venerdì 28 ottobre 2011

Vessilli di guerra - Diana Gabaldon



Se le mie ultime parole non saranno ti amo, Sassenach, sarà solo perché non ne ho avuto il tempo

TRAMAClaire e Jamie hanno attraversato oceani e secoli per costruirsi una vita insieme, ma tensioni passate e presenti minacciano il sogno bucolico. E non solo il loro, ma anche quello della figlia Brianna, di suo marito Roger, e del loro bambino, Jemmy, così come tutti i membri del clan. La rivoluzione è imminente, Jamie è stato inviato dal Governatore della colonia a radunare una milizia per soffocare una rivolta locale. Rompere il giuramento con la Corona lo renderebbe un traditore, mantenerlo lo porterebbe a un destino funesto. Ha appiccato il fuoco a una croce, usandola come antico simbolo di appartenenza tra gli scozzesi di Fraser's Ridge, e ora ne è sotto l'ombra oscura. La croce di fuoco: un vessillo che non porta altro che sangue e guerra.

PUBBLICATO DA: Corbaccio

SAGA:  Nono libro della serie di Outlander composta attualmente da  Tredici volumi:


  •  1991La straniera (Outlander)
    uscita originariamente con il titolo Ovunque nel tempo per la Sonzogno 
  • 1992 - L'amuleto d'ambraIl ritorno (Dragonfly in Amber)
  • 1994 - Il cerchio di pietreLa collina delle fate (Voyager)
  • 1997 - Tamburi d'autunnoPassione oltre il tempo (Drums of Autumn)
  • 2001 - La croce di fuocoVessilli di guerra (The Fiery Cross)
  • 2005 - Nevi infuocateCannoni per la libertà (A Breath of Snow and Ashes)
  • 2010 - Destini incrociatiIl prezzo della vittoria (An Echo in the Bone)



GIUDIZIO: Bello, davvero bello. 
Questo libro racchiude tanto della storia di Jamie e Claire e di Brianna e Roger. 
Si imparano ad amare altri protagonisti oltre ai due storici; si piange si ride e si sta con il fiato sospeso. 
L'impiccagione di Roger è stata narrata in un modo magistrale; le emozioni all'interno di questo libro sono state descritte in maniera così nitida e chiara da poter far quasi perdere il senso della realtà in favore di un mondo talvolta più concreto di quello che ci circonda. 
Un applauso alla Gabaldon va fatto inoltre per il finale spettacolare di questo episodio. 
Il ritorno di Ian, il racconto di dente di foca, per terminare poi con la dolcissima scena finale.




giovedì 27 ottobre 2011

La regina dei dannati - Anne Rice

Io sono il vampiro Lestat. Vi ricordate di me? Il vampiro che è diventato una superstar del rock, quello che ha scritto l’autobiografia. Quello con i capelli biondi e gli occhi di ghiaccio e il desiderio insaziabile di non essere più invisibile e di raggiungere la fama. Ricordate?



TRAMA:Da 6000 anni Akasha e Enkil, sovrani dei dannati, dormono un sonno profondissimo, una sorte di 'vita sospesa' tra la vita e la morte. Qualcuno ha vegliato su di loro per tutti questi secoli, perché, se uno di loro dovesse morire, tutti i vampiri della terra scomparirebbero. Ma ora Lestat, il vampiro divenuto una famosa rockstar degli anni '80, ha risvegliato la 'regina dei dannati', pronta a realizzare il suo sogno di dominio assoluto sugli uomini e sui vampiri al fianco di Lestat di cui è perdutamente innamorata. Solo le due gemelle vampire dai capelli di fuoco potranno salvare il mondo e sopraffare la potente e sanguinaria sovrana.


PUBBLICATO DA: Edizione TEA


SAGA: 3° libro delle "Cronache dei vampiri" composta da 10 libri.


VOTO: 7,5


GIUDIZIOFino ad ora il migliore che ho letto delle "Cronache dei Vampiri" di Anne Rice è Scelti dalle tenebre, ma questo terzo capitolo non è poi cosi malvagio. 
Non è semplice leggere la Rice, il suo non è propriamente uno stile di scrittura altamente digeribile, o perlomeno non all'inizio. 
Ogni volta che prendo un suo libro in mano dopo aver letto qualcos'altro faccio fatica a ri-abiturami al tipo di scorreolezza delle sue opere, però una volta preso il via si legge che è un piacere. 
in questo libro in particolare ho fatto fatica ad iniziare, anche perche non mi sembrava avesse ne capo ne coda, sopratutto quando parlava di Baby Jenks & co. ma dalla storia di Jesse in poi è tutto davvero interessante. 
Questa scrittrice ha davvero una grande fantasia. La storia delle gemelle con annessa l'inizio della storia della razza dei vampiri è stata una delle più belle parti dell'intera saga. 
il mio giudizio purtroppo è fatto scendere dalle parti intermezzate di Lestat e Akasha, che personalmente ho trovato inutili e superflue (o perlomeno le avrei limitate) e dalla storia di Daniel e Armand (Daniel proprio non lo digerisco). 
Qui, comunque, ho scoperto una figura davvero interessante,ossia quella di Khyman che mi ha colpito molto. 
Un merito che non si può non dare alla Rice è quello di saper rendere reale anche ciò che di reale non ha proprio nulla. Descrive sapori, odori, colori dandoti l'impressione di poter interagire con essi. Un applauso!


