venerdì 14 dicembre 2012

Intervista a Roberto Fasano

Ho il piacere di ospitare nel blog Roberto Fasano autore di "Il talismano di Kyrien" trilogia fantasy con la quale fa il suo esordio nel mondo degli scrittori. Prima di pubblicare l'intervista ecco a voi la trama nella speranza che riesca a incuriosirvi.

TRAMA: Primo capitolo della trilogia dei prescelti di Egdænia (pronuncia “Egdenia”) Il Talismano di Kyrien è un fantasy di stampo classico che si ispira ai grandi del genere dei primi del Novecento. Nel mondo creato dall’autore ritroviamo infatti tutte le creature tipiche del fantasy “tolkeniano” come Nani, elfi, orchi, draghi ed un mezz’elfo come protagonista. Un romanzo avventuroso e di formazione in cui il giovane Kyrien Fenton si troverà a dover abbandonare il suo amato villaggio di Valkreet e le sua tanto care abitudini quando l’anziano elfo Tarniel coinvolgerà il pacifico mezzelfo in una missione che lo catapulterà in una di quelle avventure che suo fratello Welcar adora..
Una vicenda ricca di colpi di scena, in cui tutti i protagonisti trovano lo spazio di mostrare le mille sfaccettature caratteriali, con i propri pregi e i difetti, lasciando sempre l’impressione che nulla, in questo romanzo, sia lasciato al caso.


INTERVISTA


1 Da cosa è nata l'ispirazione per scrivere questa storia?
Ciao, e grazie per questa intervista. Come è nata l’ispirazione … innanzitutto devo ammettere di non aver avuto un’educazione classica, e che tutto speravo tranne che scrivere un libro. Poi, più o meno a metà del 2006, ci pensai seriamente e scoprii che scrivere fantasy mi veniva più semplice di quanto credevo. Ma la vera scintilla che mi ha portato a raccontare questa e altre storie è la necessità di tramandare, mettere nero su bianco i valori in cui credo, valori che spesso vengono sminuiti o persino dimenticati e che trovano nel fantasy in particolare terreno fertile (la lotta tra il bene e il male è solo uno dei più famosi).  

2 C'è qualche personaggio che ti sta particolarmente a cuore e viceversa un altro di cui è stato difficile scrivere?
Il personaggio che mi sta più a cuore è sicuramente Garia. Senza rivelare troppo della trama, Garia è la principessa di uno dei regni umani “liberi”. Come ci si può aspettare, il suo status le imporrebbe di rientrare in certi canoni di comportamento, ma il suo carattere glielo impedisce e cerca di emanciparsi il più possibile. Inizialmente non doveva essere un personaggio rilevante per la storia di questo romanzo e dei prossimi. Ma col passare del tempo, mentre la descrivevo e la raccontavo, mi sono reso conto della sua forza e del suo desiderio di rompere certi dogmi che impongono (anche lì purtroppo) un ruolo femminile marginale. E da femminista convinto non posso che ammirarla per i suoi sforzi.
Non ho avuto un personaggio difficile da scrivere o che mi stia “antipatico”.  Tutti hanno qualcosa che mi porta a rispettarli nelle loro posizioni, persino tra alcuni dei nemici dei protagonisti .

3 A chi consiglieresti questa storia?
A caldo direi a tutti, persino a chi non ama il fantasy o non lo conosce. Non è un romanzo impegnativo ma contiene comunque dei punti di riflessione interessanti. A freddo invece lo consiglio a tutti coloro che credono che il fine giustifichi i mezzi. Leggendo il libro sino alla fine si capirà che cosa intendo.

4 Cosa pensi che abbia il tuo romanzo in più che gli altri non hanno e che dovrebbe spingere i lettori a comprarlo e leggerlo?
A mio avviso il principale punto di forza del romanzo, e che credo lo distingua di più rispetto a tanti altri, è “l’umanizzazione” dei personaggi e il loro sviluppo psicologico attraverso l’intera storia. Non sono in tanti a fare un’operazione del genere. Il fantasy a volte ci mostra personaggi già forti e pronti ad affrontare pericoli che la maggior parte delle persone non correrebbe. Tutto il contrario dei personaggi di questo romanzo, Kyrien in primis. Ad ogni nuovo pericolo dubitano, si chiedono se sopravvivranno, se potranno tornare come erano prima di iniziare quest’avventura, e quando combattono spesso riescono a cavarsela solo con l’astuzia o con la fortuna. Le vittorie, le sconfitte, le tragedie e gli affetti inoltre cambiano il loro modo di vedere le cose. Bisogna ricordarsi che anche se possiedono spade magiche o magie in grado di ridurre in cenere plotoni di soldati, sono pur sempre esseri viventi in grado di pensare, di avere paura, di amare.

5 Hai già pubblicato qualche altro romanzo?
Sarò breve … no. Questo è il romanzo d’esordio.

6 C'è qualche ragione in particolare che ti ha portato a scegliere la casa editrice che farà uscire il tuo libro?
Ho scelto la Montecovello perché punta molto sul web per pubblicizzarsi, in un mercato dell’editoria che rende difficile l’inserimento delle case editrici medio-piccole. Inoltre il romanzo a breve sarà anche disponibile in versione e-book, così da rendere ancora più semplice trovarlo, leggerlo e farlo conoscere.

7 Dove è possibile reperirlo?
In teoria si può ordinare in tutte le librerie. Se così non fosse insistete con il libraio, e in caso rifiuti andate a cercare in altre librerie. Se nemmeno così riuscite a trovarlo, si può sempre ordinarlo tramite web (a volte con lo sconto) a questi indirizzi o cercandone altri scrivendo “Talismano di Kyrien Montecovello” su Google:

8 C'è qualche altro lavoro in cantiere?
Innanzitutto spero di riuscire a pubblicare i seguiti di questo romanzo (dovrebbero essere almeno due libri) di cui uno è già in pratica scritto. Inoltre sono ancora nella fase “brainstorming” di altri due libri che mi piacerebbe un giorno scrivere e pubblicare. Il primo, come questo, è ambientato in un mondo diverso dal nostro, ma a differenza di Egdænia non ci sono le creature classiche del fantasy come gli elfi o i draghi. Ci sono solo umani, ma alcuni di loro hanno poteri e capacità naturali che li distinguono, e per questo motivo, spesso, vengono ghettizzati e combattuti. Il secondo invece, più impegnativo, dovrebbe essere un’ucronia con risvolti fantasy e spirituali, con tematiche molto profonde.

9 Se dovessi riassumerti in una frase quale sarebbe?
Una sola frase è un po’ poco, ma direi che, soprattutto in questo periodo, la frase potrebbe essere questa: amo essere malinconico. Con i tempi che corrono è difficile non esserlo, ma ciò non sempre mi dispiace. Sono una di quelle persone a cui piacciono la pioggia e i temporali, per intenderci.

