PUBBLICATO DA: Oscar Mondadori; € 10,00
VOTO: 9
SAGA: Terzo libro di una serie composta al momento da
A Game of Thrones:
- Parte I, Il trono di spade
- Parte II, il grande inverno
- Parte I, Il Regno dei Lupi
- Parte II, La Regina dei Draghi
- Parte I, Tempesta di Spade
- Parte II, I Fiumi della Guerra
- Parte III, Il Portale delle Tenebre
- Parte I, Il Dominio della Regina
- Parte II, L'Ombra della Profezia
A dance with dragons:
- I guerrieri del ghiaccio
- I fuochi di Valyria
- La danza dei draghi
The winds of winter (di prossima pubblicazione)
A Dream of Spring (di prossima pubblicazione)
GIUDIZIO:
Sto amando molto il modo in cui George Martin sta portando avanti questa saga. In questo terzo volume la storia si fa più movimentata, si delinea maggiormente la figura del personaggio di Tyrion, che sto apprezzando sempre di più per quanto sia un anti-lannisteriana convinta. Il modo in cui gestisce la situazione, con arguta intelligenza e consapevolezza, lo ha fatto salire nel podio dei miei preferiti.
Ammiro molto Robb, che a soli quindici anni si ritrova ad essere incoronato Re del Nord ed a guidare una guerra tenendo tra le sue giovani mani il destino dell'intero Nord. Ho rivalutato il personaggio di Sansa, dapprima stupida ragazzina superficiale e poi ragazza impaurita e intrappolata in una corte dove tutti le sono nemici perché considerata la figlia di un traditore.
Le condizioni peggiorano per tutti i personaggi, costretti a subire il peso di una situazione così ricca di tensione e a sottostare alla venuta di quattro Re dei quali tre si contendono il trono di spade.
L'elemento magico è introdotto a piccole dosi e con maestria, rendendo il tutto molto credibile e mai pesante. In questo libro la parte che più mi ha interessata è quella che riguardava Jon Snow e le sue avventure al di là della barriera, alla ricerca dello zio. Intrigante la figura degli estranei, che mette i brividi ma fa venire voglia di andare avanti e vedere come si evolverà la situazione. Che delusione invece Theon Greyjoy, lo consideravo un personaggio più valido e sinceramente con più valori, mi ha disgustata, del resto in questa saga i cattivi non scarseggiano, anche se Theon più che malvagio è un mezzo imbecille accecato dai sogni di gloria e di vendetta.
Lo stile di scrittura è corposo ma scorrevole, ricco di intrecci e dettagli che rendono la storia verosimile. Martin si dimostra ancora una volta maestro del genere e non delude mai.