giovedì 20 ottobre 2011

Metro 2033 – Dmitry Glukhovsky

TRAMA:La metropolitana di Mosca è diventata il rifugio degli ultimi sopravvissuti moscoviti di una guerra atomica accaduta circa vent'anni prima. Il mondo in superficie, straziato dall' inverno nuclerare, è ridotto ad un cumulo di macerie e non ci sono notizie di quanto sia accaduto al resto dell'umanità. Si è evoluta una nuova società sotterranea, riaggregata nei diversi tunnel e stazioni.

In questo quadro si muove il protagonista, Artyom, poco più che ventenne e venuto al mondo poco prima del disastro atomico. A lui è affidato il compito di compiere un pericoloso viaggio verso il cuore della metropolitana per ottenere aiuto contro una nuova minaccia.


PUBBLICATO DA: Multiplayer.it edizioni


PAGINE: 779


VOTO: 8


GIUDIZIOHo iniziato a leggere questo romanzo quasi per caso, in quanto  il genere fantascientifico non mi interessa molto. Nonostante questa premessa devo dire che  ritengo questo uno dei migliori libri letti, non solo per la storia che ci racconta, ma anche per l’abilità dell’autore nel saper tenere il lettore attaccato al libro. Non è un libro semplicissimo, ma la lettura è davvero  piacevole e molto coinvolgente sia per l’ambientazione insolita  delle vicende narrate, sia per il ritmo di narrazione mozzafiato.
La storia si sviluppa interamente attorno al protagonista del romanzo, Artyom, un ragazzo che  quando era  ancora  un  bambino  viene salvato  da un’invasione di ratti nella stazione della metropolitana in cui viveva. Ebbene si, nel mondo di Metro 2033 si vive nella metropolitana, non per scelta, ma per forza. Il mondo reale, per come lo conosciamo noi, fatto di cielo, montagne, mari e città e negozi e locali notturni ecc ecc… non esiste più. E’stato distrutto dalla guerra nucleare, le  cui  radiazioni hanno reso mortale l’aria della superficie. Per sopravvivere, coloro che abitavano vicino alle stazioni della metropolitana vi si sono rifugiati sotto, blindando ogni accesso alla superficie.
Dal giorno dell’esplosione inizia così una nuova era, in cui bisogna reinventarsi la vita per sopravvivere, per poter sperare che un giorno sia possibile riconquistare quello che è stato distrutto dall’ignoranza di chi ci ha preceduto.
Artyom nel romanzo deve affrontare un viaggio,  attraversare la metropolitana partendo dalla sua stazione situata in periferia, per arrivare  alla Polis, ovvero il centro politico e culturale della metropolitana. In questo percorso conoscerà molte persone e attraverso la sapiente penna dell’autore ci renderà partecipi delle diverse sfumature dell’umanità.
Nel viaggio  che deve  affrontare, il protagonista  ha un nobile scopo, salvare la  sua stazioncina di periferia dall’invasione delle creature aliene che penetrano dalla superficie e assalgono gli umani. Non è un viaggio facile, Artyom deve capire di chi potersi fidare e affrontare le mille insidie di questo mondo sotterraneo.
Il finale fa riflettere, ancora una volta l’autore ci stupisce con una conclusione degna del valore del romanzo. Ma è davvero una conclusione? Lascio a voi il piacere di scoprirlo leggendo il libro, il cui unico difetto è che è stato tradotto attraverso una traslitterazione dal russo all’inglese e successivamente all’italiano, perciò in alcuni passaggi l’italiano non è il massimo.
Il libro è solo l’inizio di un progetto che ha dato vita ad un videogioco d’azione “Metro  2033” distribuito  nel 2010  da THQ per PC e Xbox 360; e  già  si parla  di una produzione cinematografica. Per chi non vuole acquistare la versione cartacea del libro, il romanzo è disponibile anche online gratuitamente sul sito www.metro2033.it



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