10  C'è qualche scrittore in particolare che consideri come un mentore?
Tolkien, lui in assoluto è in cima. Lo so che può sembrare banale per uno scrittore di fantasy rifarsi a colui che ha in pratica inventato il genere (almeno nella sua forma contemporanea), ma condivido in buona parte se non tutte le cose che ha scritto e diffuso, difendendosi spesso da chi le interpretava male: il valore della pace, il valore della libertà, lo spettro della tecnologia e dell’industria che divora ciò che c’è di bello nel mondo, e tanto altro. Ma alla fine tutti i libri che ho letto finora sono stati miei mentori, e scrittori come Ursula K. Le Guin con le “Cronace di Earthsea”, Cecilia Dart Thornton con “L’Albero di Ferro”, Philip Pullman con “Queste Oscure Materie” e Andrzej Sapkowski con le vicende dello strigo Geralt sono solo alcuni di quelli che hanno influenzato il mio pensiero e la mia scrittura.

11  Se potessi scegliere un libro tra quelli presenti in libreria,volando con la fantasia ovvio, quale vorresti aver scritto tu e che senti come tuo?
Temo di non poter rispondere. Libri che mi piacerebbe aver scritto ce ne sono, ma nessuno che riesca davvero a sentire “mio”. Nemmeno il libro che ho scritto lo sento davvero mio, perché tratta di eventi e di luoghi talmente grandiosi che mi sono sfuggiti di mano. Ormai l’universo che ho creato dentro e fuori Egdænia ha una vita a sé stante, fuori dal mio controllo.

Un diamante da Tiffany - Karen Swan


TRAMA: Cassie pensava di aver realizzato il suo sogno d'amore, sposando il suo primo fidanzato. Adesso, a distanza di dieci anni, si sente tra dita e a pezzi. Il suo matrimonio è in crisi, non ha un lavoro e nemmeno una casa: ha urgente bisogno di capire chi sia realmente e quale direzione prendere. È ora di voltare pagina e abbandonare la vita fin troppo tranquilla della campagna scozzese. Così decide di passare del tempo con ognuna delle sue migliori amiche, nelle tre capitali più glamour del mondo: New York, Parigi e Londra. In un viaggio ricco di sorprese e incontri inaspettati, dalle vetrine luccicanti della Fifth Avenue ai caffè sugli Champs Élysées, fino alle stradine colorate di Notting Hill, Cassie cercherà di scoprire quale sia la città su misura per lei. Sarà la magica scatolina blu di Tiffany a cambiare la sua vita per sempre?

PUBBLICATO DA: Newton Compton Editori, 506 pagine

VOTO: 7,5

GIUDIZIO: Si tratta di un bel romanzo rosa che si snoda  tra 3 che io adoro e che, forse, mi hanno fatto apprezzare ancora di più questo libro. Devo ammettere che ormai, da qualche tempo, non sono più molto attratta da questo genere di romanzi, infatti questo mi è stato regalato, ma non mi sono assolutamente pentita di averlo letto. 
La protagonista è una giovane donna alla quale si sgretolano tutte le certezze che aveva ricavato dai suoi dieci anni di matrimonio e, proprio da questo punto, inizia una storia avvincente e ricca di colpi di scena che porteranno Cassie, la protagonista, a dover affrontare e vivere situazioni particolari e molto carine. 
Il romanzo mi è piaciuto perché non l’ho trovato banale e simile a molte altre storie d’amore, la scrittrice è riuscita a catturare la mia attenzione grazie a tutte le avventure e i luoghi presentati durante la lettura. Inoltre il libro mi è sembrato ben scritto e strutturato in modo da non creare confusione nel lettore e quindi la lettura risulta scorrevole e piacevole.
Si si, ci voleva proprio una lettura del genere, e se vuoi saperne ancora di più, guarda la mia video-recensione! Ciao!


https://www.youtube.com/watch?v=NiuD5z26NUA&feature=relmfu


Recensione di: La farfilla



The young Victoria


Titolo originale: The Young Victoria

Regia di: Jean-Marc Vallée
Genere: Storico/drammatico
Paese e anno: Regno Unito/ USA, 2009
Momentum Pictures
Voto: 9

Fino a questo momento ho sempre considerato la Regina Vittoria come la più rigida e intransigente delle sovrane inglesi. Me la immaginavo avanti con gli anni, una figura piuttosto appesantita ma coperta fino all’ultimo centimetro da sobri e cupi abiti a lutto, intenta a far coprire per decenza anche le gambe dei tavoli.
Molti, moltissimi romanzi la descrivono, dettagliatamente o di sfuggita, in primo piano o relegata al suo ruolo storico; sia che si tratti di romance, di romanzi storici che (udite udite) di storie raccapriccianti legate a Jack lo Squartatore.
Ho fatto tutta questa introduzione per dire che mi ero formata un’idea un po’ parziale della donna che ha guidato il regno d’Inghilterra più a lungo di chiunque altro, salendo al trono poco più che adolescente. Ecco la motivazione per la quale ho deciso di scrivere del film “The Young Victoria”, perché, se i libri sono le ali della fantasia, tanto vale che posino su basi concrete se disponibili. Soprattutto quando queste basi narrano di una storia d’amore e devozione straordinari.
Questo film narra i primi tempi di regno della giovane Vittoria (Emily Blunt), imparentata con due zii sovrani e erede della corona di Gran Bretagna. Narra il suo difficile rapporto con la madre e Sir John, di quest’ultima consigliere e aggiungerei, manovratore, oltre che il suo matrimonio praticamente combinato con il giovane Albert di Saxon-Coburg Gotha (Rupert Friend). Il futuro principe Alberto.
Vediamo anche come la giovane si trovi contesa dalle ambizioni politiche di molti che contano di far leva sulla sua ingenuità e inesperienza per raggiungere i propri scopi, non ultimo Lord Melbourne (Paul Bettany) ma la vediamo anche uscire da queste macchinazioni indenne, solo più forte e più matura, come donna e come sovrana.
Il film ripercorre fedelmente le tappe e i momenti fondamentali della sua vita, così come cose di minore importanza, i dettagli, come l’interesse di Albert per le condizioni di vita del suo popolo, questo per dire che la ricercatezza dei dettagli e la ricostruzione delle situazioni sono stata attentamente studiati, anche in precisioni che lo spettatore può non cogliere.
Ho amato la forza dei personaggi, e li ho amati ancora di più dal momento che non sono solo personaggi, ma sono stati persone, che hanno agito come hanno fatto, non solo su carta o pellicola, ma nella vita reale, dove è molto più difficile recitare. Ma in particolare ho amato Victoria, la ragazzina, la donna, la sovrana, la donna innamorata. Per molti la grandezza del suo personaggio è legata alla grandezza del suo regno, al potere che ha stretto nelle sue mani, ma io ho amato, nel film e nella sua vita, la sua forza nell’abbassarsi ad offrire il proprio amore, a chiedere di essere amata. Questo fatto, da solo, sarebbe bastato a consacrarla eroina romantica, che poi lo abbia fatto davvero, non fa che rendere la storia più bella da studiare, specie se accompagnata dalla splendida colonna sonora.
Per una volta una grande storia d’amore, è stata parte della Storia.