CURIOSITA': Da questo libro è stato tratto un film. Di seguito il trailer.








mercoledì 26 ottobre 2011

Le bianche dune della cornovaglia - Rosamunde Pilcher

TRAMA:Prue, una ragazza sensibile e intelligente che non ha ancora trovato una persone in cui credere davvero; Daniel, un pittore di grande talento ma irrequieto; Charlotte, una ragazzina cresciuta senza amore. I loro destini si incrociano in un cottage vicino al mare in Cornovaglia, dove vive Phoebe, la straordinaria ed eccentrica zia di Prue. Forse da questo incontro può nascere un amore, e forse questo amore può dare a tutti una nuova speranza di felicità... Una Rosamunde Pilcher in forma smagliante per un romanzo di eccezionale intensità emotiva.


PUBBLICATO DA: Oscar Mondadori


VOTO: 7


GIUDIZIO:Ho molti libri della Pilcher a casa, ma ne ho letti solo un paio, e questo è uno di essi. 
generalmente la considero una scrittrice pesante e statica. 
Le ambietazioni dei suoi romanzi sono sempre le stesse. La cornovaglia fa da sfondo ad ogni storia e questo è davvero poco interessante. Aggiungiamoci poi una scrittura poco scorrevole e molto complessa e avete in mano la ricetta perfetta di una scrittrice come la Pilcher. 
Questa storia però è più bella delle altre, più rilassante, forse queso è dovuto al fatto che più che un romanzo è una storia breve e di conseguenza per arrivare ad una fine non si passa attraverso insormontabili ostacoli linguistici, ma alla fine è il risultato che conta no?



CURIOSITA': Da questo romanzo è stato tratto anche un film.

martedì 25 ottobre 2011

Primo Giveaway vinto con capelli di Luna

Mi rendo conto di comportarmi come una bambina... ma sono troppo contenta di aver vinto finalmente un giveaway dopo due anni di tentativi e sconfitte, contenta sopratutto di essermi aggiudicata un libro che mi sarebbe davvero piaciuto leggere e che cercavo in giro per tutte le edicole: Capelli di luna di Miriam Formenti.
Ero un po demoralizzata, dopo tanti tentativi e mai una vittoria, ma il 17 ottobre quando ho letto su La mia biblioteca romantica che in palio al Giveaway c'era quest'opera (di cui trall' altro abbiamo parlato QUI) mi sono detta "Vabbe riproviamoci in fondo si tratta di mettere solo un commento". Passano così i giorni e stamattina, appena apro la mia posta elettronica BAM la mail della redazione del Blog con su scritto che avevo vinto e chiedendo di spedire i miei dati... Ahhhhhhhhh che dolce sensazione.
Una volta finito farò una bella recensione per il blog, il sapore della vittoria è meraviglioso ahahah!!!


GRAZIE DEA DELLA FORTUNA 

lunedì 24 ottobre 2011

Jane Eyer nuova produzione cinematografica

Esce ad Ottobre l'ultimo degli adattamenti cinematografici dedicati all'opera più famosa di Charlotte Bronte.
Non posso di certo perdermelo da brava fan di questo grande romanzo anche se non ho potuto non storcere il naso una volta venuta a conoscenza che l'attrice che interpreterà Jane è la stessa che ha avuto il ruolo di Alice in the wonderland di Tim Burton. Non che non sia brava, ma non mi garba molto come interprete.


"Il pensiero di lui era ancora con me; perchè il mio amore non era una nebbia che il sole poteva dissipare, nè un'impronta sulla sabbia che le tempeste potevano cancellare. Il suo nome era inciso sul marmo, e come il marmo duraturo..."


TRAMA DEL FILM JANE EYRE: 
Jane Eyre fugge da Thornfield House, la residenza dove lavora come governante per il ricco Edward Rochester. L'isolamento e l'austerità del luogo, oltre alla freddezza di Mr. Rochester, hanno infatti lasciato in segno sulla giovane Jane, nonostante la scorza dura che la vita in orfanotrofio le aveva fatto sviluppare. Riflettendo sul suo passato, e ritrovando la sua naturale curiosità, Jane farà ritorno alla dimora di Mr. Rochester e al terribile segreto che egli nasconde.

