domenica 27 agosto 2017

Una sera a Parigi - Nicolas Barreau

TRAMAIn una piccola strada di Parigi, percorrendo rue Bonaparte fino a scorgere la Senna e girando due volte l’angolo, si trova un luogo incantato: il Cinéma Paradis. È questo il regno di Alain Bonnard, l’appassionato e nostalgico proprietario del locale. Ed è qui che ogni mercoledì, al secondo spettacolo, va in scena Les amours au Paradis, una rassegna dei migliori film d’amore del passato. In quelle sere il Cinéma Paradis è avvolto da una magia particolare: regala sogni, come recita il poster appeso in biglietteria, sopra alla cassa antiquata. La piccola folla di habitué si abbandona volentieri sulle vecchie poltroncine di velluto per farsi rapire dal fascino del grande schermo. Ma da quando al secondo spettacolo partecipa anche una certa ragazza, è Alain a sognare più di tutti. Cappotto rosso, sorriso timido, siede sempre nella stessa fila, la numero diciassette. Poi, non appena in sala si riaccendono le luci, si allontana solitaria nella notte parigina. Chi è? E qual è la sua storia? Finalmente Alain trova il coraggio di invitarla a cena. È una serata perfetta e in più, poco dopo, accade un altro fatto eccezionale: un famoso regista americano annuncia di voler girare il suo prossimo film proprio dentro al Paradis, con protagonista la bellissima e inavvicinabile Solène Avril. Non solo Alain potrà conoscere una vera star, ma all’improvviso il minuscolo cinema, in perenne lotta per la sopravvivenza, registra ogni sera il tutto esaurito. Alain è fuori di sé dalla gioia. C’è solo una cosa che lo preoccupa: proprio quando va tutto a gonfie vele, la misteriosa ragazza con il cappotto rosso sembra scomparsa dalla faccia della terra. Che sia solo una coincidenza?

PUBBLICATO DA: Feltrinelli, pg 256; € 7,65 - Disponibile in Audiobook Audible


VOTO: 6,5/10

DELL'AUTORE:

Con te fino alla fine del mondo
La ricetta del vero amore
Il caffè dei piccoli miracoli
Parigi è sempre una buona idea
Gli ingredienti segreti dell'amore


RECENSIONE:

Ho opinioni contrastanti riguardo questo libro. Di certo non è la prima opera che leggo dell'autore, al quale mi sono, per così dire, affezionata amando molto Parigi, protagonista di quasi tutti i suo testi.
La storia è scritta bene, molto bene. Il ritmo è discorsivo e ci sono ottimi spunti creativi all'interno.
Quello che non mi è piaciuto è di base la caratterizzazione del protagonista, il quale ha il profilo che sembra quasi combaciare con quello di uno stalker alle prime armi.
Per farla breve, Alain è il proprietario del cinema Paradis (ndr leggi trama sopra). Qui vede ogni mercoledì sera una ragazza col cappotto rosso che esteticamente lo prende molto. Essendo lui un sognatore e un profondo romantico, possiamo quasi dire un sostenitore inconscio dell'odierno Sturm un drang, fa grandi sogni ad occhi aperti riguardo la ragazza e quello che potrebbe essere in potenza, ma che ancora non sa se effettivamente è in atto (ma sì citiamo Aristotele Why not?).
Finalmente, spronato dal suo amico astrofisico, il quale è ovviamente molto pragmatico per natura, finalmente chiede alla ragazza di uscire, si incontrano, si piacciono e si baciano.
Ovviamente Alain è felice di quello che sta accadendo e senza scambiarsi, cognomi, numeri di cellulare o altro, presi entrambi dalla foga romantica, si danno appuntamento per il mercoledì successivo sempre al cinema Paradis.
Da qui parte la vera narrazione del libro. Per cause sconosciute Melanie (nome della ragazza) non si presenta al cinema come promesso. Non si fa più vedere nè sentire.
Il povero Alain, tuttavia, non si dà per vinto e inizia a stalkerare la ragazza attuando piani a dir poco da denuncia pur di rintracciarla, decantando un amore profondo che per lui è incontenibile e che non riesce a dimenticare (dopo solo un appuntamento?). La linea tra amore e ossessione  dimostra così di essere molto sottile e facilmente valicabile.
Sarebbe stato interessante se l'autore avesse esplorato quest tipologia di sentimenti in maniera approfondita, ma mi rendo conto che questo vuole essere un libro romantico, privo di qualsiasi tono dark che in realtà connota l'anima di ognuno di noi.
Parigi, terza protagonista del romanzo viene come sempre presentata e  descritta molto bene.
Si riesce a immaginare perfettamente Alain camminare per le strade della città dell'amour, respirarne l'aria, immaginando di essere lì accanto a lui.
L'autore comunque ha uno stile narrativo sempre molto piacevole e ben sviluppato ed è per questo che comunque non mi sento di dare meno della sufficienza.
Probabilmente continuerò a comperare i libri di sua pubblicazione, così da potermi immergere nuovamente nell'atmosfera francese.