domenica 2 dicembre 2012

Chocolat - Joanne Harris

TRAMA:Siamo a Lansquenet-sous-Tannes, un villaggio al centro della Francia, dove la vita scorre placida. Un po' troppo placida: sono rimasti soprattutto gli anziani - contadini e artigiani - mentre i giovani sono partiti verso la città. È una comunità chiusa, dominata con rude benevolenza dal giovane curato Francis Reynaud. È martedì grasso - una tradizione pagana avversata dalla Chiesa - quando nel villaggio arrivano Vianne Rocher e la sua giovane figlia Anouk. La donna è assai simpatica e originale, sexy e misteriosa, forse è remissaria di potenze superiori (o magari inferiori). Vianne rileva una vecchia pasticceria, ribattezzata La Celeste Praline, che ben presto diviene agli occhi del curato - un elemento di disordine. Anche perché Vianne non frequenta la chiesa e inizia ad aiutare chi si trova in difficoltà: il solitario maestro in pensione Guillaume, l'adolescente ribelle Jeannot, la cleptomane Josephine, l'eccentrica Armande. Ben presto il tranquillo villaggio diventa più disordinato, ribelle e soprattutto felice. E lo scontro tra Benpensanti e Golosi, tra le delizie terrestri offerte da Vianne e quelle celesti promesse da padre Reynaud, tra Carnevale e Quaresima, diventa inevitabile.

PUBBLICATO DA: Garzanti

VOTO: 7

GIUDIZIO: Nonostante abbia visto il film è stato  con piacere che ho letto questo libro regalatomi da un amico. La storia viene vista da due punti di vista, uno è quello di Vianne una "nomade" che insieme alla figlia si sposta di città in città di paese in paese senza mai mettere radici, fino a quando non giungono  a Lansquent piccolo paesino bigotto francese.
La storia è semplice, il libro ben scritto (anche se a volte la narrazione appare confusa quando  a parlare è il pastore), scorrevole, belle le parti in cui descrive il cioccolato e come prepararlo ti fa venire voglia di abbuffarti di dolci tuttavia non è coinvolgente e appassionante,  il romanzo è bello da leggere ma non si  viene assaliti da quella brama che ci spinge a girare una pagina dietro l'altra fino ad arrivare alla fine. Questo non significa che non ho provato gusto a leggerlo tutt'altro solo che non mi sono immersa nella storia al 100%

giovedì 15 novembre 2012

L'altra donna del Re - Philippa Gregory

TRAMA:Maria Bolena, la sorella più piccola e meno famosa della sfortunata Anna, racconta quindici anni della sua vita alla corte di Enrico VIII d'Inghilterra. Moglie a dodici anni, a quattordici diventa l'amante del re, sposato alla cattolica Caterina d'Aragona, e gli dà subito due figli, una femmina e un maschio. Intanto, dietro le quinte, ci sono gli intrighi di palazzo e i giochi senza scrupoli del padre, del fratello George che costringeranno Maria a mettersi da parte e cedere ad Anna il posto nel cuore del re. E per la Storia sarà solo la secondogenita, l'altra Bolena.

PUBBLICATO DA:Sperling & Kupfer 11,50 €; 657 pg

VOTO: 9

GIUDIZIO: L'altra donne del Re è un libro incentrato sul primo periodo Tudor, quello più importante con a capo della corte inglese Enrico VIII durante i suoi primi due matrimoni . L'anno di inizio della storia è il 1521 e a narrare i fatti è Maria, la Bolena meno famosa e sorella minore della ben più nota Anna Bolena che come sappiamo non ha fatto una bella fine.
Questo  è un romanzo storico piuttosto realistico e fedele ai fatti realmente accaduti anche se ovviamente qua e la sono stati aggiunti elementi o modificati particolari per rendere lo scorrere della narrazione più fluido. 
Devo ammettere che la Gregory non mi ha delusa anzi mi ha portata davanti una storia interessante, avvincente nonostante sapessi già come andavano a finire le cose. L'aver scelto Maria come narratrice è stata l'arma vincente perché ci ha permesso di entrare nelle stanze dei fratelli Bolena e ci ha mostrato chi in realtà era Anna, calcolatrice, furba ma una donna incredibilmente affascinante che per colpa della sua ambizione è finita a puntare troppo in alto utilizzando strade "non convenzionali" e che  alla fine l'hanno portata al patibolo. 
Maria ci mostra come a rendere Enrico VIII un Re così sanguinario e "folle" è stata la stessa Anna che ha poi dovuto pagare le conseguenze per le sue azioni.
Quello di Maria è un personaggio buono, anche se sottomesso al volere della famiglia Howard per gran parte della storia, ci si affeziona a lei anche se non sempre si condividono le sue azioni. Devo ammettere che il personaggio che maggiormente amato è quello di Caterina D'Aragona, donna umile ma regale, donna fedele e religiosa dalla ferrea volontà.
 Il romanzo si legge facilmente, non  ci si annoia mai anzi le pagine scorrono velocemente e si arriva alla fine con un senso di amarezza per il dover abbandonare quel mondo così ben descritto da riuscir quasi a vedere davanti ai propri occhi ogni singola scena e ogni singolo particolare.
Non potevo non dare un nove a questo libro e con piacere ho scoperto che vi è un "seguito" ossia "l'eredita della regina" in originale "the Boleyn Inheritance" incentrato sulla quarta e la quinta moglie di Enrico VIII".
Molto bella è anche l'analisi del personaggio dello stesso Re che subisce una trasformazione graduale, dall' uomo innamorato nonostante tutta della prima Moglie Caterina d'Aragona, fine letterato e sportivo fedele alla chiesa cattolica a folle spregiudicato fedele soltanto a se stesso e pronto a mandare a morte i suoi stessi amici, un uomo lasciatosi andare ai piaceri della vita trasformandosi al punto tale da diventare irriconoscibile.
Che aspettate a leggere questo libro???

lunedì 12 novembre 2012

Intervista a Francesca Verginella presentazione di "Luna"


Titolo: Luna
Genere: Fantasy
Casa editrice: libro pubblicato in formato e-book da Smashwords Editions                                   
Numero pagine:    variabile a seconda del formato, in genere intorno alle 520 pagine
Anno di pubblicazione: 2012
Codice ISBN:        9781301519231