USCITA CINEMA: 07/10/2011
REGIA: Cary Fukunaga
SCENEGGIATURA: Moira Buffini
ATTORI: Mia Wasikowska, Michael Fassbender, Jamie Bell, Imogen Poots, Judi Dench, Sally Hawkins, Jayne Wisener, Sophie Ward, Tamzin Merchant, Simon McBurney, Harry Lloyd, Holliday Grainger, Emily Haigh, Rosie Cavaliero


FOTOGRAFIA: Adriano Goldman
PRODUZIONE: BBC Films, Focus Features, Ruby Films
DISTRIBUZIONE: Videa-Cde
PAESE: Gran Bretagna 2011
GENERE: Drammatico, Sentimentale
DURATA: 120 Min
FORMATO: Colore





domenica 23 ottobre 2011

Ho bisogno di un Tom tom - intervista all'autrice

Oggi il nostro Blog ha il piacere di ospitare Adriana Pasetto, scrittrice emergente che ha da poco pubblicato il libro dal titolo "Ho bisogno di un tom tom
Passiamo ora alla presentazione della sua opera:


TITOLO: “Ho bisogno di un Tom Tom”

AUTORE: Adriana Pasetto

DATA PUBBLICAZIONE: 2011

CASA EDITRICE: Booksprint Editore

RECENSIONE:La prima opera di una giovane ragazza. Una ragazza come molte altre, ma con la grande passione per la scrittura. Una ragazza che mangia e divora parole, pur rimanendo nel suo silenzio. Una ragazza che scrive di sé, per sé. Un diario non datato, perché contano le emozioni e le sensazioni più dei giorni e delle ore, perché ricordiamo cosa abbiamo sentito nel profondo della nostra anima spesso dimenticandoci quando ciò è avvenuto. Un’ opera che vuole parlare in silenzio, che vuole aprirvi il mondo segreto di una persona e farvi entrare lentamente dentro le porte del cuore, con l’umiltà di chi sa di essere unico ma non migliore. Pensieri, poesie e racconti che per anni sono rimasti rinchiusi in un cassetto, come un sogno. “Un diario non datato e spensierato di una ragazza d’oggi. Pensieri confusi che si rincorrono senza indicare i giorni di vita ma le emozioni vissute. Idee improbabili e talvolta impossibili che vagano nell’aria attorno. O si respirano o si lasciano cadere nel vuoto. O si vivono o si sfuggono.”.
Un passaggio attraverso quel muro che aveva sempre scelto di tenere come invalicabile e che ora lasciava invece oltrepassare a tutti, aspettando un giudizio che non aveva mai voluto udire. Uno spiraglio di mondo in un arco di vita. Un’opera intimistica priva di velleità artistiche. Un titolo forse fuorviante, che richiama però precisamente alla sensazione che proviamo quando, tra i mille bivi, ci sentiamo spersi e dispersi: una ragazza che ha imparato a gioire anche del suo vagabondare tra pensieri e le riflessioni, senza scappare da se stessa. Un viaggio nelle profondità del proprio essere iniziato anche coraggiosamente e con ancora più coraggio portato a termine con la volontà di “darsi in pasto” al lettore. Non si scrive un’opera partendo dall’idea che debba piacere ad un pubblico: si scrive per se stessi, amando l’odore della carta e dell’inchiostro. La mia prima opera avrei preferito scriverla con una vecchia macchina da scrivere, perché avrebbe certamente dato alle parole quel sapore di intensità: quello stesso sapore che ora volevo trasmettere agli altri. “Perché lo scrittore non è colui che ci insegna la vita ma è semplicemente un essere umano che ci mostra la sua prospettiva del mondo con le sue parole.”

I libri si odorano, si sfogliano, si mangiano con gli occhi e si gustano con le labbra: ci appartengono come noi apparteniamo a loro; ci trattengono e ci legano; ci nutrono. Ma specialmente ci dipingono l’animo e ad ognuno lo dipingono con differenti tonalità. E ci suonano, facendoci vibrare le corde delle emozioni, e ad ognuno di noi i libri intonano melodie differenti. Come un pianista muove le sue dita leggere sui tasti, io impugno la penna e la lascio scivolare come una musica sul foglio. Al pubblico la scelta di condividere le mie sensazioni e ritrovarsi in esse o di dissentirne totalmente: nelle emozioni ogni pensiero è lecito.


