QUI IL BLOG DI MICHELA
INTERVISTA ALL'AUTRICE
1)Eva e l'assoluto è un romanzo leggero ma allo stesso tempo rivestito di quella profondità che ti porta a guardarti dentro, quanto c'è di te in questa opera e quanto ti senti rappresentata dai personaggi creati dalla tua penna?
Innanzitutto, ciao Arianna e grazie per aver letto Eva e in seguito, aver nutrito il desiderio di pormi queste domande. Vuol dire che Eva, che io, siamo riuscite a valicare le pagine e ad entrare fin dentro te. Ecco, mi chiedi quanto di me sia dentro Eva e l'assoluto. Immagino di dover rispondere così: tutto e niente. Mi spiego, questo non è un romanzo autobiografico, non ho inserito stralci di ricordi della mia vita. Io non sono Eva. Lei non agisce come farei io e, tuttavia, sente come sento io. Guarda al mondo con i miei occhi e, spero, la mia ironia.
2) Questo romanzo è la prima opera in cui ti sei cimentata oppure hai già prodotto qualcosa anche solo per te stessa?
Scrivo da quando ne ho memoria. Siamo italiani, in fondo, no? Qui, volendo con ironia cadere negli stereotipi, mangiamo pizza, beviamo caffè, ci piace la musica, siamo tutti scrittori e in pochi, anche lettori. A parte gli scherzi, non mi reputo affatto una scrittrice, ma sono una che con la scrittura, ha intrecciato un rapporto di odio e di amore dal primo momento in cui ha imparato a porre di seguito le lettere del proprio nome. Come tutti credo, ho iniziato con la poesia, poi con il passare del tempo,ho scoperto che la prosa, era la forma di scrittura più vicina a me. Ho iniziato quindi a scrivere racconti brevi, immagini, descrizioni, pagine di diario, appunti di storie e poi, è arrivata Eva.
3) C’è stato qualcosa che ti ha ispirato nella creazione di “Eva e l'assoluto”? un evento che per primo ti ha fatto balenare il pensiero “voglio scrivere di questo”?
Non sono una scrittrice professionista, forse per questo la mia risposta, non sarà quella giusta, nel senso più tecnico del termine. Quando ho iniziato Eva, non avevo scalette da seguire, non avevo nemmeno una trama. Tutto ciò che avevo, era l'immagine chiara, di una ragazza al bancone di un bar che chiedeva con insistenza un caffè. Scrivere Eva, è stata un'avventura incredibile. Mano a mano che Eva si muoveva nel suo spazio vitale, incontravo gli altri personaggi e li vedevo intessere rapporti con lei. Credo di aver capito la trama del romanzo sul finale :) Oggi, dovessi trovarmi a riscrivere questo romanzo, non credo sarei capace di gioire ugualmente di quella libertà di movimento creativo.
4) cosa significa per te la parola assoluto? cosa dovrebbero pensare i lettori che per la prima volta prendono in mano il tuo libro?
L'assoluto per me è in continuo divenire. Quando ho scritto questo romanzo, ero più giovane, non conducevo la vita di ora, non ero una madre e una moglie. Eppure le domande che mi pongo oggi, sono, in qualche misura, ancora le stesse di quando ho scritto Eva e di quando avevo sedici anni :D sono un caso disperato, lo so. Non lo so cosa sia l'assoluto. So che lo cerco ogni giorno, ogni istante. So che sono al suo cospetto, quando mi sento consumare dentro. Quando mi sento annichilita da qualcosa, o qualcuno, tanto da non sapere bene come reagire. Credo non esista l'assoluto in senso lato, ma solo momenti di assoluto.
5)Per molti scrittori la musica è un sottofondo necessario per riuscire a immergersi più profondamente nella storia che stanno scrivendo. C’è stata anche per te una canzone, in particolare che ti ha accompagnata nella stesura del tuo romanzo?
Non sono molto multi tasking :) se ascolto la musica mentre scrivo, mi distraggo, canto come una matta e se magari è in inglese, ancora peggio, perché mi perdo in mille giochini linguistici. Ascolto però la musica durante tutto il resto della giornata e poi, le atmosfere che mi restano dentro, confluiscono con tutto il resto nella storia. Un'artista che mi ha accompagnata lungo tutta la stesura di questa storia, è la mia adorata Alanis Morissette. La canzone che sta al fondo profondo di questo romanzo è "Simple Together".
6)C'è qualche personaggio che ti sta particolarmente a cuore e viceversa un altro di cui è stato difficile scrivere?
Oddio, questa domanda è difficile davvero. E' stato particolarmente difficile scrivere di Gabriele, perché, avevo un'idea di chi lui fosse, ma ogni volta che buttavo giù qualcosa, lui finiva sempre all'ombra di Christian e io non volevo che questo accadesse. Volevo che fossero un po' due universi ben separati, ma non volevo che il lettore potesse dire, ma che diamine aspetti Eva a scegliere, è così semplice! Al contrario, Christian è venuto fuori con prepotenza già pronto. Ho dovuto solo seguirlo.
Un personaggio che mi ha invece molto divertita, è stato il nonno Piero.
7) A chi consiglieresti in particolare "Eva e l'assoluto" e perché una persona dovrebbe scegliere di comprarlo?
La risposta più facile ed ovvia, sarebbe agli amanti della chick lit, perché, in definitiva, Eva è afferente alla chick lit. Tuttavia, io non sono una che crede nelle etichette. faccio uno sforzo immane a rimanere nei ranghi, non scherzo, ho proprio una sofferenza fisica. Quindi, tralasciando la risposta giusta, la mia risposta è consiglio Eva , a chi ha qualche ora libera e ha voglia di seguire le vicissitudini di una ragazza qualunque con un grande sogno. Magari a qualcuno che sta per prendere un aereo e deve pure ammazzare il tempo. Perché questo ipotetico qualcuno dovrebbe comprare Eva e l'assoluto? Non esiste un perché, sono i libri a scegliere noi e non il contrario.
8) In un film hollywoodiano, chi vedresti come interprete della protagonista?
Credo che mi piacerebbe molto vedere nei panni di Eva, Emma Stone.
9) credi che continuerai a scrivere oppure per il momento ti fermerai qua?
Non credo che smetterò mai di scrivere. Attualmente sono concentrata sulla prima stesura del mio secondo romanzo, il cui titolo attuale è Ne Vale La Pena. Oltre a questo, scrivo con più regolarità possibile sul mio blog stanza antipanico (www.michelabelli.blogspot.it)
10) Veniamo ad una curiosità letteraria: c’è uno scrittore in particolare che consideri come un mentore?
A questa domanda rispondo così, per me c'è Virginia Woolf e poi il resto della letteratura. Tuttavia, il mio modello stilistico vivendo nel 2015, è Sophie Kinsella, un'autrice che trovo delicata, arguta, ironica a livelli stratosferici e mai, dico mai, banale.
11) Se potessi scegliere un libro tra quelli presenti in libreria,volando con la fantasia ovvio, quale vorresti aver scritto tu e che senti come tuo?
Vorrei aver scritto io Sai tenere un segreto, di Sophie Kinsella. Non ho mai riso e sognato tanto con un libro.
12) Voglio lasciarti con una domanda che non posso fare a meno di porti, ma chi ti è entrato dentro maggiormente Christian o Gabriele?
Cara Arianna, il finale del romanzo dice tutto, credo. :D