SINOSSILuna nacque in una notte molto particolare, una notte importante. Importante per tutte le Famiglie, per tutti i Mondi. Non era infatti solo la vigilia del giorno in cui suo padre Ledon, generale dell’esercito di Deos, avrebbe condotto le truppe riunite di tutte le razza libere alla battaglia decisiva contro Cron: le stelle indicavano che quella notte sarebbe nata la prescelta.
Di tutto ciò però Narciso non conservava alcun ricordo conscio. La sua vita, la sua famiglia, il suo lavoro non avevano assolutamente nulla al di fuori dall’ordinario. Gli unici momenti fuori dagli schemi erano quelli passati con Ares, un amico che si dilettava a dipingere paesaggi fantastici, ma incredibilmente vicini a quelli che lei spesso vedeva nei suoi sogni. Fu in maniera brusca quanto improvvisa che un uomo, incontrato apparentemente per caso, le disse che l’ora era giunta, che doveva tornare, ricordare, abbandonare tutto, uccidere Narciso e far risorgere Luna.
Le parole dell’uomo, lacerandola dentro, riuscirono alla fine a convincerla a tornare a Solamia, il continente su cui era nata in un altro tempo, in un altro mondo.
Il ritorno non fu però affatto piacevole: la grande Deos, di cui le aveva parlato l’uomo, era in rovine, così come il resto di quella terra, caduta sotto il giogo di Cron. Cominciò a questo punto per Luna un difficile percorso alla riscoperta di sé stessa, dei suoi poteri e della sua coscienza.
Ad aiutarla in questa impresa ci sarà Arat, un giovane guerriero conosciuto tra i sopravvissuti alla guerra, ed un gruppo di “eroi” ed “antieroi” che si unirono a loro strada facendo.



UNA BREVE NOTA DALL'AUTRICE

Scrivo dall'età di 19 anni: il mio primo romanzo (il mio preferito) è stato un fantasy, pur non essendo io una grande lettrice di questo genere.
Poi sono venuti i corti ed altri romanzi che si ispirano alla vita contemporanea.
Ho partecipato a qualche concorso letterario, ma non ne ho vinto nessuno. Ho cercato allora di farmi conoscere dalle case editrici (grandi e piccole), anche passando per le agenzie letterarie. Le valutazioni erano solitamente buone, ma ho sempre rifiutato di pagare per essere pubblicata. Negli anni ho capito un paio di cose sull'editoria e così ho rinunciato.
Poi ho letto di Smashwords su un giornale ed ora sono qui, grazie anche a mio marito (perchè io e i computer veniamo da due Universi diversi, paralleli, che mai si incontreranno).
Ho altri romanzi che aspettano di essere completati ed ora ho trovato un nuovo stimolo per proseguire il mio lavoro. Spero vi piaceranno.


INTERVISTA

1 -      Da cosa è nata l'ispirazione per scrivere questa storia?

"Luna" è stata la prima cosa che ho scritto. Ero all'università, in una di quelle aule enormi con i gradoni che scendono verso la cattedra. C'erano 300 persone con me a seguire la lezione di chimica. Io, in vece di prendere appunti, ho scritto: "Era una notte buia e tempestosa". Ho riso e l'ho cancellato e poi ho cominciato a scrivere "Luna": è venuta così, come la leggete adesso. La considero la mia primogenita.

2 -      C'è qualche personaggio che ti sta particolarmente a cuore e viceversa un altro di         cui è stato difficile scrivere?

Ovviamente il mio cuore sta con la protagonista, Luna. Lei vuole darsi da fare per cambiare le cose, ma con la paura che il cambiamento alteri qualcosa nel profondo e con il timore di non riconoscersi. Lei è quello sono, quello che non voglio essere, quello che sarei se vivessi a Solamia. Il personaggio più difficile è stato il suo avversario. E' quello che è nato per ultimo nella mia testa e sono riuscita a definirlo a 360 gradi solo a metà della scrittura del romanzo. Non volevo fosse il classico cattivo dei fantasy o il male assoluto (tipo nel Signore degli Anelli). Lo volevo affascinante, pericoloso, interessante e potente.

3 -      A chi consiglieresti questa storia?

Sinceramente consiglierei questo romanzo ad un'ampia fascia di lettori. Gli adolescenti possono ritrovarsi nei dubbi di Luna e nel suo passaggio alla vita adulta lungo il suo viaggio avventuroso. D'altro canto i personaggi del romanzo non sono piatti o troppo semplici, anzi ho cercato di dargli una chiara caratterizzazione psicologica; allo stesso modo le situazioni sono "reali" e non stereotipate. Questo penso possa allettare anche lettori più "adulti". La trama è, penso, avvincente e non scontata e credo soddisferà tutti i palati, compresi quelli dei non cultori del genere.

4 -      Cosa pensi che abbia il tuo romanzo in più che gli altri non hanno e che dovrebbe      spingere i lettori a comprarlo e leggerlo?

Non assomiglia realmente ad altri fantasy già pubblicati. Pur non perdendo la sua natura di racconto fantastico, credo sia strutturato come un romanzo "vero", solo che tratta di una verità che esiste solo in quel mondo che si chiama Solamia.

5 -      Hai già pubblicato qualche altro romanzo?

Sempre su Smashwords (e su Amazon) ho pubblicato altri tre romanzi: "Hope, Alaska", un romanzo di narrativa contemporanea che narra la storia "romantica" di una vendetta femminile, perpetuata da una giovane talent scout americana moderna ed attuale; "Le Età di Mezzo", un romanzo incentrato sulla percezione dell'amore nel passaggio tra l'adolescenza e la vita adulta visto attraverso le storie parallele di due donne (madre e figlia) vissute a vent'anni di distanza; "Il Cerchio", un romanzo breve articolato in più racconti che ruotano attorno al tema del cerchio che analizza o, meglio, fotografa la situazione dell'uomo moderno e dei suoi valori. Ho pubblicato poi alcuni racconti: "La seconda Volta" (parabola di un giovane gangster); "La Discesa" (uno spin-off de "Il Cerchio"); Grigio (scritto contemporaneamente ed in parallelo a "Il Cerchio", con il quale condivide in parte alcuni personaggi e situazioni, anche se con finalità diverse). Come vedi non sono un'autrice di genere... scrivo seguendo l'ispirazione del momento.

6 -      C'è qualche ragione in particolare che ti ha portata a scegliere la casa editrice che   farà uscire il tuo libro?

Nei primi anni della mia carriera letteraria o provato a contattare varie case editrici "tradizionali", ottenendo però scarsi risultati: le case editrici maggiori non mi potevano prendere in considerazione in quanto non avevo alle spalle un'agenzia letteraria o un'adeguata presentazione; da quelle minori ricevevo spesso dei riscontri positivi seguiti però solo da proposte di pubblicazione a pagamento. Ho compiuto dei timidi esperimenti con delle agenzie letterarie ma il risultato non cambiava: continue richiese di denaro (che all'epoca, tra l'altro, non avevo). Negli anni successivi ho provato saltuariamente a sentire qualche nuova casa editrice, ma i risultati non cambiavano. Poi ho scoperto Smashwords, gli e-book e l'universo dell'autopubblicazione. Ho perciò pubblicato le mie opere con loro.

7 -      Dove è possibile reperirlo?

"Luna", come tutte le altre opere prima nominate, si possono acquistare su Smashwords (www.smashwords.com), su Amazon (.it e .com), su Kobo, su Diesel, su iToons di Apple, su Barnes and Nobles e nell'Ebookstore di Sony. Devo dire però che i prezzi variano un po' a seconda del distributore. Nella sezione libri del mio sito, www.lacasadifrancesca.it, si possono comunque trovare i link e le indicazioni necessarie.