INTERVISTA ALL'AUTRICE:




1 Cara Adriana a cosa ti sei ispirata per scrivere questa storia?

Mi sono ispirata a me stessa. Alla mia vita, alle mie emozioni e alle mie sensazioni, nel bene e nel male. L'unica fonte di ispirazione sono stati i miei vari stati d'animo, che spesso mutano radicalmente più volte all'interno di una stessa giornata, e le emozioni vissute, che sono abituata ad assaporare e gustare sempre completamente. Tutto ciò che ho scritto, anche se talvolta usando la fantasia, proviene dalla mia percezione del mondo che mi ruota accanto.

2 Hai sempre avuto il pallino della scrittura?

Da quando posso ricordare ho sempre preferito scrivere anzichè parlare. Ho iniziato però a farlo realmente, al fine di esprimermi, da qualche anno, fino ad arrivare alla stesura per ora completa dei miei pensieri in questo libro.

3 Come definiresti il tuo libro?

Trovo spesso difficoltà anche io nel definirlo precisamente: ho deciso di rappresentarlo nella mia mente come una sorta di diario emozionale. Astratto, fulmineo ma anche riflessivo e con una propria essenza. E' complicato definire qualcosa che per prima io ho scritto per avere una migliore conoscenza di me stessa.

4 A che tipo di pubblico lo consiglieresti?

Lo consiglierei a chiunque avesse voglia di leggere un libro certamente differente da quelli che l'editoria ora propone, specialmente nell'ambito della narrativa, e a chiunque volesse provare a conoscere tramite dell'inchiostro l'animo di una persona e trovarsi somigliante o differente da esso.

5 C'è qualche scrittore in particolare che consideri come un mentore?

Non ho mai considerato nessuno scrittore come un mentore, sia perchè le mie letture sono sempre state di molteplici tipologie sia perchè credo fermamente che scrivere sia un atto profondamente intimo. Chi sceglie di scrivere, sia che lo faccia solo in forma privata sia che scelga di presentarsi al pubblico, deve affermare la propria unicità e in questo la propria originalità.

6 Se potessi scegliere un libro tra quelli presenti in libreria , volando con la fantasia ovvio, qual'è il libro che senti come  tuo e che sceglieresti?

Nonostante i miei scritti siano completamente differenti, il libro che più sento mio è "I pilastri della terra" di Ken Follet: il complesso intreccio tra giallo e storico mi ha appassionato e, nonostante la complessità dai fatti narrati, la lettura è stata scorrevole e piacevole.

7 Hai qualche altro progetto in cantiere per il futuro?

Continuerò sempre a scrivere, sperando di trovare ancora casa editrici che pubblichino i miei scritti gratuitamente. Sto provando già a scrivere un secondo libro totalmente differente da questa mia prima opera, proprio perchè non seguo una corrente ma solo ciò che sento di fare e dire, ma ad oggi ancora cerco di sentirmi felice per quello che ho fatto, senza mai sentirmi giunta alla meta.



Non ci rimane che augurare buona fortuna a una ragazza che ha messo nel suo progetto letterario così tanto di se stessa riponendo al suo interno speranze e sogni.





giovedì 20 ottobre 2011

Metro 2033 – Dmitry Glukhovsky

TRAMA:La metropolitana di Mosca è diventata il rifugio degli ultimi sopravvissuti moscoviti di una guerra atomica accaduta circa vent'anni prima. Il mondo in superficie, straziato dall' inverno nuclerare, è ridotto ad un cumulo di macerie e non ci sono notizie di quanto sia accaduto al resto dell'umanità. Si è evoluta una nuova società sotterranea, riaggregata nei diversi tunnel e stazioni.

In questo quadro si muove il protagonista, Artyom, poco più che ventenne e venuto al mondo poco prima del disastro atomico. A lui è affidato il compito di compiere un pericoloso viaggio verso il cuore della metropolitana per ottenere aiuto contro una nuova minaccia.


