e incontro... l' uomo dei miei sogni, una specie di Marlboro Man che smonta non da cavallo, ma da una fiammante BMW.

In altre parole, il mio nuovo vicino di casa. Lui mi fissa perplesso e incuriosito e il colpo mi arriva subito, preciso, bang bang, dritto al cuore, come nella vecchia canzone dell'Equipe '84. Nick, si chiama Nick. Io Nora. Non può essere un caso, mi dico, e mi butto in questa storia, a testa bassa, senza sospettare in che pasticci mi ficcherò. Perché è ovvio che nella nostra storia si infilino altre persone, e tutte con qualcosa da dire o fare. Viola, un'adorabile bimba di otto mesi; Tommaso, il prof, egocentrico, bastardo seduttore cui l'ho giurata; un'orda di adorabili femmine folli che altro non sono che le mie amiche del cuoreCamilla, la disinibita, e un piccolo esercito di suocere, madri, padri, tate e… una nonna diabolica. E, come se non bastasse, c'è un romanzo rosa che aspetta di essere tradotto, uno strano borgo in piena Milano dove la gente sembra diversa e un po' pazza e, ahimé, c'è anche lei, Gabrielle, la stronza. Senza contare il gatto rosso.

Fra noi è stato come dice lui: tutto e subito. Appassionato, assoluto, prepotente. Intenso. Siamo precipitati uno nella vita dell’altra come due particelle subatomiche sparate da un acceleratore di protoni. Non abbiamo avuto scelta, non abbiamo potuto evitarci. La natura, o forse il caso, o forse una sconosciuta forza elettromagnetica, ha scelto per noi.
Non siamo amici. Non siamo fidanzati. Non siamo amanti. Non siamo niente se non vicini di casa. Eppure…



INTERVISTA ALL'AUTRICE:


1)Ti sei lasciata ispirare da qualcosa per scrivere questa storia? 
L’unica fonte di ispirazione è stata una piccolissima via privata, del tutto simile al borgo che descrivo nel romanzo, che si trova in zona Lambrate a Milano. Ci passavo davanti ogni sera portando fuori il mio adorato bassotto (non un gatto!) e ogni sera la storia che poi ho raccontato prendeva vita. Purtroppo nella realtà uno come Nick non l’ho mai incontrato lì intorno!
                       
 2) C'è qualche personaggio al quale ti sei più affezionata e se si per quale ragione?    
Guarda, io ho una predilezione per il personaggio di Piera, la salutista delle femmine folli. E’ solo un personaggio secondario, ma la amo. Perché è un’anima candida e generosa. E poi, naturalmente, adoro Red. Mi piacciono molto anche i tipini perfidi, in fondo…
                                              
3) A che tipo di pubblico lo consiglieresti? Un'amica su Facebook mi ha chiesto se poteva leggerlo alla figlia di sette anni per farla addormentare. Ho risposto un NOOOOO con venti O. Non c’è nulla di particolarmente spinto, ma è una storia d’amore, ed essendo tale ci sono scene d’amore fisico. Non amo chiudere la porta della camera da letto in faccia alla lettrice, così come non mi piace che me la si chiuda in faccia quando leggo un romanzo d’amore. A chi lo consiglierei? A chi non si vergogna di amare la commedia romantica e sentimentale, al cinema o in un romanzo o nella vita. Maschio o femmina, non importa. A chi sa apprezzare la leggerezza, che non sempre è sinonimo di superficialità, anzi…(ovviamente parlo in generale, non del mio romanzo).
                       
 4) Sei nuova al mondo della scrittura oppure hai gia pubblicato qualcosa?
Guarda, faccio la giornalista da trent’anni, ma non avevo mai scritto romanzi. Per il momento ho pubblicato due racconti romance storici sulla Writers’ Magazine e sulla Romance Magazine, con lo pseudonimo di Georgette Grig. Sono anche finalista del concorso Romance organizzato dalla RM con IRM, questo per dire che mi piace scrivere anche storici. Di contemporaneo se qualcuno ha voglia, si possono trovare dei racconti sul sito cui collaboro, La Mia Biblioteca Romantica (sempre come Georgette Grig).

 5) Hai sempre saputo che quello che volevi fare era scrivere? 
Come giornalista sì, come autrice romance solo da qualche anno. Sono molto contenta di averci provato, perché è la cosa più appagante e coinvolgente che per lavoro (o per diletto) si possa fare. Devo ringraziare Emma Books, che è una casa editrice nuova e vivacissima - nonché femminile e digitale come si definisce- che mi ha dato questa bellissima possibilità.
In ogni caso, ho deciso che non smetterò di scrivere, romance soprattutto. Mi piace proprio. E pensare che prima del 2008 questo genere quasi non lo conoscevo!
                                                                
               
6) c'è qualche altra opera in cantiere? 
Sto revisionando un regency e un vittoriano che manderò ad alcuni editori ( e quindi mi preparo ad una lunga attesa…) E poi, sto pensando a un altro romanzo contemporaneo che nella mia mente si sta sviluppando piuttosto bene. E con un eroe da sballo (se no, che eroe è?).
                                 

 7)Se dovessi riassumerti in una frase, quale sarebbe?
Devo crederci, devo crederci, devo crederci. Continuo a ripeterla, ma di solito non ci credo.           
           
 9) C'è qualche scrittore in particolare che consideri come un mentore? 
Non voglio fare nomi. Ma posso dirti che ci sono delle scrittrici romance italiane che hanno creduto in me fin dall’inizio e che mi hanno sostenuto ed aiutato con la loro forza e il loro affetto. Loro sanno di essere nel mio cuore e di avere la mia gratitudine.
                       
 10) Se potessi scegliere un libro tra quelli presenti in libreria,volando con la fantasia ovvio, quale vorresti aver scritto tu e che senti come tuo?
A questa domanda si risponde con un classico. Potrei risponderti “Orgoglio e Pregiudizio”(che adoro), ma ti dirò “Guerra e Pace”. E’ il romanzo che secondo me racchiude l’universo intero. Certo ci si mette un po’ a leggerlo…

Grazie Arianna per questa intervista. Credo di aver fatto nella mia vita di giornalista qualche centinaio di interviste (e ne faccio tante anche per La Mia Biblioteca Romantica), ma questa è la mia prima intervista. Oddio, ci ho pensato solo adesso.
      Grazie!!!

Grazie a te Viviana per la tua disponibilità e gentilezza.



ECCO IL BOOK TRAILER DEL LIBRO REALIZZATO DALL'AUTRICE