8 -      C'è qualche altro lavoro in cantiere?

Attualmente, dopo una lunga pausa (dovuta alla nascita dei miei due bambini), sto ultimando la stesura di altri due romanzi, dai titoli provvisori di “Il Castello” (previsione 200-250 pagine) e “Draghi” (romanzo fantasy dalla lunghezza altamente incerta ma sicuramente “monumentale”). Sto inoltre lavorando alla stesura di un romanzo biografico ambientato durante la II Guerra Mondiale.

9 -      Se dovessi riassumerti in una frase quale sarebbe?

Sicura e piena di dubbi, pratica ma cervellotica, generosa ma scontrosa, gentile dentro ma burbera fuori... la contraddizione è il mio mestiere.

10 -    C'è qualche scrittore in particolare che consideri come un mentore?

Ho sempre amato leggere le sorelle Brönte, Tolstoj e Dostoevskij, ma non so se sono stata abbastanza brava da imparare qualcosa da loro.

11 -    Se potessi scegliere un libro tra quelli presenti in libreria, volando con la fantasia        ovvio, quale vorresti aver scritto tu e che senti come tuo?

Cime Tempestose. Il più bel libro di tutti i tempi, per me. Ma non riesco nemmeno ad immaginare di riuscire ad elevarmi a tali altezze.

domenica 4 novembre 2012

Alla fine del silenzio - Charlotte Link


TRAMA: Sono molti anni che tre coppie di amici tedeschi, Patricia e Leon, Tim ed Evelin, Alexander e Jessica, trascorrono le loro vacanze a Stanbury, nello Yorkshire, nella splendida villa ereditata da Jessica. Ciascuno di loro ama profondamente quel luogo selvaggio e romantico, dove per altro vissero le sorelle Brontë, e ciascuno lo considera un rifugio ideale dai problemi della vita quotidiana. Ma ben presto quell'oasi di pace e di serenità si trasforma in una prigione dove tensioni represse e odi sopiti finiscono per esplodere in un crimine spaventoso e agghiacciante che squarcerà la superficie della normalità, rivelando gli autentici rapporti che legano gli abitanti della villa. Con lo spirito di osservazione che la contraddistingue, Charlotte Link, ancora una volta, ci regala una storia di sentimenti e contrasti, contrapponendo la quiete idilliaca del paesaggio anglosassone ai tumulti e alle passioni, spesso distruttrici, dei suoi personaggi.

PUBBLICATO DA: TEA, 502 pagine

VOTO: 8

GIUDIZIO: La scrittrice ha avuto la capacità di catturare la mia attenzione fin dalle primissime pagine, nelle quali descrive luoghi e persone con accuratezza tanto che risulta quasi impossibile non figurarsele nell’ immaginario.
Mi è piaciuto molto come la scrittrice ha creato i profili di ogni personaggio del libro, e di come sia riuscita a intrecciarli fra loro creando una storia molto ben amalgamata e davvero ricca di colpi di scena.
La tranquillità che pervade la villa all’inizio del libro, viene stravolta in un susseguirsi di eventi che mi hanno tenuta incollata alle pagine. Tra l’altro è uno di quei generi di letture che mi piace molto perché la Link è stata in grado di incuriosirmi e mi ha “spinta” a voler risolvere il mistero che si cela nel libro.
Quindi io ho un giudizio più che positivo su “Alla fine del silenzio” e se volete dare un’occhiata, ho creato anche n video dedicato a questo libro.





RECENSIONE DI LAFARFILLA

Pasticci d’amore - Laurie Wonders

TRAMA: Per Elena la vita ha mille sapori da gustare e inventare ogni giorno. Pasticcera free lance per passione e single per scelta, dopo una delusione sentimentale, il fato le riserva una sorpresa quando Davide, gestore di un ristorante, appare sulla sua strada. La solarità della giovane donna si scontra subito con il cinismo e la riservatezza di un uomo dal misterioso passato artistico. Ma la sfida tra i due si gioca sul filo dell’ironia e il patto dell’amicizia, sottoscritto quasi per gioco, finirà per trascinarli in un vortice di emozioni che non saranno più in grado di controllare. Originale e divertente, Pasticci d’amore è una commedia moderna ricca di dialoghi vivaci, spassosi colpi di scena e golose citazioni gastronomiche. Non manca neppure il contorno con i personaggi secondari che insaporiscono il piatto principale: i soci d’affari e la ex di lui, la sorella sposata e la gatta di lei. In uno scenario che si sposta da Roma alle isole Eolie, sfiora Montecarlo, approda a Parigi e si conclude nella capitale, i due protagonisti affideranno il destino finale del loro amore al testo di una canzone scritta appositamente da lui per lei.

PUBBLICATO DA: Armando Curcio editore 2011 – pag. 225 - € 3,90 

VOTO:

GIUDIZIO:Pasticci d’amore è davvero una spassosa, piacevolissima commedia degli equivoci da leggere tutta d’un fiato. Il ritmo della storia e i dialoghi brillanti mi hanno tenuto incollata al pc, mi hanno fatto sorridere, mi hanno incuriosita. Le citazioni di torte e dessert rischiavano di farmi venire il diabete ma, scherzi a parte, ho apprezzato molto l’originale accostamento tra i dolcetti e le fantasiose teorie di fisiognomica inventate dalla protagonista. Adorabile anche la presenza di Luna, una gatta un po’ viziata e un po’ sensitiva, come tutti i felini. I protagonisti sono tutti da scoprire... Elena è una giovane donna moderna che si inventa un lavoro dal nulla, Davide invece nasconde un passato artistico che preferisce dimenticare. Il romanzo scorre leggero e fluido tra malintesi e segreti nascosti e poi rivelati. Il mio voto è un otto pieno perché l’autrice sa descrivere con tocco leggero i caratteri dei personaggi, anche quelli secondari, senza rinunciare all’introspezione e all’analisi psicologica. Insomma, nonostante la leggerezza della trama, non si rimane certo delusi per la mancanza di profondità, perché nulla è lasciato al caso e gli eventi si susseguono con una coerenza che a volte è carente in alcuni romanzi, specie nei romance. Avendo già letto anche “L’sola del destino” della stessa autrice, non mi aspettavo niente di meno, ma questo romanzo è più lungo, più intrecciato e naturalmente più goloso. Perciò, se volete godervi un po’ di relax appetitoso con una lettura scacciapensieri, vi consiglio vivamente questo pasticcio d’amore... 