PUBBLICATO DA: Multiplayer.it edizioni


PAGINE: 779


VOTO: 8


GIUDIZIOHo iniziato a leggere questo romanzo quasi per caso, in quanto  il genere fantascientifico non mi interessa molto. Nonostante questa premessa devo dire che  ritengo questo uno dei migliori libri letti, non solo per la storia che ci racconta, ma anche per l’abilità dell’autore nel saper tenere il lettore attaccato al libro. Non è un libro semplicissimo, ma la lettura è davvero  piacevole e molto coinvolgente sia per l’ambientazione insolita  delle vicende narrate, sia per il ritmo di narrazione mozzafiato.
La storia si sviluppa interamente attorno al protagonista del romanzo, Artyom, un ragazzo che  quando era  ancora  un  bambino  viene salvato  da un’invasione di ratti nella stazione della metropolitana in cui viveva. Ebbene si, nel mondo di Metro 2033 si vive nella metropolitana, non per scelta, ma per forza. Il mondo reale, per come lo conosciamo noi, fatto di cielo, montagne, mari e città e negozi e locali notturni ecc ecc… non esiste più. E’stato distrutto dalla guerra nucleare, le  cui  radiazioni hanno reso mortale l’aria della superficie. Per sopravvivere, coloro che abitavano vicino alle stazioni della metropolitana vi si sono rifugiati sotto, blindando ogni accesso alla superficie.
Dal giorno dell’esplosione inizia così una nuova era, in cui bisogna reinventarsi la vita per sopravvivere, per poter sperare che un giorno sia possibile riconquistare quello che è stato distrutto dall’ignoranza di chi ci ha preceduto.
Artyom nel romanzo deve affrontare un viaggio,  attraversare la metropolitana partendo dalla sua stazione situata in periferia, per arrivare  alla Polis, ovvero il centro politico e culturale della metropolitana. In questo percorso conoscerà molte persone e attraverso la sapiente penna dell’autore ci renderà partecipi delle diverse sfumature dell’umanità.
Nel viaggio  che deve  affrontare, il protagonista  ha un nobile scopo, salvare la  sua stazioncina di periferia dall’invasione delle creature aliene che penetrano dalla superficie e assalgono gli umani. Non è un viaggio facile, Artyom deve capire di chi potersi fidare e affrontare le mille insidie di questo mondo sotterraneo.
Il finale fa riflettere, ancora una volta l’autore ci stupisce con una conclusione degna del valore del romanzo. Ma è davvero una conclusione? Lascio a voi il piacere di scoprirlo leggendo il libro, il cui unico difetto è che è stato tradotto attraverso una traslitterazione dal russo all’inglese e successivamente all’italiano, perciò in alcuni passaggi l’italiano non è il massimo.
Il libro è solo l’inizio di un progetto che ha dato vita ad un videogioco d’azione “Metro  2033” distribuito  nel 2010  da THQ per PC e Xbox 360; e  già  si parla  di una produzione cinematografica. Per chi non vuole acquistare la versione cartacea del libro, il romanzo è disponibile anche online gratuitamente sul sito www.metro2033.it



mercoledì 19 ottobre 2011

Desiderio - Rosemary Rogers

"Trista! Per amor di Dio...perché? Perché tu...strega! Perché io? E perché il demonio ha voluto che ci incontrassimo?



TRAMA:Trista Windham forse è nata nel secolo sbagliato: di donne come lei, nell'Ottocento - persino nel Nuovo Mondo percorso da aneliti di libertà - non se ne sono viste mai. Vuole laurearsi in medicina, è determinata, passionale e ambiziosa. Una donna così, la si adora o la si odia. Da Boston a Parigi e di nuovo nell'America sconvolta dalla guerra di Secessione, Trista è perenne oggetto di un turbine di passioni che suscita suo malgrado. Ma, quando tutto sembra perduto in un incubo crudele, spunta dall'ombra l'uomo che l'ha sempre avuta nel cuore... 


PUBBLICATO DA: Sonzogno


VOTO: 6 Scarso


GIUDIZIO: Che dire, avevo letto  opinioni discordanti su questo libro alcune entusiastiche, altre molto meno, però ho deciso di comprarlo e di provare a leggerlo nella speranza di avere una folgorazione.
 Non è andata così, il libro per la prima metà è stato abbastanza noioso, e anche carente di informazioni fondamentali a mio parere. Innanzitutto dove si è mai vista una ragazzina di sedici anni del sud durante la secessione che si stende nuda per terra ai piedi del primo arrivato pronta a gettare al vento la sua verginità (senza contare che Blaze,il protagonista, dopo averla presa, la violenta) come se niente fosse?
Poi viene chiamata puttana da tutti e lei si comporta come se niente fosse (ma è una cosa realistica? non credo che nella società dell'epoca questa parola fosse utilizzata così facilmente riferendosi a ragazze di buona famiglia).
Poi l'errore più grave a mio giudizio...passano gli anni e c'è un  buco temporale. Di quegli anni non si sa nulla se non che Trista si è laureata in medicina a Parigi travestendosi da uomo. Ora, ditemi voi che qualità può avere la storia se viene trascurata TOTALMENTE la narrazione in quegli anni. La prima donna medico c'è stata nel 1831  dopo di lei più nessuna per decenni, quindi sarebbe stato doveroso raccontare almeno in parte la lotta che la protagonista ha dovuto ingaggiare negli anni per avere il  diritto di studiare, per ottenere un istruzione nel campo medico, i soprusi attraverso i quali è dovuta passare, come questo ha segnato il suo passato rendendola una persona diversa...e invece NULLA, il vuoto, sembra che questi benedetti cinque anni non abbiano inciso nulla sua personalità.
Il libro sembra decollare quando si arriva ad una svolta nella storia. Il suo fratellastro la fa rinchiudere in un manicomio perché lei non cede alle sue avance. 
La scrittrice descrive molto bene il periodo di internamento e gli stati d'animo della protagonista, dell'incubo che ha vissuto, non nego di apprezzare le storie dove c'è un po di sana sofferenza perché rende tutto molto più emotivo, più passionale, più realistico. Nella vita non arriva sempre il principe azzurro sul cavallo bianco a salvarci dalle situazioni rischiose proprio sul più bello, a volte le disgrazie accadono e basta e bisogna essere in grado di superarle, ed è per questo che le storie a lieto fine sono ancora più apprezzate, perché arriva dopo aver passato l'inferno ed è quindi meritato.
E' stato così apprezzato questo breve interludio al manicomio (periodo nel quale il suo fratellastro e l'infermiere hanno abusato di lei in più modi), la cosa che mi ha lasciata basita è stata la ripresa  della protagonista che, apparte qualche breve momento, non sembra per nulla segnata e provata da un esperienza del genere...se passassi un anno al manicomio trattata in quella maniera come minimo sarei segnata profondamente e guarderei il mondo con occhi perlomeno diversi.
La storia scorre sempre con superficialità fino alla conclusione, dove il cattivo si sconfigge in cinque righe circa ed è tutto spiegato in modo approssimativo. 
Ovviamente l'amore trionfa in quanto alla protagonista  sembra non interessare che l'uomo che "ama" Blaze l'ha chiamata puttana insultandola per tutta la storia non mostrando mai una parola gentile se non prima della parola fine.
Misteri della fede. Sarebbe però gradito qualcuno che mi spiegasse la situazione della bigamia della quale non si è capito un accidente per tutta la seconda metà della storia.