venerdì 18 agosto 2017

L'informatore - John Grisham



“un giro di corruzione incredibile, e con gente davvero cattiva che non ci penserebbe due volte a ficcare uno o due proiettili in mezzo agli occhi miei, vostri, del mio cliente, o di chiunque faccia troppe domande”.
TRAMA: Lacy Stoltz da nove anni lavora come investigatrice presso una commissione in Florida che si occupa della cattiva condotta dei giudici. È un avvocato, non un poliziotto, e ha a che fare perlopiù con denunce per violazioni minori. Ma un giorno le si presenta un caso di corruzione. Un avvocato radiato dall'albo tornato a lavorare con una nuova identità – ora si fa chiamare Greg Myers – sostiene di sapere dell'esistenza di un giudice che ha rubato più soldi di tutti i giudici corrotti d'America messi insieme. Qual è la fonte dei suoi guadagni illeciti? A quanto pare ha avuto a che fare con la costruzione di un grande casinò sulle terre dei nativi americani. La mafia locale ha finanziato il casinò che ora frutta una cifra molto consistente di denaro ogni mese. Il giudice se ne prende una parte e finge di non vedere, favorendo con le sue sentenze l'organizzazione criminale. È sicuramente un ottimo affare: tutti fanno soldi. Ma Greg Myers vuole fermarli. Il suo unico cliente è un informatore che conosce la verità e vuole spifferare tutto per riscuotere milioni di dollari, come prevede la legge della Florida. Ed è così che Greg e Lacy si incontrano. E lei sospetta immediatamente che questa faccenda possa essere davvero pericolosa. Ma pericolosa è un conto, mortale è un altro.

PUBBLICATO DA: Mondadori (2016), 332 pp. - 22,00 €

VOTO: 9/10

RECENSIONE:
Claudia McDover è una giudice stimata dai suoi elettori che l’hanno riconfermata più volte nel suo ruolo, dirige il suo tribunale con impegno e professionalità e la sua carriera non è mai stata oggetto di attenzioni da parte della CDG, la Commissione Disciplinare Giudiziaria, che si occupa di indagare sulla condotta dei giudici. Claudia ha costruito negli anni la sua immagine impeccabile, a partire dal momento in cui qualcuno ha deciso di finanziare la sua campagna elettorale per avere una pedina all’interno del sistema.

La “Mafia della Costa” è una piccola organizzazione criminale che agli inizi della propria attività, negli anni sessanta, era dedita principalmente al contrabbando di alcol, prostituzione, scommesse, furti di auto e lavoretti simili. Negli anni ottanta allargarono il loro giro d’affari scoprendo il fascino delle truffe immobiliari, e del traffico di cocaina in Florida. Tutto sembrava andare a gonfie vele per la banda, fino a quando uno dei due fratelli ai vertici dell’organizzazione rimase ucciso. A quel punto la banda si innamorò dell’idea dei casinò nei territori indiani.
Negli Stati Uniti le tribù di nativi americani ufficialmente riconosciute gestiscono numerosi casinò all’interno delle loro riserve, e in questi territori lo stato non ha alcuna giurisdizione. In Florida la tribù dei Tappacola, inventata da Grisham per questo romanzo, vive praticamente di rendita grazie al proprio casinò. Questo è stato costruito dopo vari anni di lotte tra la fazione dei favorevoli e quella dei contrari all’interno della tribù.
Che cosa collega Claudia McDover alla Mafia della Costa e alla tribù dei Tappacola?