ESTRATTO:In quella gelida mattina di febbraio l’autobus era in ritardo ed Elena ingannava l’attesa osservando le nuvolette di vapore acqueo che le uscivano dalla bocca come in un fumetto. Il freddo pungente, la pioggia ad intermittenza e l’auto dal meccanico parevano essersi alleati contro di lei per rallentare la sua consueta corsa quotidiana. Ma ci voleva ben altro per scatenare la reazione spazientita di un’inguaribile ottimista. A suo avviso, era sempre meglio industriarsi per trovare un rimedio invece di aspettare la classica manna dal cielo. E l’unica soluzione possibile era quella di ripiegare su un mezzo di trasporto alternativo. - Mi scusi, è libero questo taxi? – chiese avvicinandosi ad una vettura, nei pressi della fermata del pullman. - No, sono qui che mi riposo, – borbottò l’autista abbassando il finestrino e lanciandole un’occhiata ironica. La sua potenziale cliente si era infagottata in un pesante giaccone per proteggersi dal vento. Di lei si intravedeva solo la metà del viso lasciata scoperta dalla sciarpa e dal cappellino. - Buon riposo, allora! – replicò accennando l’intenzione di proseguire oltre. Se non avesse avuto tanta fretta di fare una consegna, sarebbe stato divertente ribattere a quel tipo in vena di battute ma ora non era proprio il caso. Lui alzò gli occhi al cielo come se volesse prenderla per un’idiota, poi scese dalla macchina e le aprì la portiera. - Dove la porto? – le domandò infine seriamente. - All’hotel Ribes, – rispose lei accomodandosi nel sedile posteriore e appoggiando accanto a sé la scatola che aveva in mano. - Se riesce ad arrivare in quindici minuti, le regalo un extra, – aggiunse. - Quindici minuti? E cosa dovrei fare? Volare? Dove crede di essere? Nel deserto australiano? Siamo a Roma. Il traffico non guarda in faccia nessuno. - Ma sì, lo so! Non sono una forestiera. Abito qui anch’io. Senta, lei è sempre così di buonumore? - Solo quando faccio un favore ad un amico, – bofonchiò. - Un favore? - Sì, il titolare della licenza di questo taxi è a letto con l’influenza e non voleva perdere qualche giorno di possibili guadagni, così si è rivolto a me e mi ha proposto di fare a metà. I soldi non bastano mai. - A chi lo dice! – approvò subito Elena togliendosi la sciarpa e svelando il suo simpatico viso dai lineamenti sbarazzini. Il riscaldamento all’interno dell’auto era confortante perciò si liberò anche del soprabito e del cappello. Ma l’autista sembrò non notare i suoi movimenti. - Allora, lei cosa fa in realtà, a parte i favori agli amici? – s’informò cercando di non distrarlo troppo dalla guida. - Gestisco un ristorante. - Ah, però! Che combinazione! Io sono una pasticcera free lance, nel senso che cucino dolcetti e li consegno agli alberghi e ai ristoranti che me li richiedono. È tutto regolare. Ho la partita iva, – snocciolò d’un fiato. – Le lascio il mio numero di cellulare, non si sa mai… Approfittando di una sosta ad un semaforo rosso, gli porse il suo biglietto da visita, a forma di crostata: Le dolci fantasie di Elena Sartinelli.


RECENSIONE DI EMMA 

martedì 23 ottobre 2012

La corporazione dei maghi - Trudi Canavan

TRAMAA Imardin è il giorno dell'Epurazione, l'appuntamento annuale durante il quale, su ordine del re, la Corporazione dei maghi scaccia dalla città vagabondi, mendicanti e tutti coloro che sono sospettati di procurarsi da vivere in modo criminoso. E, come ogni anno, gli abitanti dei quartieri poveri si radunano nella piazza del Nord, per protestare contro l'iniquo provvedimento, urlando la propria rabbia all'indirizzo del sovrano e lanciando sassi contro i maghi, i quali, però, essendo protetti da una barriera magica, ignorano altezzosamente quella rivolta. Tutto sembra svolgersi secondo un triste ma collaudato copione; poi, d'un tratto, una pietra manda in frantumi la protezione e ferisce un mago. Tra l'esultanza della folla e lo sgomento dei maghi, viene subito individuata la responsabile dell'incredibile gesto: è Sonea, una giovane orfana, che subito dopo fugge via, spaventata. Ma la Corporazione dei maghi non può permettere che qualcuno dotato di un simile potere sfugga al loro controllo e mette a soqquadro i bassifondi in cerca della ragazzina, per convincerla a unirsi a loro e a sottoporsi al necessario addestramento, in modo che impari a controllare la magia e non sia più un pericolo per se stessa e per chi le sta intorno. Tuttavia, all'interno della Corporazione, c'è anche chi trama per sfruttare Sonea e raggiungere così i suoi scopi malvagi...

PUBBLICATO DA: TEA libri -  € 9,90

VOTO: 6

GIUDIZIO: Sono rimasta un bel po' delusa da questo fantasy, mi aspettavo di  meglio  sopratutto perché la fama precede questo libro. 
Quella che mi sono trovata davanti è una storia molto young adult per ragazzini, la trama è semplice, lineare e un po' banalotta. Si regge su una storyline inesistente dalla quale la protagonista femminile ne esce un bel po' odiosa e ottusa. Mai un attimo in cui si rimaneva col fiato sospeso, mai quella voglia morbosa di sfogliare una pagina dietro l'altra nel tentativo di divorare velocemente la storia. Fondamentalmente questo libro rappresenta per me un grande sbadiglio. Non che sia scritto male, anzi la scrittura in sé è scorrevole è solo che manca di sostanza.
Si capisce sin dall'inizio  quello che sarà lo svolgimento e dove la scrittrice vuole andare a parare l'unico motivo per il quale lo promuovo dandogli un sei è perché ho preso in considerazione il fatto che molto probabilmente si rivolge a un pubblico molto giovane (chissà se lo avessi letto a quindici anni magari lo avrei gradito).
Questo è il primo libro di una serie composta da tre romanzi e nonostante la recensione negativa non nascondo che ho già letto il secondo volume e ho il terzo sul comodino anche perché essendo i libri del mio ragazzo non ho dovuto sprecare un solo euro (e anche perché ammetto di essere influenzata dal fatto che ho letto il romanzo a Parigi e ho nostalgia)

venerdì 19 ottobre 2012

Il gioco dell' angelo - Carlos Ruiz Zafon,


TRAMA:Nella tumultuosa Barcellona degli anni Venti, il giovane David Martín cova un sogno, inconfessabile quanto universale: diventare uno scrittore. Quando la sorte inaspettatamente gli offre l'occasione di pubblicare un suo racconto, il successo comincia infine ad arridergli. È proprio da quel momento tuttavia che la sua vita inizierà a porgli interrogativi ai quali non ha immediata risposta, esponendolo come mai prima di allora a imprevedibili azzardi e travolgenti passioni, crimini efferati e sentimenti assoluti, lungo le strade di una Barcellona ora familiare, più spesso sconosciuta e inquietante, dai cui angoli fanno capolino luoghi e personaggi che i lettori de "L'ombra del vento" hanno già imparato ad amare. Quando David si deciderà infine ad accettare la proposta di un misterioso editore - scrivere un'opera immane e rivoluzionaria, destinata a cambiare le sorti dell'umanità -, non si renderà conto che, al compimento di una simile impresa, ad attenderlo non ci saranno soltanto onore e gloria.

