sabato 16 settembre 2017

L'ultima dei Neanderthal - Claire Cameron

TRAMA: Quarantamila anni fa. L’ultimo gruppo famigliare della specie Neanderthal vaga sulla Terra, in un ambiente sempre più ostile. Dopo una stagione terribilmente difficile, sono rimasti in pochi. Tra loro c’è Girl, la figlia più grande. E’ nella giusta età della riproduzione e la sua famiglia è determinata a recarsi nel luogo conosciuto per gli accoppiamenti: Girl deve trovare un compagno per salvare la specie. Durante il cammino, però, le condizioni ambientali peggiorano in modo drammatico e il gruppo si disperde. Girl viene abbandonata. Con lei c’è solo Runt, un trovatello accolto nel gruppo qualche tempo prima. In condizione di costante pericolo e con l’avvicinarsi di un altro inverno glaciale, Girl si rende conto di avere una sola possibilità per salvare il suo popolo, anche se questo significa sacrificare se stessa. Ai giorni nostri, l’archeologa Rosamund Gale vuole portare a termine l’importante campagna di scavo, dove ha lavorato negli ultimi tempi, prima che nasca il suo bambino. Mancano poche settimane al parto, ma portare alla luce nuovi reperti fossili della specie Neanderthal –il più emozionante tra i misteri dell’evoluzione umana– è per la dottoressa Gale un impegno esaltante. Rosamund e Girl sono legate da un filo sottile e allo stesso tempo molto forte attraverso i millenni. Tra preistoria e storia, le due donne hanno vissuto la medesima esperienza di maternità, condividendo in modo misterioso e sorprendente la stessa passione per la vita. Claire Cameron, reduce dal successo internazionale del suo precedente libro, ha tratto ispirazione per questo suo nuovo romanzo dalla recente scoperta archeologica che ha rilevato come molti esseri umani contemporanei possiedono un patrimonio genetico ereditato dai Neanderthal. Un libro commovente e ricco di suspance, intenso e incalzante, che porta il lettore a riconsiderare i termini della grande domanda: cosa significa essere umano?

PUBBLICATO DA: SEM, 287 pag. - 15.30 € copertina rigida. 

VOTO: 7,5/10

RECENSIONE:
Questo libro ha la capacità di mettere non solo a confronto, ma anche in relazione due donne che hanno vissuto ad oltre 40.000 anni di differenza l'una dall'altra. La prima è una Neanderthal, la seconda una paleontologa dei giorni nostri.
La storia  si dipana raccontando in maniera alternata dell'una e dell'altra dando voce a tutti quei pensieri primitivi difficili da sviluppare senza la presenza di veri dialoghi tra i membri viventi nell'età della pietra.
Ci rendiamo conto di quanto l'uomo dell'epoca era in realtà intriso nello stato di natura, così tanto da essere una specie animale perfettamente in contatto e in armonia con la natura, privo quindi di quella presunzione che ci caratterizza oggigiorno e fa sentire superiore a tutti gli altri esseri viventi, essendo,quindi, un tutt'uno con madre natura e inglobati perfettamente nel ciclo della vita. 
La storia di Girl ( o Ragazza come ascoltato nella versione audiolibro) ci tocca e ci fa immedesimare nonostante non vengano utilizzati dialoghi ma solo le stesse parole ripetute qua e là, essendo la narrazione concentrata sull'introspezione di quell'essere umano ancora privo della struttura sociale che caratterizza i giorni nostri.
Tornando nel futuro troviamo Rose, donna forte, intelligente e indipendente che viene risucchiata dalla storia muta di Ragazza. Non riesce più a staccarsi dal sito dove è stato fatto il ritrovamento del suo scheletro, convinta che dietro quelle ossa si celi una storia coinvolgente ed ammaliante.
La similitudine caratteriale tra le due donne è molta e sembra quasi di avere davanti agli occhi una reincarnazione odierna dello spirito di Ragazza.
Il libro è scritto molto bene: è scorrevole, interessante e affascinante. Ha anche il grane pregio di far nascere nel lettore una serie di domande che lo spingono a volerne sapere di più riguardo a un argomento troppe volte bollato come noioso. Mi sono trovata infatti personalmente coinvolta in piccole ricerche riguardanti l'evoluzione umana, guardandola con uno sguardo differente, incuriosità e bramosa di saperne di più.
Ci fa capire in maniera chiara che molto spesso bisogna guardare al passato per poter andare avanti nel futuro e di non dimenticare mai le nostre origini.


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