John Grisham torna in grande forma con un romanzo che esce dai suoi soliti schemi del legal thriller, raccontandoci una vicenda piena di azione, colpi di scena e giochi di ombre tra i personaggi che si muovono nel clima vacanziero della soleggiata Florida. Chi apprezza Grisham da tempo qui troverà un ritmo completamente nuovo, chi non ha mai letto i suoi libri avrà l’occasione di avvicinarsi a uno dei più stimati scrittori di thriller, e infine chi è rimasto deluso dal flop dei segreti di Gray Mountain con questo romanzo sicuramente rivaluterà e tornerà ad apprezzare Grisham.





mercoledì 16 agosto 2017

100 consigli utili per le neomamme - Elisabetta Ruzzon

TRAMA: Sono incinta. Come cambierà il mio corpo? Cos'è il colostro? Quando inizierà a gattonare? Omogeneizzati o prodotti freschi? In questo utile manuale per le neomamme, cento domande e cento risposte che spaziano dalla gravidanza al primo anno di vita del bambino per chiarire, orientare, tranquillizzare. 
Le conoscenze di medici, neonatologi, psicologi, ostetrici, che hanno messo a disposizione le loro professionalità, le loro esperienze e sensibilità di genitori, alle donne che stanno per avere un figlio. Piacevole e di facile comprensione.

PUBBLICATO DA: GoodMood - Audiolibro

VOTO: 7,5/10

RECENSIONE:
Ho ascoltato questo libro con l'applicazione Audible di Amazon direttamente dal mio cellulare. Sono incinta ormai alla 32° settimana ed essendo la mia prima gravidanza, quando posso cerco di informarmi al meglio e tenermi preparata per il lieto evento.
Le curiosità sono tante ed è per questo che ho deciso di prendere questo libro che è stato formulato sotto forma di domanda e risposta. 
Possiamo dire che copre in maniera completa, anche se ovviamente non sempre in modo approfondito, tutte quelle che sono le grandi domande di una neomamma. 
Alcune cose già le conoscevo, essendo ormai arrivata allo stadio avanzato della gravidanza, però devo dire che mi ha fornito  molte chicche e particolari interessanti riguardo domande che non mi era venuto nemmeno in mente di pormi.
Il linguaggio poi è chiaro, stringato e di facile comprensione. E' stato piacevole muovermi per casa ascoltando allo stesso tempo con attenzione tutto ciò che veniva detto all'interno di questo audiolibro.
Consigliato!

lunedì 14 agosto 2017

L'amica geniale - Elena Ferrante



“Forse devo cancellare Lila da me come un disegno sulla lavagna, pensai, e fu, credo, la prima volta. Mi sentivo fragile, esposta a tutto, non potevo passare il mio tempo a inseguirla o a scoprire che lei mi inseguiva, e nell’un caso e nell’altro sentirmi da meno.” 

TRAMA: L'amica geniale comincia seguendo le due protagoniste bambine, e poi adolescenti, tra le quinte di un rione miserabile della periferia napoletana, tra una folla di personaggi minori accompagnati lungo il loro percorso con attenta assiduità. L'autrice scava intanto nella natura complessa dell'amicizia tra due bambine, tra due ragazzine, tra due donne, seguendo passo passo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i buoni e i cattivi sentimenti che nutrono nei decenni un rapporto vero, robusto. Narra poi gli effetti dei cambiamenti che investono il rione, Napoli, l'Italia, in più di un cinquantennio, trasformando le amiche e il loro legame. E tutto ciò precipita nella pagina con l'andamento delle grandi narrazioni popolari, dense e insieme veloci, profonde e lievi, rovesciando di continuo situazioni, svelando fondi segreti dei personaggi, sommando evento a evento senza tregua, ma con la profondità e la potenza di voce a cui l'autrice ci ha abituati... Non vogliamo dirvi altro per non guastare il piacere della lettura. Torniamo invece all'inizio. Dicevamo che L'amica geniale appartiene a quel genere di libro che si vorrebbe non finisse mai. E infatti non finisce. O, per dire meglio, porta compiutamente a termine in questo primo romanzo la narrazione dell'infanzia e dell'adolescenza di Lila e di Elena, ma ci lascia sulla soglia di nuovi grandi mutamenti che stanno per sconvolgere le loro vite e il loro intensissimo rapporto. Altri romanzi arriveranno nel giro di pochi mesi, per raccontarci la giovinezza, la maturità, la vecchiaia incipiente delle due amiche.

