martedì 19 settembre 2017

Storia del nuovo cognome - Elena Ferrante

TRAMALila ed Elena hanno sedici anni e si sentono entrambe in un vicolo cieco. Lila si è appena sposata ma, nell’assumere il cognome del marito, ha l’impressione di aver perso se stessa. Elena è ormai una studentessa modello ma, proprio durante il matrimonio dell’amica, ha scoperto che non sta bene né nel rione né fuori. Le vicende dell’Amica geniale riprendono a partire da questo punto e ci trascinano nella vitalissima giovinezza delle due ragazze, dentro il ritmo travolgente con cui si tallonano, si perdono, si ritrovano. Il tutto sullo sfondo di una Napoli, di un’Italia che preparano i connotati allarmanti di oggi. Della trama non anticiperemo niente. Storia e forza della scrittura fanno tutt’uno al punto che ci pare sconveniente guastare al lettore il piacere di leggere sorprendendosi a ogni pagina. Meglio dunque abbandonarsi a Lila ed Elena: conoscerle a fondo, riconoscersi sia nella tendenza alla conformità acquiescente sia nella caparbia determinazione a prendere in mano il proprio destino.

PUBBLICATO DA: e/o Edizioni - pp.480 € 19,50 - Disponibile anche nella versione Audiolibro

SAGA: Secondo libro di una serie composta da:





VOTO: 9/10

GIUDIZIO:
Secondo capito della quadrilogia dedicata all’amica geniale.
Come il primo capitolo, questo secondo ha uno stile sintattico e di scrittura veloce, immediato e di grande impatto emotivo.
Ci sono molti temi che non fanno solo da sfondo, ma sono i veri protagonisti di questa serie: La miseria,l’ignoranza, ma soprattutto l’orgoglio che alberga nei cuori di quei personaggi che vivono nel rione, anzi sono il rione. 
La Ferrante ci fa capire che orgoglio e povertà sono direttamente proporzionali, nonostante nel microcosmo del Rione la violenza, non solo nei confronti della donna, ma nei confronti dell’uno e dell’altro sia socialmente accettabile.
La narrazione è sempre ipnotica, ti cattura fino alla fine impedendoti di lasciar andare Napoli, Lila e Lenù una volta terminata la lettura.
In questo secondo libro siamo resi partecipi del  cambiamento delle protagoniste nonostante, in realtà, sembrino rimanere sempre le stesse. L’insicurezza di Lenù sembra renderla incapace di apprezzare davvero tutti i suoi successi,  rimirando ammaliata quella che è la vita di Lila. La gelosia, ma la dipendenza che ha verso di lei rimane intatta anche durante gli anni dell’adolescenza e dell’università, nonostante non le parli o non la veda per mesi.

Lila,invece, che sembra quasi incapace di scegliere ciò che è meglio per lei, troppo presa dal suo orgoglio e dalla rabbia che ha verso quella vita che le ha dato, ma le ha anche negato tanto. Questi sentimenti la rendono molto spesso meschina e cattiva, rispondendo con veleno anche a quelle persone che non vogliono fare altro che aiutarla. Così geniale ma così immatura allo stesso tempo.
 Non c’è altra parola per definirlo che ”bello”.

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