lunedì 17 ottobre 2011

Interviste al WFF delle autrici Italiane

Al WFF di Matera di quest'anno sono intervenute molte scrittrici italiane conosciute e apprezzate da grande pubblico alcune delle quali pubblicate da Mondadori e da poco uscite dal ghetto dell'edicola per approdare nella tanto agognata (a ragione) libreria:


  • Mariangela Camocardi  ( Sogni di vetro) collaboratrice del Romance Magazine
  • Roberta Ciuffi (Un cuore nelle tenebre)
  • Ornella Albanese ( L'anello di ferro)

Sono stati registrati dei video interessanti girati durante la serata conclusiva del WWF dove le nostre autrici tanto amate rispondono a delle domande in una mini intervista.








domenica 16 ottobre 2011

L'amore obliquo - Maria Teresa Casella

Fa il suo ingresso nella scuderia di Emma Books (casa editrice neonata che pubblica solo ebook e di cui abbiamo parlato QUI ) Maria Teresa Casella, meglio nota al pubblico femminile come Theresa Melville.
Primo libro pubblicato esclusivamente in Ebook con il titolo "L'amore obliquo", l'autrice ci propone un interessante storia inserita nella categoria  Emma Books Mystery.



L’amore è un sentimento obliquo. Cambia direzione. Si contorce. Ripiega da una parte e dall’altra. Se svilito, si affloscia. Gettato lì, nell’angolo, è molle, vulnerabile. Eppure pulsante. L’amore vive così. Sopravvive così. Quando s’indurisce, quando si affranca dalla sofferenza, si trasforma. Spolpato, sotto c’è l’osso. Non più amore, né molle né obliquo: l’esatto contrario. Un osso duro.
Umberto Capasso è un giornalista, uno tranquillo, che si tiene alla larga dalle complicazioni. Linda Brandi è una ragazza taciturna, ambigua e molto, molto complicata. Eppure la coppia per un po’ funziona. I ruoli sembrano ben divisi: lei fragile, sfuggente e seduttiva, lui che preso al laccio la rincorre, la conforta, la spalleggia. Per amore, lui sopporta tutto. Quasi tutto.
Il fratello maggiore di Linda, Alex, che Umberto conosce dai tempi del liceo, prende le parti ora dell’uno ora dell’altra. Ma è un giudice parziale e in più deve rendere conto a Monica, una fidanzata scomoda. Monica soffre a vedere Alex succube della sorella, questo è ciò che da tempo pensa e che una sera dice a Umberto. Mettendolo in guardia: Linda non è quella che sembra, c’è da aver paura.
Umberto non le dà retta, vuole aiutare Linda, che è depressa. Perciò si rivolge alla dottoressa Maffei, la psichiatra che aveva in cura la ragazza. Dall’incontro tra Umberto e la Maffei, però, gli eventi precipitano svelando una precisa strategia d’azione.
L’amore obliquo è un romanzo estremo, la cruda analisi di una passione torbida e struggente.
Se siete in possesso di un lettore Ebook e voleste leggere quella che deve essere una bellissima storia allora non basta che clikkare QUI

venerdì 14 ottobre 2011

Corinna la regina dei mari video - Kathleen McGregor

Qualche tempo fa vi parlai dell'uscita del primo romanzo della trilogia Mar dei Caraibi di Kathleen McGregor pubblicata nuovamente a distanza di qualche anno da Leggereditore (rivista dalla stessa autrice) e composta da:


  • Corinna la regina dei mari
  • Cuore pirata
  • L'Irlandese

Ora la Leggereditore ha pubblicato nella sua Home quello che a mio parere è un bellissimo Book trailer vista la partecipazione al suo interno della scrittrice stessa.
Che dire, non vi resta che dare un occhiata e chissa che rimaniate affascinati ed entriate in possesso di questo bellissimo libro!









Le grandi autrici - Liala

Oggi ho scelto di parlare di una di quelle autrici che come me ha fatto innamorare nel corso di decenni migliaia di lettrici in tutta Italia sin dal inizio degli anni trenta continuando fino ai nostri giorni.
Il suo nome è Amalia Liana Cambiasi Negretti Odescalchi ma è conosciuta al grande pubblico semplicemente come LIALA.
Ricordo come se fosse ieri quando, all'età di tredici anni, mi trovavo nella mia casa in montagna durante il periodo natalizio, e cercando qualcosa da leggere mi imbattei in "Tempesta sul lago" un indimenticabile di questa autrice.
Che dire, il libro l'ho finito in due giorni rimanendo alzata fino alle quattro del mattino, e da li è cominciata una grande passione per tutto ciò che fosse Firmato Liala.
L'autrice ha uno stile indimenticabile, un romanticismo che viene fuori dalle parole in maniera elegante e toccante, con una minuzia di particolare che ti permette di vedere chiaramente ciò che l'autrice sta descrivendo.
Ma ora veniamo al sodo.
Liala è nata a Carate Lario nel 1897 ed è morta a Varese nel 1995. Fu Gabriele D'annunzio a coniare per lei il nome Liala con cui la scrittrice firmò tutte le sue opere: «Ti chiamerò Liala perché ci sia sempre un'ala nel tuo nome».


Liala si sposò giovane. Suo marito, il marchese Pompeo Cambiasi, ufficiale di marina, aveva 17 anni più di lei. L'intesa matrimoniale non durò a lungo. Liala incontrò il marchese Vittorio Centurione Scotto, un ufficiale della aeronautica , che fu il grande amore della sua vita. La loro storia d'amore però finì presto. Centurione morì nel 1926, quando, con il suo idrovolante, durante un allenamento per la coppa Schneider, precipitò nel Lago di Varese.Per superare il dolore Liala cominciò a scrivere e nel 1931 pubblicò il suo primo romanzo Signorsì. La prima edizione, pubblicata da Mondadori, andò esaurita in 20 giorni.
Quasi tutti i libri di Liala si svolgono nell'ambiente militare, che lei conosceva e amava tanto. I protagonisti maschili sono spesso audaci e valorosi, come il nobile Vittorio Centurione Scotto o Pietro Sordi.
Dal 1930 al 1948 Liala fu legata sentimentalmente al tenente colonnello Pietro Sordi, un militare di umili origini che era diventato ufficiale della Regia Aeronautica grazie alle sue doti morali e alle eccezionali capacità aviatorie. La conoscenza di questi risvolti biografici (non noti al grande pubblico) può spiegare molti aspetti della sua produzione artistica. Nel primo periodo (1931-1948), l’ambiente dell’Aeronautica Militare costituisce spesso lo sfondo di romanzi e novelle, che non di rado contengono spunti autobiografici ed elementi tratti dalla vita di Pietro Sordi. In questa fase, nella quale l'io narrante a volte si riferisce a Liana (ossia alla persona stessa della scrittrice), si trovano di tanto in tanto precisi riferimenti a personaggi ed eventi storici: per esempio, nel romanzo Buona fortuna! l'autrice fornisce una minuta descrizione del record del mondo di velocità per idrovolanti ottenuto dal maresciallo Francesco Agello  il 23 ottobre 1934.
Dopo la separazione da Pietro Sordi subentra una fase che si può definire di "lutto letterario" (1949-1950), con la quale la scrittrice supera i problemi affettivi contingenti e inizia a scrivere il romanzo della sua vita, scolpendo a tutto tondo il ritratto del personaggio Liala, per il quale realtà e fantasia sfumano insensibilmente l’una nell’altra. Scompaiono in questo periodo dalle sue opere i riferimenti all’ascesa sociale compiuta dal giovane pilota figlio del popolo e ufficiale dell’Arma azzurra grazie ai corsi integrativi dell’Accademia Aeronautica. In Ombre di fiori sul mio cammino, opera pubblicata nel 1950, per la prima volta si accredita l'opinione che l'ispiratore di Liala sia stato il marchese Vittorio Centurione Scotto. Questa versione dei fatti era stata anticipata in forma meno compiuta nella raccolta di conversazioni e ricordi intitolata Voci dal mio passato, che aveva fatto la sua comparsa nel luglio del 1949. Nel primo e secondo periodo gli scritti di Liala muovono da elementi di realtà per costruire trame narrative che configurano tante possibili versioni della sua identità personale: all'interno di queste diverse versioni la costante maggiore è quella del rapporto con l'aviatore.