PUBBLICATO DA:Mondadori (2008) – 466 pp.

VOTO: 8

GIUDIZIO:Il romanzo è ambientato nella Barcellona degli anni venti e narra la storia di David Martin, un giovane apprendista giornalista che sogna di diventare un vero scrittore. Rimasto orfano fin dall’infanzia, David viene protetto dal conte Vidal, un nobile mafioso che gli fa da padrino e lo protegge dalle insidie della vita. Grazie all’aiuto di Vidal, David riesce a pubblicare il suo primo racconto sul giornale locale presso cui lavora. Visto il successo ottenuto Vidal parla con due editori, Barrido ed Escobillas, e procura un nuovo lavoro a David: un contratto coi due loschi editori per pubblicare sotto pseudonimo una serie di racconti pagati un tot a pagina. David ovviamente accetta con entusiasmo la proposta, attratto dalla possibilità di realizzare il suo sogno e dall’opportunità di guadagnare denaro. Così si trasferisce in una casa tutta sua e si dedica a tempo pieno alla scrittura. Ben presto però la sua attività lo assorbirà totalmente, portandolo a trascurare la sua vita sociale e la salute. Un giorno, in preda a forti attacchi di mal di testa si decide a recarsi dal medico il quale gli diagnosticherà un tumore al cervello e un’aspettativa di vita di un anno. Quando tutto sembra ormai perduto, David entrerà in contatto con un personaggio alquanto misterioso, un certo sig. Corelli, editore di Parigi, che lo vuole ingaggiare per scrivere un libro alquanto particolare. David però è legato al contratto con Barrido ed Escobillas, e quando i due scompaiono misteriosamente inizia ad intuire che qualcosa non quadra.
Una storia coinvolgente, un misto tra amicizia, amore, thriller e magia; una storia che cattura e incuriosisce fin dalle prime pagine. Questo libro mi è stato regalato e l’ho apprezzato moltissimo sia per la forma scorrevole con cui è scritto, sia per il contenuto davvero magico. Zafon, attraverso David, narra la sua passione per i libri e da vita ad una serie di personaggi unici che circondano il lettore e lo accompagnano in un intrigo davvero eccezionale.
Consiglio la lettura a coloro che apprezzano i generi misti: il romanzo mischia le vicende amorose di David, con le vicende legate al misterioso editore parigino Corelli. David è combattuto tra l’amore per Cristina che non può avere, e la passione per Isabella, l’apprendista scrittrice nonché collaboratrice domestica. Ma David è anche alle prese con una vicenda losca in quanto è sospettato di aver eliminato i due editori Barrido ed Escobillas. Insomma è difficile classificare questo romanzo in un unico genere. Di sicuro è una storia coinvolgente ma senza un lieto fine, tuttavia questo rientra nel clima del romanzo che diversamente sarebbe risultato troppo mieloso o banale; pertanto concordo con Zafon sul modo di terminare il romanzo con un finale che lascia con l’amaro in bocca.





Affari d'amore - Patrizia Violi

TRAMA:Tre generazioni di donne disposte a tutto per vivere nel lusso.
La nonna, Beatrice, reginetta di bellezza d’antan, è la matriarca e con il suo carattere volitivo e cinico detta legge. Ha addomesticato figlia e nipoti al credo di famiglia: meglio non lavorare ma cercare uomini da compiacere e sfruttare. Relazioni senza emozioni e sentimenti per non rischiare di perdere il controllo e di conseguenza anche le entrate.
Isabella, la figlia, ex modella, è mantenuta da un ricco e vecchio fidanzato.
Mentre Angelica, la primogenita, facendo la ragazza immagine, si è accasata con un uomo che ha il doppio della sua età ma un bel conto in banca.
Poi c’è Viola, la sorellina di sedici anni che arrotonda mettendo foto hard sul web.
Le protagoniste di questa storia non si dolgono della loro condizione perchè si considerano emancipate: strumentalizzare gli uomini è un esempio di parità o forse anche di superiorità. Infatti entrambi i soggetti sono consapevoli dell’accordo su cui si basa la relazione: donne trofeo in cambio di un reddito sicuro.
Ma un giorno irrompe un elemento destabilizzante: una delle ragazze si innamora. Il suo cuore congelato dal cinismo delle regole di famiglia comincia a sciogliersi per un bel barista, giovane e spiantato. Uno scandalo per mamma e nonna, che non tollerano questo sciagurato cambiamento di rotta e tentano in ogni modo di riportarla sulla «retta» via. La ragazza abdicherà nel nome dell’interesse famigliare o si toglierà gli anelli di Pomellato per preparare insalate nel bar del suo amore?

PUBBLICATO DA: Baldini & Castoldi

VOTO: 8

GIUDIZIO: Devo dire che sono stata piacevolmente colpita da questo libro che nella sua semplicità ha catturato la mia attenzione. La storia è a volte divertente e  a volte superficiale ma alla fine mostra un processo di crescita che ti fa immedesimare nella protagonista principale: Angelica.
Vediamo coperte tre generazioni; quella di Beatrice,la nonna che ha dato il via a questo stile di vita delusa dall'unica vera storia d'amore della sua vita, quella di Isabella donna over quaranta, figlia di Beatrice, la madre di quella che è poi la protagonista principale Angelica  e che ha deciso di seguire la madre in tutto e per tutto e Angelica, giovane ragazza molto bella che dopo aver intrapreso la  stessa vita della madre e della nonna, comincia a desiderare di più di una  relazione di convenienza.
Che dire, la narrazione è molto scorrevole, una pagina tira l'altra; la storia è ben scritta e spinge il lettore a crearsi un opinione. Qui si respira l' aria viziata di un mondo fatto di opportunismo e dove le belle donne fanno di tutto per vivere nell'agiatezza a scapito del riccone di turno pronto a soddisfare ogni loro capriccio (alla faccia dell'emancipazione).
Insomma qui si vedono lette, in modo originale, le vicende di un mondo che tutti conosciamo bene ma che infondo è ben lontano dalla vita quotidiana dove ci si lega a una persona per amore e non per soldi.
La storia non termina con un vero e proprio lieto fine ma lascia spazio all'immaginazione del lettore. L'unica pecca che  posso dare a questo romanzo è che all'inizio della narrazione sono stata spiazzata dalla scelta della scrittrice di raccontare al tempo presente la maggior parte della storia.

giovedì 13 settembre 2012

Intervista a Patrizia Violi

Oggi ho il piacere di ospitare sul blog l'intervista di Patrizia Violi autrice di Love.com e Affari d'amore e che è stata così gentile da inviarmi una copia del suo romanzo che a breve recensirò.