PUBBLICATO DA: e/o Edizioni - pp. 400 € 18,00

SAGA: Primo libro di una serie composta da:





VOTO: 9/10

RECENSIONE:

Questo libro è la rappresentazione della vita di Elena, detta Linù, e dells sua amica Raffaella, per tutti Lila.
La narrazione è divisa in due parti, infanzia e adolescenza, durante le quali seguiamo il percorso di crescita di Lila ed Elena.La loro è un amicizia nata in un rione povero della Napoli degli anni '50 dove non vi era altro che povertà. 
L'autrice è bravissima a rappresentare con le parole la realtà di degrado e ignoranza del dopoguerra, così brava in realtà da creare un immagine costante e vivida di fronte agli occhi del lettore. I personaggi sono molti ma tutti perfettamente caratterizzati e riconoscibili, approfonditi  in modo tale da brillare di vita propria. Questo,infatti, è uno di quei casi dove la fama dell'autrice e del libro è ben giustificata e meritata.
Non sono un amante di quello che può essere quasi paragonato a un filone verista moderno, ma nonostante tutto ho divorato questo libro dalla prima all'ultima pagina, segno che è un libro che arriva a chiunque.  
Sono convinta di non esagerare nel dire che lo considero una perla della nostra letteratura contemporanea, una storia dolce, delicata e struggente che vede come protagonisti personaggi nei quali noi tutti possiamo riconoscere pregi, difetti e contraddizioni.

Quando alla fine si chiude il libro si è assolutamente soddisfatti della storia che si è vissuto ma si è anche pronti a gettarsi nella seconda parte, volendo ritrovare quel quadro che si è osservato fino a poco prima.

domenica 13 agosto 2017

Ti ricordi di me? - Sophie Kinsella

Ti ricordi di me?

“credo di aver bisogno di rinfrescarmi”In preda alle vertigini, trotto in bagno, mi spruzzo in po’ di acqua fresca in faccia, poi guardo allo specchio il mio riflesso stravolto, familiare e sconosciuto allo stesso tempo.Ho la sensazione di essere sul punto di sciogliermi.Qualcuno mi sta facendo un colossale scherzo? Sono in preda alle allucinazioni?Ho ventotto anni, denti bianchi e perfetti, una borsa Louis Vuitton, un biglietto da visita che mi definisce “direttore” e un marito.Come cavolo è potuto succedere tutto questo?


TRAMA: Quando Lexi si sveglia in un letto di ospedale, non ricorda proprio cosa le sia successo. È convinta di avere 25 anni, di essere povera in canna, con una vita sentimentale disastrosa, i denti storti e le unghie mangiate... E invece eccola fresca di parrucchiere, con una bocca perfetta, mani curatissime, un lavoro da super manager e... un sacco di soldi! Sì, perchè oltretutto è sposata a un bellissimo miliardario. Ma come è possibile? Il fatto è che lei in realtà ora ha 28 anni, ma non ricorda nulla del suo passato recente, marito compreso, e non riesce proprio a riconoscersi. Ma almeno ha la vita perfetta, e questo sembra un buon inizio... o no?



PUBBLICATO DA: Mondadori, PP. 358 - 12,50 €



VOTO: 5,5



RECENSIONE:  

Ovviamente quando si prende in mano un libro della Kinsella si è consapevoli del fatto che non sarà una lettura dal forte peso culturale. Ma questo è proprio il punto in quanto il suo è uno stile sintattico volto all'evasione e al rilassamento tipico del periodo estivo. La classica lettura da ombrellone, insomma, non vedo nulla di male in ciò, solo che questa volta il  risultato è un po' troppo banale e, a tratti, irritante.

