domenica 18 maggio 2014

La falsaria - Barbara A. Shapiro

TRAMA:Nel mondo dei falsi d’arte non c’è limite alla verità. Claire, eterna promessa della pittura emarginata dalla scena newyorchese per un equivoco e poi costretta a realizzare copie, lo scopre quando un famosissimo gallerista le promette di esporre una sua “vera” personale in cambio di un falso doc. Quando la donna scopre che l’opera in questione fa parte del bottino di uno dei furti più celebri del Novecento, si spaventa. E mi fermo qui: è una trama potente quella che Barbara A. Shapiro ha elaborato partendo da un fatto di cronaca vero (una celebre – e tuttora insoluta – razzia di opere avvenuta a Boston nel 1990). Soprattutto la scrittrice americana è bravissima nel far sentire tutte la vertigine e l’avidità che il possesso di una bellezza assoluta fanno scattare.

PUBBLICATO DA: Neri Pozza (2013) – 384 pp.

VOTO: 7

GIUDIZIO: La vicenda ruota attorno al mondo dell’arte ed è ambientata a Boston, città che ospita l’Isabella Stewart Gardner Museum; ovvero il museo che contiene più di duemila opere collezionate dall’omonima Isabella tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento.
Proprio in questo museo, nel 1990 è accaduta realmente una rapina, il furto d’arte più importante di tutti i tempi e tutt’ora irrisolto. In quella rapina furono sottratti al museo undici quadri di famosi artisti del calibro di Manet, Rembrandt e Vermeer. Tra quelli vi era anche un’opera di Edgar Degas intitolata Dopo il bagno. Per vent’anni nessuno ha saputo più nulla delle opere rubate e nel museo sono tutt’ora esposte le cornici vuote.
Questo fino a quando Claire Roth, artista dal passato travagliato non entra in confidenza con Aiden Markel, proprietario della rinomata galleria Markel G che gode di fama e prestigio tra collezionisti e critici. Un giorno Aiden propone a Claire un affare ai confini della legalità: falsificare un quadro con la promessa di fare del bene a milioni di persone. Claire inizialmente è molto dubbiosa circa la proposta: di per sé copiare un quadro non è un reato, il problema è come viene utilizzata la copia. Tuttavia quando Aiden le comunica il suo compenso Claire inizia a convincersi, dato che economicamente non è messa molto bene: per guadagnarsi da vivere produce copie di capolavori ad alta qualità, per conto di un’azienda che vende le copie online dandole in cambio una minima percentuale del ricavato.
Quando Markel le consegna l’opera da falsificare, Claire rimane da un lato terrorizzata, dall’altro completamente rapita da esso. Si tratta di Dopo il bagno di Edgar Degas, quadro che lei apprezza moltissimo fin dai tempi della scuola, ma purtroppo ne conosce anche la provenienza. Markel la tranquillizza e insieme pianificano come procedere, promettendole che quando tutto sarà terminato, Claire avrà una mostra personale alla Markel G. Questo la convince definitivamente: l’occasione di una vita, la possibilità di riscatto dopo le accuse dei media riguardo alla vicenda con Isaac, il suo mentore morto suicida qualche anno prima.
Così prende vita la vicenda, alternando le fasi in cui viene descritta la falsificazione di Dopo il bagno, con le vicende personali di Claire, le lettere segrete di Isabella Stewart Gardner circa il suo rapporto con Edgar Degas, e gli amici di Claire che le stanno accanto sempre e comunque. Tutto sembra procedere al meglio fino all’ arrivo dell’ FBI.
Cosa si nasconde dietro al quadro di Degas? Cosa spinge i collezionisti a spendere cifre spropositate per un’opera d’arte? Queste sono le domande a cui Barbara Shapiro tenta di rispondere in questo romanzo, offrendo ai lettori un interessante opera sul mondo dell’arte che intreccia elementi reali con altri di pura fantasia. La lettura inizialmente l’ho trovata un po’ difficoltosa in quanto nella prima parte del libro l’azione procede a rilento, tuttavia man mano che si avanza nella lettura l’intreccio della trama diventa interessante. Consiglierei la lettura solo a chi apprezza l’arte in quanto per gli altri lettori potrebbe risultare un romanzo noioso e una perdita di tempo, credo che sia buono per coloro che cercano una lettura alternativa sul mondo dell’arte. Infine trovo che il prezzo di copertina è eccessivo.









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