TRAMA:Ci sono i giornalisti di serie A e giornalisti di serie B. Il fidanzato di Elisa Martini, inviato di un grande quotidiano, appartiene ovviamente alla prima categoria: sempre in viaggio e sempre pronto a saltare nel letto di qualcun’altra. Elisa invece è in B, cronista frustrata in un settimanale. Ma anche per lei sembra arrivare la grande occasione: lo scoop su un fattaccio di “nera”. Una velina ha aggredito a martellate la moglie del suo amante, noto attore di soap. Elisa deve sconfiggere i colleghi più agguerriti e aggiudicarsi a tutti i costi il memoriale della ragazza. Per farlo tenterà ogni strada. E nei momenti più duri avrà anche una grande e “perversa” tentazione: mollare tutto, fare la moglie e sfornare qualche marmocchio. Perché proprio ora, il primo grande amore della sua vita, un americano che vive a Londra, dopo sei anni di silenzio è ricomparso improvvisamente via email e tenta di riagganciarla.


TRAMA:Tre generazioni di donne disposte a tutto per vivere nel lusso. La nonna, Beatrice, reginetta di bellezza d’antan, è la matriarca e con il suo carattere volitivo e cinico detta legge. Ha addomesticato figlia e nipoti al credo di famiglia: meglio non lavorare ma cercare uomini sponsor, da compiacere e sfruttare. Relazioni senza emozioni e sentimenti per non rischiare di perdere il controllo e di conseguenza anche il reddito. Isabella, la figlia, ex modella, è mantenuta da un ricco e vecchio fidanzato. Mentre Angelica, la primogenita, facendo la ragazza immagine, si è accasata con un uomo che ha il doppio della sua età ma un bel conto in banca. Poi c’è Viola, la sorellina di sedici anni che arrotonda mettendo foto hard sul web. Con qualche inevitabile rinuncia, dovuta alla crisi, la vita di queste donne trascorre secondo la consolidata routine fra shopping, beauty farm e sesso a comando. Ma un giorno irrompe un elemento destabilizzante: Angelica si innamora. Il suo cuore congelato dal cinismo delle regole di famiglia comincia a sciogliersi per un bel barista, giovane e spiantato. Uno scandalo per mamma e nonna, che non tollerano questo sciagurato cambiamento di rotta e tentano in ogni modo di riportarla sulla «retta» via. La ragazza abdicherà nel nome dell’interesse famigliare o si toglierà gli anelli di Pomellato per preparare insalate nel bar del suo amore?



INTERVISTA ALL'AUTRICE


1 Da cosa è nata l'ispirazione per scrivere questa storia?
Nella vita mi è capitato di incontrare alcune famiglie in cui gli uomini erano comparse se non addirittura inesistenti, insomma, nel bene e nel male, erano le donne a essere al comando. Un paio di questi matriarcati mi hanno particolarmente colpito perchè queste donne usavano gli uomini come fonte di reddito, insomma, ci siamo capite...gli uomini erano polli da spennare. Poi quando i fatti di cronaca dello scorso anno, hanno cominciato a raccontare le vicende delle Olgettine e sono state pubblicate le intercettazioni dei parenti avidi che, invece di scandalizzarsi, incitavano le figlie a chiedere sempre di più, l'ispirazione è stata completa e ho iniziato a scrivere. 



2 C'è qualche personaggio che ti sta particolarmente a cuore e viceversa un altro di cui è stato difficile scrivere?
La storia può essere letta anche come un percorso di maturazione della protagonista, Angelica che ha 22 anni e inizialmente è totalmente succube delle idee della madre e della nonna, poi riesce a crescere ed avere il coraggio di perseguire la propria felicità. Quindi lei è senz'altro il mio personaggio preferito, poi all'opposto la figura della nonna, cinica e cattiva, è stata molto divertente da scrivere. Inventandola ho sviscerato il peggio di me! 


3 a chi consiglieresti questa storia?
A tutte le ragazze che hanno un animo romantico ma anche a quelle che sono un po' stanche del mondo fasullo dove conta più l'apparire che la sostanza delle persone. A quelle che hanno il coraggio e la voglia di darsi da fare e non cedono alla tentazione di prendere delle scorciatoie. Ma è piaciuto anche a donne meno giovani che comunque continuano ad aver voglia di sognare e a cui piace farsi trascinare in una storia d'amore.


4 Cosa pensi che abbia il tuo romanzo in più che gli altri non hanno e che dovrebbe spingere i lettori a comprarlo  e leggerlo?
Uno dei complimenti che ho più apprezzato dalle mie lettrici è che  Affari d'amore riesce a farsi leggere tutto d'un fiato perchè la storia cattura, diverte perchè è scritto in uno stile ironico, ma fa anche riflettere, affrontando dei temi che sono anche piuttosto difficili. Insomma fa ridere e ma commuove anche. Cosa volete di più?

5 Hai già pubblicato due romanzi "una mamma da URL" e "Love.com" cosa c'è di diverso e nuovo in questa storia, ti senti cambiata come scrittrice?
Ogni storia che ho raccontato è stata più difficile da scrivere rispetto alla precedente, può significare che mi stia rimbambendo, ma preferisco essere ottimista e pensare che sia invece perchè ho cercato di approfondire di più la psicologia dei protagonisti per descriverli meglio e renderli più credibili e coinvolgenti per chi mi legge.



6 c'è qualche ragione in particolare che ti ha portata a scegliere la casa editrice che farà uscire il tuo libro?
Il processo che mi ha portato a pubblicare è stato lungo e diciamo pure anche doloroso, nonostante sia giornalista non avevo agganci nel mondo dell'editoria, ho avuto vari rifiuti per Love.com e quindi mi ero un po' demoralizzata e pensavo di lasciar perdere. Poi attraverso il mio blog, extramamma.net ho conosciuto, via mail, una ragazza che lavorava al sito del mio futuro editore. Ci siamo incontrate per un panino e lei mi ha detto che se volevo poteva presentarmi in redazione. Ho deglutito, pensando "questa persona me l'ha mandata il cielo". Poi ho risposto che mi avrebbe fatto piacere, così ho conosciuto la mia futura editor ed è nato "Una mamma da URL", uscito due anni fa, è andato bene e mi hanno chiesto di scrivere una storia di sentimenti, appunto "Affari d'amore". Intanto Love.com è diventato un ebook della collana Emmabooks.


7 Dove è possibile reperirlo?
Si può comprare nelle maggiori librerie, su tutte quelle on-line e in versione ebook su Ibs, Amazon, i-Tunes.


8 C'è qualche altro lavoro in cantiere?
Vorrei scrivere un'altra storia d'amore: una mia amica mi ha raccontato una cosa veramente struggente di una sua zia che ha abbandonato tutto per amore, ho pensato questa me la segno e la riciclo...scherzi a parte, decisamente qualcosa di rosa!


9 se dovessi riassumerti in una frase quale sarebbe?
Non mi sono mai presa troppo sul serio!


10  C'è qualche scrittore in particolare che consideri come un mentore? 
La capostipite della nuova letteratura rosa per me è stata l'autrice de "Il diario di Bridget Jones", peccato che dopo il successo planetario sia sparita nel nulla.


11  Se potessi scegliere un libro tra quelli presenti in libreria,volando con la fantasia ovvio, quale vorresti aver scritto tu e che senti come tuo?
Se avessi scritto Jane Eyre non sarebbe stato niente male!