sabato 10 marzo 2012

L'emozione dell'acquisto


L’emozione dell’acquisto.
Avete presente quando vi ritrovate per caso a leggere un libro di cui non sapete nulla, né dell’autore né tantomeno della storia che racconta? Spesso questo accade a scuola coi libri assegnati dai professori, ma a volte succede anche in età adulta quando ci viene consigliato un libro da qualcuno.
Così ci si reca alla libreria di fiducia o al supermercato (chi l’avrebbe mai detto che i libri approdassero anche li?) e ci riscopriamo ragazzini che giocano alla caccia al tesoro, facendo passare i nomi degli autori in ordine alfabetico fino al nostro. E che gioia quando scopriamo che il titolo che cerchiamo è effettivamente disponibile?! Essa è almeno pari alla delusione che ci coglie quando tra i titoli disponibili, dello stesso autore, ci sono tutti ad esclusione di quello che cerchiamo …
A questo punto si possono verificare due situazioni: partiamo da ciò che accade quando il nostro titolo non è tra quelli esposti sullo scaffale, lucido e perfettamente illuminato della libreria. Non tutto è perduto, adocchiamo la prima commessa disponibile e chiediamo il nostro titolo, se arriverà, se possiamo prenotarlo, oppure se non ci sono speranze. Dalla risposta che riceviamo, spesso dipende anche il futuro acquisto, e il fatto che ne vorremo sapere di più su questo libro oppure lasceremo perdere la ricerca.
Se invece il titolo che cerchiamo è li in bella vista sullo scaffale tra gli altri libri esposti, allora la prima cosa che attrae il nostro sguardo è la copertina, e immediatamente dopo il trafiletto che racconta la trama e due parole sull’autore. Bisogna dire che l’editing a volte fa miracoli, convincendo anche i più scettici o deludendo anche i più interessati al libro stesso.
Così prendiamo tra le mani l’oggetto dei nostri desideri e ci lasciamo sopraffare da esso, se ci convince buttiamo un occhio sul prezzo, e spesso lo riteniamo troppo alto. Però su questo punto c’è da dire che se a fine lettura il libro ci avrà lasciato dentro qualcosa, potremo considerare questi soldi tra i meglio spesi della nostra vita.
Uno dei sottili piaceri è assaporare le prime pagine del libro, che ha ancora quell’odore di nuovo tipico di tutti i libri appena acquistati. L’inizio del libro è spesso la parte più difficile, quella in cui l’autore deve conquistarsi i lettori e tenerli appiccicati al libro fino alla fatidica parola “FINE” che avrà apposto sull’ultima pagina dopo giorni, mesi o anni di fatica. Quindi non bisogna mai giudicare un libro dalle prime pagine perché è un errore fatale, soprattutto nel caso in cui queste non ci piacciono, in quanto ci potremmo precludere l’opportunità di leggere dei capolavori. Comunque bisogna considerare che una volta acquistato il libro, è difficile che poi non arriveremo alla fine, a meno che non sia proprio deludente e quindi è giusto non perderci tempo e portarlo subito in un mercatino dell’usato.
La più grande delle soddisfazioni rimane quella di sapere che quando il libro diventa nostro, lo potremo rileggere ogni volta che vorremo immergerci nuovamente e rivivere le atmosfere e le storie dei personaggi che lo popolano e con essi abbandonare per un po’ la realtà in cui viviamo.








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