Dopo gli anni '50 

Successivamente al 1950, la sua opera si rivolge al mondo della pura fantasia narrativa e non fa più riferimento a luoghi, fatti o personaggi di realtà (Gregoricchio, 1981), salvo qualche ritorno alle pagine autobiografiche proprie del personaggio Liala, come in Diario vagabondo. Analizzando la produzione artistica di Liala, la critica letteraria ha spesso sottolineato "le minuziose descrizioni estetizzanti di ambienti altoborghesi e aristocratici" (Dizionario Bompiani, 1987), ignorando i riferimenti alle classi sociali inferiori, riferimenti che nel periodo più precoce della sua attività letteraria appaiono in maggiore evidenza, mentre nei primi due romanzi (e più tardi nel Pianoro delle ginestre) compare il tema della promozione sociale di cui si rende protagonista un pilota di umili origini, notevole prestanza fisica, grande dirittura morale ed eccezionali capacità aviatorie. Nel Pianoro delle ginestre, Liala tratteggia il povero ambiente provinciale in cui si svolge il romanzo con le stesse minuziose descrizioni e lo stesso compiacimento che in altre occasioni riserva agli ambienti aristocratici: messa a confronto con il "bel mondo", questa realtà umile non sembra demeritare, piuttosto l'opera di Liala suggerisce che accanto (e prima) della nobiltà derivante dalla stirpe e dal censo, esiste la nobiltà d'animo (Cappuccio, 1998)

Bibliogarfia:



Inediti 

Nell'ottobre 2007, è stato pubblicato da Sonzogno Con Beryl, perdutamente, l'ultimo romanzo inedito di Liala. Iniziato negli anni settanta, interrotto a causa della cecità, è stato completato da Mariù Safier, sulla base del racconto che Liala aveva affidato alla figlia, delineandone anche il finale.
Liala rimane, ancora oggi, una delle scrittrici italiane più apprezzate, soprattutto tra il pubblico femminile. Malgrado i suoi racconti appaiano spesso datati e "melensi", è indubbio come abbia saputo coltivare la fantasia di più di una generazione di donne. I suoi libri hanno venduto più di dieci milioni di copie solo in Italia.

Il libro che mi è rimasto nel cuore:
TRAMA:Delicatissimo romanzo nel quale sono messi in rilievo vivi contrasti di anime. Durante l'ultima guerra sbocciano, accanto a una nonna aristocratice e dura, le giovinezze di Ubalda e Cipriana Làrici Drei. Una, energica e coraggiosa, corre verso il suo destino incurante dell'obbligo di ubbidienza cui la dovrebbe tenere avvinta il suo nome gentilizio; l'altra, pur dolce e remissiva, torverà la forza, attraverso lotte non lievi, di vivere accanto all'uomo che per primo le aveva offerto l'amore in tutta la sua smagliante bellezza. 
VOTO: 8
GIUDIZIO:Questo è uno dei tanti libri che lo letto di Liala  e devo dire che è grazie a lei se mi sono addentrata a piedi pari nel mondo della lettura. 
Devo dire che mi ha conquistato con la sua delicatezza.
forse non vi interessera sapere come si è svolta tutta la vicenda e sapere quando ho letto il libro, dove l'ho letto ecc. ecc. ma invece per me è importante dirlo perché è fondamentale a mio giudizio descrivere come le opere uscite dalla penna di questa grande donna hanno saputo avvicinare e cambiare le percezioni di una ragazza nata e cresciuta in una società caratterizzata da emozioni forti e spregiudicate, dove il migliore è quello che fa le scarpe agli altri, e di chi fa carriera solo grazie al sesso e alla furbizia; Di una ragazza che fa parte di uno scenario che snobba totalmente la lettura e i grandi romanzi che hanno caratterizzato la letteratura del nostro paese.
Liala mi ha letteralmente guidata in questo suo mondo cosi dolce e amaro allo stesso tempo, un mondo descritto finemente e minuziosamente, con una scrittura chiara ma elaborata, che tesse intorno al lettore una visione delineata fin nei minimi dettagli,aigiorni d'oggi non ci sono più scrittrici come lei, è un peccato non leggere almeno un suo libro nella vita.