INTERVISTA:
1 Da cosa è nata l'ispirazione per
scrivere questa storia?
1 –
Non è nata in un momento o in un modo particolare in realtà. Si è insinuata
piano piano nella mia mente, come se delle foto venissero sviluppate
lentamente. Come se delle istantanee prendessero forma una dopo l’altra sotto
le note di una canzone. Poi ho iniziato lentamente a dare un nome e a scrivere
la storia di questi personaggi che sono diventati sempre più familiari. Devo
però ammettere che questo vale molto più
per la prima parte che non per la seconda, i volti e la storia dei due protagonisti e
degli anni 50 è nata così, quasi da sola, per la seconda invece mi sono ispirata ad un fatto della mia
vita personale. Io conosco davvero una persona che, ancora oggi vive nella
stessa situazione del protagonista.
2 C'è qualche personaggio che ti sta
particolarmente a cuore e viceversa un altro di cui è stato difficile scrivere?
2- Sophie è senza dubbio il personaggio al quale sono più legata. Lei è
come me, anzi probabilmente ho messo fin troppo di me stessa dentro di lei.
Forse per questo è quello che amo e temo di più allo stesso tempo. La amo
perché la capisco, perché saprei descrivere con esattezza ogni espressione,
ogni movimento che compie nella storia, ma è anche quella che guardo con più
diffidenza perché vedo in lei le mie stesse fragilità.
3 a chi consiglieresti questa storia?
3- Questa è una domanda davvero difficile. Non amo consigliare la mia storia,
la scelta di un libro è una cosa talmente personale che non dovrebbe essere mai
forzata, ma vissuta, respirata e assaporata da ogni singola persona. Come
quando entriamo in una libreria e girovaghiamo tra gli scaffali con occhi
sognanti lasciandoci ammaliare dalle copertine, dai titoli e dal profumo dei
libri. Non sarebbe altrettanto gradevole se qualcuno ci volesse indirizzare o
consigliare come accade quando entriamo nei negozi di abbigliamento per
esempio. Credo che romperebbe un po’ quell’incanto. Anziché consigliare la mia
storia mi limito a dire che forse può essere adatta a coloro che amano. Non
importa chi. Non importa come. L’importante è amare.
4 Cosa pensi che abbia il tuo romanzo in
più che gli altri non hanno e che dovrebbe spingere i lettori a comprarlo
e leggerlo?
4 – Difficile dire cosa abbia più degli altri, credo sia solo una storia
diversa. Personalmente lo vedo così fragile in mezzo ai titoli delle grandi
case editrici che ho la sensazione di doverlo tenere per mano perché non si
perda in questa strana realtà del mondo editoriale. In più di altri romanzi non
credo abbia nulla perché effettivamente non so quanta passione, devozione o
speranza abbiano racchiuso gli altri scrittori nelle loro opere. Io credo che
in fondo ci sia spazio per tutti, e che ci sia sempre tempo per un libro in
più. Anche se magari non è firmato da un nome conosciuto e importate.
5 Questo è il tuo primo romanzo o hai già prodotto qualcosa?
5- E’ il mio primo romanzo e devo dire che farlo uscire dal micro mondo in
cui lo avevo gelosamente protetto non è stato semplice. Ne ho scritti altri in
passato ma credo che il loro posto sia in quella vecchia scatola che ho chiuso
in soffitta. Mi hanno aiutata a migliorare,a capire, a crescere … e questo
forse è giusto che resti il loro unico compito.
6 c'è qualche ragione in particolare che
ti ha portata a scegliere la casa editrice che farà uscire il tuo libro?
6- Ci sono diverse cose che mi hanno spinto a dare fiducia a quella casa
editrice. La trasparenza in primis. Tutto era chiaro e cristallino, niente
piccole clausole o richiesta di contributi economici. Quest’ultima è stata la
cosa che maggiormente mi ha fatto protendere verso la 0111 edizioni. Mi davano
una possibilità, davano alla mia storia una speranza senza chiedere un
contributo economico. Ho rifiutato diverse proposte di pubblicazione a pagamento
perché non avrei mai saputo se avessero scelto la mia storia perché
effettivamente la ritenevano valida o solo per la somma di denaro che avrei
versato. Un’altra caratteristica che può sembrare banale, ma che ho ritenuto
importante tenere in considerazione, era l’attenzione che la casa editrice
metteva nelle copertine. So che non si deve “giudicare un libro dalla
copertina” ma in fondo è il suo biglietto da visita più importante, l’unico
modo per poter attrarre l’attenzione di un lettore con un’immagine, e le
copertine della 0111 mi sono piaciute subito!
7 Dove è possibile reperirlo?
7- Principalmente consiglio di acquistarlo negli store on line che hanno
contatti diretti con le grandi catene di distribuzione e spesso anche con
l’editore stesso. È comunque ordinabile presso qualunque libreria “fisica”.
8 C'è qualche altro lavoro in cantiere?
8 – Sì anche se devo ammettere che sta procedendo molto più lentamente di
quanto vorrei. La storia ha un tono decisamente più cupo rispetto a “Il
riflesso dell’anima” ma cercherò ancora una volta di portare il lettore a
perdersi con il protagonista, a non capire se ciò che ha davanti sia reale o
sia solo un’illusione… in questo caso …un incubo.
9 se dovessi riassumerti in una frase
quale sarebbe?
9 – Più che in una frase…direi in un aggettivo. Sognatrice. Questo è
proprio quello che sono. Mi piace sognare, sperare, lottare e credere che quel
sogno possa realizzarsi specie in un mondo come il nostro, un mondo dove sembra
che nessuno abbia più tempo di sognare.
10 C'è qualche scrittore in particolare che consideri come un
mentore?
10 – No, in realtà no. Leggo moltissimo, ho proprio la malattia della
lettrice viscerale, ma non voglio curarla, mi piace essere malata e ho notato
che a volte è anche contagiosa. Però non c’è uno scrittore in particolare che
definirei mio mentore. Ogni libro che leggo indubbiamente mi lascia qualcosa
quindi in fondo, devo qualcosa ad ogni singolo scrittore che mi ha aperto una
finestra sul suo mondo.
11 Se potessi scegliere un
libro tra quelli presenti in libreria,volando con la fantasia ovvio, quale
vorresti aver scritto tu e che senti come tuo?
11 – Questa è facile! =) senza ombra di dubbio rispondo Harry Potter. Sono
rimasta incantata dalla bravura dell’autrice nell’aver inventato una trama
tanto articolata e meravigliosamente intrigata facendo sembrare questo lavoro
la cosa più facile e naturale del mondo. Ha creato una realtà che diventava
tangibile davanti ai miei occhi, un mondo che, sebbene dominato dalla magia,
aveva tutte le debolezze del mondo in cui viviamo. Un mondo dominato da uomini,
siano essi maghi o “babbani”. Credo davvero che sia una delle più grandi opere
contemporanee, e se qualcuno lo considera solo un libro per bambini ben venga,
nelle fiabe sono racchiuse spesso le magie e le storie più belle. Quelle che
durano per sempre, quelle che non dimentichiamo mai.