La storia  vede come protagonista la tipica ragazza alla Kinsella: Sopra le righe, sbadata, goffa e, a volte,  inadeguata. Mi sono ritrovata  spesso a pensare che molto probabilmente, se l'avessi avuta davanti, l'avrei volentieri sbattuta contro un muro per porre fine alle sue sofferenze.

Lexie ha perso la memoria dopo un incidente stradale ed è costretta, non solo a riscoprire una nuova sè, ma anche a convivere  in un mondo molto diverso da quello a cui era abituata. Quello che ci si aspetta ovviamente da un situazione simile è un sentimento di frustrazione e inadeguatezza da parte della protagonista, ma invece la sua reazione è quella di una bambina che non sa cosa significa contenersi, con dialoghi e conversazioni da rasentare veramente quelli che si facevano alle elementari.

I personaggi,inoltre, non sono stati granchè approfonditi, e questa è risultata un occasione persa dell'autrice che avrebbe potuto mostrare, attraverso gli occhi della stessa persona come persone e situazioni possano assumere connotati diversi.

Che dire, non la trovo una lettura da consigliare nemmeno per passare il tempo.



sabato 12 agosto 2017

La sovrana lettrice - Alan Bennett

  • Come lettrice Sua Maestà era spedita e diretta; non voleva crogiolarsi in nulla.

    Adesso che era sola, però, intratteneva lunghe conversazioni con se stessa e trascriveva sempre più i suoi pensieri; i quaderni si moltiplicavano e il loro campo di indagine si allargava. «La chiave di volta della felicità è non sentirsi investiti di alcun diritto». Aggiunse un asterisco e annotò a fondo pagina: «Una lezione che non ho mai avuto l'opportunità di apprendere».




TRAMA: A una cena ufficiale, circostanza che generalmente non si presta a un disinvolto scambio di idee, la regina d’Inghilterra chiede al presidente francese se ha mai letto Jean Genet. Ora, se il personaggio pubblico noto per avere emesso, nella sua carriera, il minor numero di parole arrischia una domanda del genere, qualcosa deve essere successo. E in effetti è successo qualcosa di semplice, ma dalle conseguenze incalcolabili: per un puro accidente, la sovrana ha scoperto quegli oggetti strani che sono i libri, non può più farne a meno e cerca di trasmettere il virus della lettura a chiunque incontri sul suo cammino. Con quali ripercussioni sul suo entourage, sui sudditi, sui servizi di sicurezza e soprattutto sui lettori lo scoprirà solo chi arriverà all’ultima pagina, anzi all’ultima riga. Perché oltre alle irrefrenabili risate questa storia ci regala un sopraffino colpo di scena – uno di quei lampi di genio che ci fanno capire come mai Alan Bennett sia considerato un grande maestro del comico e del teatro contemporaneo.



PUBBLICATO DA: ADELPHI, pp.95 - 4,99 €




VOTO: 6.5




RECENSIONE: 


Ho trovato questo libro relativamente interessante. E' sicuramente ben scritto e fa nascere, a tratti, un sorriso. Tuttavia, a volte, può risultare solo una lista di alcuni titoli letti dalla Regina.

La figura della sovrana non esce arricchita  da questo romanzo breve e non mi sento di conoscerla meglio di quanto non la conoscessi già inizialmente. 

Ciò che è interessante vedere,invece, è come un semplice passatempo come quello della lettura possa essere considerato una minaccia per la Monarchia stessa. Viene da chiedersi che male possa fare un semplice libro, ma in realtà la risposta l'abbiamo proprio davanti; La monarchia viene sfruttata anche come istituzione e di conseguenza controllata e manipolata da terzi. Una mente libera è meno assoggetabile al volere altrui.

Una cosa che apprezzo è,invece, il sotto-tema: come ci si possa ancora appassionare e crescere crescere in età avanzata. 

Presente in maniera più o meno forte è la vena di humor tipicamente inglese, con il suo tratto leggero, soft e contenuto che vuole far divertire il lettore durante la lettura. L'ho apprezzato a tratti ma devo dire che è un 2tipo umorismo e ironia che può essere di difficile comprensione per chi di British non ha nulla.

Tutto sommato è stata una lettura piacevole ma che non ha lasciato il segno.